domenica 21 agosto 2016

I fiori di loto consolatori

Luisa ci manda queste foto (bellissime le prime due).


I rametti dei prugnoli sono carichi di bacche. C'è qualche uccello che ne approfitta?
La foto di Luisa sembra dimostrarlo. Si tratta di un merlo femmina?

Dice che, durante il suo sopralluogo, ha accusato molto il vuoto lasciato dal salice piangente (schiantato dal vento ai primi di agosto), che era per lei una presenza ormai imponente e rassicurante.

Non ha visto né sentito rane e anche pesci non se ne vedevano. É stata punta dalla zanzare, sgradevole novità.

Ha notato molti residui di sfalci sull'acqua, ricavando una impressione generale non proprio positiva.

Si è consolata con la fioritura dei loti, le ninfee, una libellula rossa, poche damigelle e qualche farfalla fra cui un podalirio.



In questo periodo il podalirio fa spesso spettacolo sulla buddleia.

Cacyreus marshalli Farfallina del Geranio.
Di origine sudafricana è arrivata in Europa nel 1989 e in Italia nel 1996.
La larva danneggia i gerani coltivati e spontanei (Pelargonium, Geranium) 

giovedì 18 agosto 2016

Dopo ferragosto

Giro al laghetto 8,30 - 10,00 di Carlo, autore delle seguenti foto di uccellini che facevano il bagno e di alcune farfalle, fra cui un podalirio. Il livello del'acqua è molto alto. Per il resto tutto ok.



Icaro


martedì 16 agosto 2016

Ferragosto

Alla bufera del 5 seguono giorni assolati. I parcheggi sono vuoti e la città è silenziosa. Anche al parco regna una grande calma. Ci avviciniamo al ferragosto.

Nello specchio d'acqua campeggiano i fiori di loto: questo è il loro periodo. Le ninfee invece appaiono irregolarmente.




Fiori di campo


Piano piano il prato si è ripopolato di fiori.

In massima parte di fiordaliso nerastro (Centaurea nigriscens), millefoglie (Achillea millefolium) sia bianca che rosa, prunella (Prunella vulgaris) e trifoglio bianco (Trifolium repens).

Presenti silene, ginestrino e ranuncolo e persino un gruppo di vere margherite (Leucanthemum vulgare )! Stranamente non si vedono la pratolina e il tarassaco. Al suo posto abbondano altre asteracee più alte, fra cui la costolina (Hypochaeris radicata), spesso già in frutto. Seppur più rade wso trovano anche altre specie.

Achillea millefolium rosa
Ranuncoli

Margherite





Farfalle 

Riappaiono finalmente numerose le farfalle. E non solo le solite bianche cavolaie minori (P. rapae). A cavallo di ferragosto riappare anche il podalirio.

Icaro

Lycaena phlaeas


Icaro

Iphiclides podalirius


Lycaena titirus (?)

Issoria lathonia


Libellule 


Fra le libellule non mancano mai le Ischnura elegans, altre appaiono sporadicamente, come un Sympetrum fonscolombii


giovedì 11 agosto 2016

Gli alberi del laghetto


Perso il salice piangente al centro del laghetto facciamo il punto sugli alberi che restano.

Sono 5 quelli che possiamo considerare adulti e più di 12 quelli spuntati negli ultimi anni, alcuni così piccoli che quasi nemmeno si notano.

Fuori dal laghetto 2 alberelli sono stati piantati al momento del ripristino (2013) e altri, piuttosto grandi, preesistevano nelle immediate vicinanze. Presso il sentiero di accesso 2 noci sono stati piantati da ignoti, altri ancora sono sparsi nel parco.

Gli alberi "adulti" del laghetto


Ora al laghetto la pianta più alta è un ontano, un po' malaticcio. Dei bei polloni ai suoi piedi sono già pronti a sostituirlo.

L'ontano è la pianta più alta dentro la recinzione

L'ontano ha la chioma rada e alcuni rami spogli. Alla sua base, a sinistra nella foto
sta crescendo un bel gruppo di polloni.

Un poco più basso è il salicone, che invece gode di ottima salute  e ha una chioma rigogliosa.

Salicone

Poi ci sono i due salici (forse Salix alba viminalis) piantati al momento del ripristino (inizio 2013).

Salici di specie incerta [Salice da vimine]

Più basso di tutti, il salice piangente vicino alla bacheca, che ha le radici lontane dall'acqua, ma che grazie a tutte le piogge di questa estate, sta abbastanza bene.

Salice piangente

Fuori dal recinto


Qui sono stati piantati, sempre in fase di ripristino, un tiglio e un biancospino.

Ignoti hanno piantato, a destra del sentiero di accesso, un paio di noci che crescono vigorosamente (oltre i 2 m).

Alberi grandi non mancano nei pressi: tigli, platani, gelsi e meli da fiore.

Di tutti questi parleremo un'altra volta.

I nuovi nati

Dentro il recinto del laghetto ci sono degli alberelli piccolissimi, nati spontaneamente, alti da uno a due metri:

Almeno 4 sono gli ontani di cui uno sui 2 m di altezza


Un piccolo salice piangente, probabilmente nato dalle radici di quello tagliato alla fine del 2012, si nasconde sulla sinistra, prima del del ponticello arrivando dal cancello principale.

Almeno 4 pruni della stessa specie  del viale che attraversa il parco (Prunus pissardii)

La chioma chiara al centro della foto che spunta dal cespuglio di spiree
è del salice piangente. Quella rossa a sinistra è di un pruno.

3 aceri, di cui un paio si avvicinano ai 2 m (uno era stato spezzato ma è già ricresciuto)


Su una riva è spuntato quest'anno un pioppo (Populus nigra o ibrido), esile ma più alto della staccinata (un altro più piccolo cresce fra i massi e difficilmente potrà sopravvivere).


lunedì 8 agosto 2016

Schiantato il salice piangente

I danni della bufera


Venerdì 5 agosto una bufera con forte vento ha colpito la Brianza, facendo parecchi danni a Seregno e nei paesi vicini.

Al laghetto ha ceduto il salice piangente che, nato e cresciuto spontaneamente meno di dieci anni fa (nel 2007 non c'era ancora), era già ben sviluppato e caratterizzava il paesaggio del luogo.

L'albero divelto dal vento (foto di Carlo S.)

Così è cambiato l'aspetto del luogo

Prima 

(foto del 10 luglio)

Dopo



Manutenzione straordinaria


Sabato mattina, sono prontamente intervenuti alcuni volontari di Legambiente, che hanno ripulito il bacino presso il salice e in altre zone.

Domenica e lunedì hanno provveduto a tagliare il tronco, a riposizionare il ceppo e ad asportare le ramaglie con due carichi del camioncino.

Volontari all'opera la mattina del sabato (foto di Carlo S.)

(foto di Carlo S.)


La notizia

Sul Cittadino si legge che verso le 12 di venerdì 5 agosto il vento ha raggiunto la sua massima intensità.

Il fenomeno atmosferico nelle pagine del Cittadino della Brianza online.

Una pagine del Cittadino di sabato 6 agosto (cliccare per iongrandire)

Dopo il taglio


Il salice sradicato è stato inevitabilmente segato. I volontari hanno fatto un buon lavoro: taglio quasi a raso del tronco e ricollocazione in sede di ceppo e radici. É evidente la volontà di salvare il salvabile.




Il ceppo dovrebbe ributtare dei polloni la primavera prossima, forse anche prima e, se tutto andrà bene, qualcosa ricrescerà. Non sarà la stessa cosa, ma vedremo.

La natura è fatta così, c'è la morte e c'è la ri-nascita. Da quando esiste il laghetto è il quarto salice piangente adulto che se ne va.