mercoledì 31 ottobre 2012

31 ottobre 2012

La situazione del laghetto nel primo pomeriggio di mercoledì 31 ottobre nelle foto seguenti. In questa settimana cade la ricorrenza del giorno dei morti. Pioviggina ed il parco è poco frequentato.







Il livello dell'acqua in questi giorni è leggermente cresciuto, così da coprire quasi tutta la superficie originaria. Tuttavia, come si vede dal segno sui massi, è ancora parecchio più basso del normale.

Sui massi più grandi, dove una volte era la cosiddetta "sorgente",  una linea
orizzontale marca visibilmente il livello abituale del laghetto

Ai lati dello specchio l'acqua è tornata limpida.
Nel centro è ancora fangosa e il fondo non si vede.


 I tubi dell'acqua e dell'elettricità che alimentava la pompa sono stati trascinati sulla riva in attesa di sistemazione.


Il collo che collega i due bacini è coperto da 10 cm d'acqua

Qui sarà ricollocato un nuovo ponticello

In questa zona si sta valutando se collocare una rete o una chiusa mobile
per dividere in due parti il laghetto, per facilitare la gestione della fauna
selvatica e la manutenzione. Sui fianchi si nota un telo impermeabile.

Martedì 30 ottobre


Lunedì 29 ottobre


venerdì 26 ottobre 2012

Venerdì 26 ottobre

Giornata di pioggia, la prima di un week end previsto all'insegna del maltempo.


I lavori di scavo del fondale sono proseguiti con il ragno finchè è stato possibile. Nel primo pomeriggio le ruote dei mezzi affondavano nel prato e il lavoro è stato sospeso.

I pesci, grazie all'intervento di Agenti della Polizia Provinciale di Monza e Brianza specializzati nel settore ittico, sono stati conferiti a una ditta dotata di un laghetto idoneo, privo di emissari per evitare la diffusione nelle acque pubbliche. La consegna è avvenuta verso le ore 16. La ditta Fr.lli Colombo di Casatenovo, ha effettuato il trasporto a titolo gratuito.






In situazioni simili, i pesci sono stati soppressi. I nostri invece, pur essendo carassi e quindi alloctoni, sono invece stati salvati. 
Nel laghetto restano comunque dei pesci. Si teme una loro rapida proliferazione, ma soprattutto future immissioni abusive. Un cartello ne indicherà il divieto.

giovedì 25 ottobre 2012

25 ottobre: la situazione

Nei giorni scorsi si è valutata la possibilità di recuperare l'impianto di riciclaggio dell'acqua. Sembra che si opterà per un diverso sistema di immissione.

É stato tracciato con dei paletti il perimetro della staccionata che racchiuderà il laghetto. La staccionata avrà due cencelletti in corrispondenza del ponticello, che sarà ripristinato cun un nuovo manufatto.


Essendosi nel frattempo abbassato il livello dell'acqua e in vista dei lavori di ulteriore estrazione della melma dal fondo sono stati necessari vari interventi di messa in sicurezza della fauna che proseguiranno anche al pomeriggio di oggi.

Nei prossimi giorni si prevede l'arrivo di una perturbazione. Il titolare dell'impresa cercherà di raggiungere una sistemazione definitiva del fondale prima dell'arrivo del maltempo.

Una libellula si posa sulle pietre delle riva per termoregolarsi. L'aria è piuttosto fresca e per questo si lascia insolitamente avvicinare dall'obiettivo. Si tratta di Sympetrum striolatum, riconoscibile in genere dai fianchi del torace a colori brillanti. Siamo però alle fine della stagione delle libellule e questa, piuttosto anziana, ha perso alcune caratteristiche peculiari. 

lunedì 22 ottobre 2012

Sistemazione delle rive

Fra i vari lavori in corso oggi vengono sistemate le rive con teli e massi. Si presenta al laghetto la troupe della Web TV del Comune. Una libellula si gode il sole.

Maschio di Sympetrum sp. si scalda al sole su uno
dei massi appena posati. Nel laghetto coppie della stessa
specie compiono in tandem l'ovodeposizione.


Sabato 20 ottobre: la situazione

Sono cominciate le asportazioni di fango dal fondo.

Dai progetti risulta che in origine il laghetto doveva avere una profondità di 1,7 m. Attualmente il fondale sembra meno profondo. Varie decine di cm di fango vengono asportate. Sul fondo non c'è un telo, ma uno strato di bentonite.

Durante gli scavi sono ricomparse bottiglie di vetro e contenitori di plastica, oggetti vari e... un telefonino.  Ci si aspettava in effetti di incontrare una situazione peggiore. 

Dal fondo compaiono le tubazioni dell'impianto originario di riciclo e di ossigenzione dell'acqua, da tempo dismesse. Il laghetto, grazie alla abbondante vegetazione e a una immissione regolare di acqua pulita, riesciva comunque, negli scorsi anni, a mantenersi abbastanza limpido, anche nei periodi estivi, i più critici.

Il tifeto è ulteriormente ridotto raggiungendo la sistemazione praticamente definitiva.  Al centro restano alcune piante di loto.  
Tubi del vecchio impianto di riciclaggio

Il tifeto ridotto e rasato

Un gruppetto di loti  al centro del bacino grande

Altra vista del lato nord. Uno dei massi di pietra presso
la cosiddetta sorgente è stato ripescato e ricollocato

Il telefonino riemerso dal fondo
Nei momenti di quiete le gallinelle razzolano sulla riva
lasciando abbondanti impronte. Sebbene il tifeto sia molto
ridotto sono sono rimaste, gradite ospiti. 


 

domenica 21 ottobre 2012

Riprendono i lavori

Venerdì 19 ottobre, dopo lo svuotamento riprendono i lavori di sistemazione del laghetto. Sono diradate le tife nel bacino piccolo e verso la zona nord. Nel frattempo si sonda il fondale con scavi a mano.




sabato 20 ottobre 2012

Laghetti simili in Brianza

A pochi chilometri da Seregno possiamo trovare almeno un paio di laghetti simili per dimensione e funzione a quello di San Carlo.
Altri laghetti, sempre vicini, posso essere meta di una visita, ma hanno caratteristiche decisamente diverse.

Il laghetto del Mombellino di Bovisio

Si trova a Bovisio, sulla Via Napoleone Buonaparte che sale a fianco della omonima Villa, ora sede della Provincia e della scuola di Agraria. Il laghetto del Mombellino è collocato in un piccolo parco urbano incluso nei confini del Parco Regionale delle Groane, non molto distante dalla LIPU di Cesano Maderno.

Il Laghetto del Mombellino. A destra la bacheca dedicata.

Cartello all'ingresso del Parco del Mombellino

Cartello nei pressi del laghetto con mappa, sezione, illustrazione della fauna e consigli per il comportamento.

Il laghetto del Mombellino. Forma e dimensioni sono simili a quelle del nostro laghetto.
Differente è il sistema di alimentazione che qui è naturale. L'acqua proviene dalla
campagna  sovrastante e defluisce in un troppo pieno.

Il laghetto del Parco Borromeo di Cesano Maderno


Il laghetto si trova nel centro del prato del parco della Villa Borromeo
che si intravede sullo sfondo. La struttura rossa sorregge una ricca cartellonistica.
Il parco di tipo storico monumentale è recintato e viene vigilato con rigore.


Nella mappa sono indicate le specie vegetali (in verde scuro).  Attorno il prato selvatico (in verde chiaro), tagliato poche volte all'anno, consente la vita di erbe, fiori, farfalle e altri insetti.

Le motivazioni del progetto, i riferimenti storici e la fauna del laghetto.

Una pedana consente di avvicinarsi all'acqua e di osservarne la vita

Anche qui si sono insediate le gallinelle d'acqua

I pesci non impediscono la presenza delle libellule ma
certamente ostacolano la riproduzione degli anfibi.

venerdì 19 ottobre 2012

Controllo e messa in sicurezza della fauna

Il pomeriggio del 17, dopo lo svuotamento del laghetto, e la mattina del 18 (14° giorno) i volontari procedono a controllare la situazione della fauna.

La mattina del 18 ogni tanto occhieggia il sole. Nella notte è caduta qualche goccia di pioggia.  Nel centro del laghetto, bacino grande, restano almeno 50 cm di acqua per un diametro di 7/8 m., che comprendono anche parte del tifeto. Il bacino piccolo ha solo pochi cm d'acqua. Asciutta la lunga parte stretta che li collega, dove c'era il ponticello. 

I numerosi pesci presenti sembrano tutti dei carassidi, ossia pesci rossi, con le rare eccezioni di una carpa e un pesce persico sole (Lepomis gibbosus) da noi chiamato comunemente gobbetto, specie esotica americana da non confondersi con il persico, specie autoctona pregiata.
Tutti sono stati immessi abusivamente e provengono da acquari famigliari. I pesci rossi in realtà sono quasi tutti grigi, perché in un ambiente naturale tendono a perdere il colore.

Le tartarughe esotiche dalle orecchie rosse, anche queste arrivate da chi se ne è disfatto, non si fanno vedere, salvo una che appare per un breve momento. Numerosi  frequentatori del luogo ne confermano invece la presenza di un buon numero.

Un abitante della zona ci porta la foto di un gambero della Luisiana, scattata sul posto. Se la presenza di tale specie fosse confermata sarebbe un bel guaio per il laghetto e per la sua fauna selvatica.

Fra gli animali selvatici, e quindi strettamente protetti, ci sono gli anfibi che si riproducono nel laghetto. All'inizio dei lavori saltellavano da tutte le parti. Poi sono scomparsi.

I rospi smeraldini probabilmente si sono allontanati. Necessitano dell'acqua solo in primavera, nel periodo riproduttivo, ma poi sono in grado di vivere anche in ambiente terrestre, preferibilmente boschivo, e a volte si allontanano dall'acqua anche di molto.

Le rane verdi, che invece trascorrono tutto il loro ciclo vitale in ambiente umido, probabilmente si sono nascoste nel fango. Considerando il freddo sopraggiunto in questi giorni , potrebbero aver iniziato a nascondersi, quasi anticipando il periodo di letargo invernale che abitualmente passano appunto nella melma del fondo. Si ritiene però che nel corso dei prossimi lavori siano in grado di mettersi in salvo da sole. Solo una rana verde è stata avvistata e messa in sicurezza.  

Si rinvengono poi varie larve di libellula. Presso il laghetto sono molto frequenti le cosiddette damigelle della specie Ischnura elegans. Durante i controlli sono passate in volo delle libellule azzurrognole probabilmente Ortethrum sp.  Nel fango si recupera anche qualche ditisco.  Tutti questi animaletti saranno reimmessi al termine dei lavori.

Il laghetto è poi ovviamente meta di una varia e numerosa avifauna.
Alcuni frequentatori del parco ci hanno confermato che ogni tanto, al mattino presto, l'airone cenerino volteggia nel cielo sopra il laghetto, per poi tuffarsi alla catturare di qualche preda. Uno spettacolo davvero notevole, cui possono assistere solo i più mattinieri.
Gli uccelli di gran lunga più popolari sono le gallinelle d'acqua. Sono nascoste nel tifeto a nord ovest. Appena al il luogo si fa silenzioso escono a becchettare nel fango. Gli habitué della zona chiedono con trepidazione informazioni sulla loro sorte. Al momento stanno benissimo. Il mattino del 18, giorno successivo allo svuotamento e a lavori fermi, la riva fangosa è piena delle lori impronte. 

Molti si fermano e chiedere delle sorti del laghetto stesso e se ne vanno rassicurati quando vengono a sapere che sarà rimesso a nuovo. 



L'acqua rimasta al centro del bacino grande include anche parte del tifeto


Numerosi habitué della zona si soffermano ad osservare
i lavori in tutte le loro fasi e chiedono notizie.