sabato 28 aprile 2018

Sfoltimento primaverile

Come previsto, la parentesi "estiva" della seconda metà di aprile si è chiusa, la temperatura è calata, il cielo si è annuvolato e spira un po' di vento.

Questa mattina, sabato 28 aprile, il laghetto è stato liberato dalla vegetazione più invasiva, costituita dalla brasca e da numerosi getti delle tife. Il lavoro è stato fatto dai volontari di Legambiente.

Da qualche giorno il rabbocco dell'acqua è ripreso, così che il livello e l'aspetto del bacino ora si presentano al meglio. Qualche frammento vegetale galleggia, residuo del poderoso ripulisti.

Il bacino piccolo dopo il diradamento della vegetazione

Il bacino grande ripulito. Sullo sfondo il pallon di maggio in fiore
 
I fiori del pallon di maggio (Viburnum opulus)

Ci sono diversi modi per verificare il livello dell'acqua. Uno consiste
nell 'osservare le pietre della riva, per quanto emergono.

Sono numerose le libellule, tutte della specie Ischnura elegans

Ischnura elegans maschio
Cominciano ad apparire le prime foglie del fior di loto. Si riconoscono dalla forma ovale completa, a cui non manca uno spicchio com in quelle della ninfea e dal cerchietto chiaro che al centro corrispondenza all'innesto del picciolo.

Una nuova foglia del fior di loto.
  Verso le 17.30 inizia a piovere.


martedì 24 aprile 2018

La prima libellula

La prima metà di aprile è stata piovosa. Sono seguiti con un caldo estivo con massime sopra i 24 C°, che forse cesserà a fine mese, ma intanto...

Se i cicli vegetativi erano in ritardo, con il terreno umido e temperature alte, hanno avuto una improvvisa accelerazione. L'aspetto del parco muta da un giorno all'altro.

Libellule


Non a caso sono comparse le prime libellule, insetti tipicamente estivi di una specie molto comune e stabile al laghetto, l' Ischnura elegans.

La prima Ischnura elegans maschio che si è lasciata fotografare.

 Fora: i prati


Molte fioriture si sono susseguite, l'erba ha cominciato ad alzarsi e alcune specie, come i tarassaci, sono in seme. Le distese di fiori gialli sono sostituite da innumerevoli "soffioni" bianchi


Frutto del tarassaco


Flora: dentro il recinto


Nello specchio d'acqua le foglie delle ninfee sono sempre più verdi, le nuove tife spuntano ovunque, i fiori di loto non si vedono ancora.

Sulle rive crescono gli iris, gli equiseti e alcuni esemplari di mestolaccia (Alisma plantago aquatica

Mestolaccia

Nell'aiuola fioriscono alcune piantine residue di alisso e si accingono a fiorire le verbene.

Boccioli di verbena

Presso il bacino piccolo, in mezzo alle spiree e ai pennisetum sono spuntati diversi alberelli. Alcuni dovranno essere eliminati o almeno trapiantati altrove.


Forse un pioppo

Presso la recinzione è comparso un sambuco. Un altro, tagliato alla base l'anno scorso, sta ricrescendo presso il primo melo ornamentale. Il sambuco è un bell'arbusto tipico del nostro sottobosco.

Sambuco


Flora: nei pressi


É fiorito il biancospino ed hanno emesso le foglie tutti gli alberelli di recente impianto sopravvissuti alla siccità della scorsa estate, fra cui due gelsi, due noci di qualche anno e, più lontano, vari piccoli aceri.  Fiorito anche il grande gelso a sud del laghetto.


Biancospino

Un gelso di un paio di anni


Fiori del gelso

sabato 21 aprile 2018

Ragazzini in gamba!

Caldo quasi estivo. Il livello dell'acqua è in calo, anche se non drammaticamente.

Tutto verdeggia


Tutte le piante hanno emesso le foglie, anche i tigli fra le ultime. Nell'acqua le foglie delle ninfee, da rossastre, virano al verde e si allagano. Nel canneto stanno spuntando le tife nuove in abbondanza, che ormai nascondono il seccume delle vecchie. Nessuna traccia invece dell ripresa vegetativa dei fior di loto. 



Fioriture in arrivo


Nell'acqua comincia a fiorire la brasca crespa, pianta acquatica da non confondere con un'alga.




E nell'aiuola segue la serenella.




Prossimo alla fioritura è anche il pallon di maggio (o viburno). I suoi fiori sono ancora verdastri.




"Rifiuti" vegetali


Purtroppo qualche bambino, si suppone, ha strappato dei rametti del pallon di maggio e delle foglie degli iris e li ha lanciati nel laghetto.




Si sono presentati due ragazzini che fanno la 5a alla scuola Rodari lì di fianco. Interessati  alle sue varie forme di vita del luogo, si sono messi spontaneamente a pulire cartacce e a recuperare con dei lunghi bastoni i residui vegetali galleggianti.

Per fortuna ci sono anche dei ragazzini in gamba!

L'airone


Un signore si è avvicinato per dirmi che giovedì, lui ed altri, hanno visto e fotografato con il cellulare un bellissimo airone. Gli ho dato l'indirizzo della pagina FB per pubblicarle. Ci proverà. In ogni caso le visite dell'airone stanno diventando davvero frequenti.


martedì 17 aprile 2018

Prati in fiore

Dopo le piogge arriva,  a fine aprile,  un caldo quasi estivo e i prati del parco si coprono di fiori.

É il momento dei tarassaci, dei ranuncoli, delle pratoline e dei gerani selvatici, ma tra tra tante specie comuni si trova anche qualche fiore insolito.


Ranuncoli e pratoline

Riappare, sia pure localizzata, la Veronica chamaedrys


Tarassaco, pratoline e Veronica chamaedrys
Dentro al recinto un bel gruppetto di consolide

Un cespuglietto di consolida

Fiori della consolida
Nei pressi del cancelletto posterire un geranio con la foglia molto diversa da quelle dei comuni grani selvatici (identificazione in corso).

La determinazione è arrivata da Forum Natura Mediterraneo: Erodium cicutarium, becco di gru comune. Grazie ad Apritisesamo. Non è un geranio ma appartiene alla famiglia delle geraniacee



  

Ciliegi fioriti



Tartarughe e rane al sole

Rane (poche) e tartarughe (contate in numero di sei) se ne stanno al sole, alcune nell'acqua distese su foglie e rametti semi galleggianti, alcune sulle rive o sui massi.


La più piccola delle tartarughe ha il carapace di circa 8 cm.

Una tartaruga di dimensioni medio piccole si accontenta di prendere il
sole appoggiata a un rametto sommerso



sabato 14 aprile 2018

Il rospo salvato

Al laghetto è arrivato, accompagnato dal padre, un bimbo di 5 anni con una cassettina trasparente a forma di casetta. Dentro c'era un po' di acqua e un rospo. Lo avevano trovato nella loro cantina, dalla parte opposta della città, dove non ci sono zone umide. Chissà da dove era arrivato...

Il bimbo ha posato sulla riva il rospo, che da lì si è mosso e, poco dopo, si è nascosto in qualche anfratto. Comunque è vivo!

Si tratta di un rospo smeraldino che difficilmente rivedremo perché ha abitudini notturne. Non soffrirà di solitudine perché lo stesso giorno si sentiva il trillo di una altro essere della sua stessa specie





L'identificazione è stata confermata in Forum Natura Mediterraneo da Barbax (Stefano) che ha dato anche altre precisazioni. Come sempre ringraziamo l'ottimo FNM e  l'esperto che ci ha aiutato.

La macchia bianca, dice Stefano, è probabilmente il risultato di una sostanza che il rospo emette in casi di stress dalle ghiandole che stanno dietro agli occhi e di cui si vede bene il rigonfiamento. Niente di grave quindi, specialmente se adesso si troverà a suo agio nel nuovo ambiente, certamente più adatto di una cantina.

Gerridi


Sull''acqua camminano diversi insetti. Sono i gerridi, così leggeri da  riuscire a non fare affondare le loro lunghe zampette, grazie al fatto che sono ricoperte di peli idrofughi (che respingono l'acqua).

Per qualche approfondimento sui gerridi vedi qua:  https://www.naturamediterraneo.com/gerride/



Tartarughe esotiche


In mezzo alle brasche (Potamogeton crispus), piante acquatiche rossastre che occupano gran parte dello specchio libero, si preparano alla fioritura, procedono in fila tre tartarughe.


Pianta subacquea


Se la brasca è già in pieno vigore, in un angolino del bacino piccolo, il ceratofillo (Cheratophillum demersum), pianta acquatica sommersa, dopo una lunga  pausa vegetativa invernale si sta lentamente riprendendo. 



venerdì 6 aprile 2018

Le rane, finalmente

Finalmente sono ricomparse le rane che di solito si facevano vedere a marzo. Girando intorno al laghetto si rituffavano. Ne abbiamo contate così almeno una dozzina. 


Una splendida giornata ha fatto fiorire a distesa nei prati seregnesi i tarassaci e apparire gerani selvatici e  ranuncoli comuni.

Nei prati dominano il bianco delle pratoline, il violetto delle veroniche
e, in misura mionore il giallo dei tarassaci

Gerani selvatici



Ranuncolo comune
Si godono il sole le lucertole e tre tartarughe esotiche: una grande, già attiva da tempo, una media e una medio piccola, che appena disturbata si rituffa in acqua.



Le tre tartarugh, la più piccola è quella a sinistra

Qui la più piccola è scappata
Fra le piante non sono molte le novità. Prosegue la fioritura dei meli ornamentali. Hanno emesso le prime foglioline gli ontani, gli aceri e il biancospino. Sono privi di foglie i tigli, i gelsi, i noci e le robinie.
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