giovedì 23 novembre 2017

Nuovi arrivi?

Cosa c'è da vedere al laghetto? Beh, se si ha la pazienza di aspettare, senza farsi notare troppo, qualche uccello si avvicina, si nasconde fra le foglie degli alberi o dei cespugli, studia la situazione e, se si sente sicuro, si avvicina all'acqua, allo scoperto. Allora altri lo seguono e dopo un po' ne arrivano parecchi. Vengono a bere e, nonostante il fresco, a fare il bagnetto. Sono di diverse specie, ma non sempre si riesce a capire quale. Magari qualche esperto ci potrebbe aiutare...

Uccelli

Questo si posa su una tifa. Di che specie sarà? Forse un lucherino maschio. Aspettiamo la conferma [conferma arrivata via FNM, da "Pagliaga", che ringraziamo]. Un precedente avvistamento di lucherino, non sicurissimo, risale al febbraio del 2016.  




Lucherino?


Un altro si posa sul salicone. Si fatica a riprenderlo fra le ultime foglie. Ancor più difficile riconoscerlo. Bello il colore delle foglie.


Fra il pallon di maggio e il canneto arrivano un frosone e una cinciallegra. Questa si bagna, si scrolla le ali e si lascia fotografare. Purtroppo c'è poca luce e il risultato è scarsino.


Ciciallegra

Sull'ontano presso il ponticello arrivano in gruppo . Lucherini anche loro? In ogni caso notiamo che gli ontani hanno perso molte foglie.

Tre uccelletti con sfumature gialle... lucherini?

Una nuova tartaruga?


Ci accorgiamo che sulla riva del bacino piccolo se ne stà a raccogliere qualche raggio di sole una tartaruga, piuttosto grossa e senza i colori di quelle già viste. Le altre tartarughe non si vedono da tempo e probabilmente sono già in letargo sul fondo del laghetto. Questa sembra un po' spaesata. Che sia nuova (ovviamente abbandonata)?  


Acqua al massimo livello


Da settembre l'acqua è sempre al massimo livello. Ogni giorno avviene un piccolo rabbocco. La piogge sono state scarse, ma ormai anche l'evaporazione è ridotta.  Fatto sta che l'acqua, oltre ad aver riempito il passaggio fra il pallon di maggio e il canneto, per la felicità degli uccellini che lì ci sguazzano, è traboccata verso il recinto.


Salici piangenti

Nonostante la grande arsura dell'estate trascorsa, il salice piangente dietro alla bacheca, non sembra aver sofferto, La chioma si è rinfoltita. Nelle passate estati i rami più alti seccavano. Si deduce che le radici si siano allungate e riescono ora a raccogliere l'acqua necessaria.

A sinistra del ponticello c'è un altro salice piangente. Quest'anno si è sviluppato in altezza e non si può non notarlo, mentre, fino a un paio di anni fa, si mimetizzava nel cespuglio.

I salici sono fra le ultime piante a perdere le foglie, che al momento sono solo un po' ingrigite. 

Nella foto i due salici piangenti. 

venerdì 17 novembre 2017

Novembre

Complice qualche giornata di vento, prosegue accelerata la caduta delle foglie. La maggior parte dei tigli, anche quelli sui viali di Seregno, sono ormai spogli. Cadono le foglie anche dagli ontani e dagli aceri. Resistono salici e ciliegi. La defogliazione ha superato il 50%.

Un merlo si ciba delle bacche del piracanta


L'aria si è rinfrescata e sembra davvero novembre. Il sole è basso nel cielo e lo specchio del laghetto resta per gran parte in ombra.

L'acqua è limpidissima e il livello è massimo. Sul fondale si vedono numerose foglie di una pianta acquatica, forse la brasca crespa e forse qualcosa di nuovo. 





Gli uccelli vengono per bere. Si direbbe che non facciano più il bagnetto.

Cardellini

Un cardellino si abbevera


Pochi Sympetrum striolatum, le ultime fra le libellule, si riscaldano sui massi. Ma nemmeno le pietre sembrano abbastanza calde e uno se ne sta su una foglia secca. Una coppia in tandem depone le uova.   





Nel prato sono rari i fiori: pratoline, tarassaci, prunelle e poco altro.

sabato 11 novembre 2017

Un po' di sole riaccende gli ultimi colori dell'autunno

Oggi è tornato un po' di sole dopo giorni grigi e piogge, che nella prima decade di novembre, dopo un ottobre secco, dovrebbero aver accumulato 60 - 70 mm.
La temperatura è calata, ma è sopra la media. Le giornate si sono accorciate e, con l'ora solare, lo sembrano ancora più.

Le stazioni meteo di Seregno sembrano avere qualche problema. Per un riepilogo del tempo siamo ricorsi alla pagina "Agrometeo settimana" che fa il quadro della situazione: ora inserita fra i link qui a destra.

Foliage 

Le foglie dell'acero rosso, esotico, sono sparse sul prato. Le chiome giallo oro sono degli aceri nostrani.

Alberi e arbusti nella zona del laghetto visti da nord.
Clicca per ingrandire
 
1, 14 e 15 - tigli, 2 e 3 - salici piangenti, 4 e 5 - gelsi, 6 e 13 - ontani, 7 - cotoneaster, 8 - platani, 9 - tife,
10 - salicone, 11 - pallon di maggio, 12 - cornioli, 16 - biancospino17 - acero. 18 acero rosso. 

Le foglie sono cadute dagli alberi all'incirca al 50%. Le situazioni sono varie a secondo della specie, della singola pianta e dell'età. Le piante più giovani, ad esempio, perdono le foglie prima di quelle adulte.

In genere pruni, aceri rossi e tigli sono spogli, gelsi, robinie, platani e frassini stanno perdendo le foglie, salici, ontani e carpini resistono. É ancora possibile godere dei colori dell'autunno.






Fra le foglie residue si intravede il campanile di San Carlo.



Uccelli

Qualche uccelletto si fa vedere furtivamente

Luì piccolo

Luì piccolo

Cinciallegra

Frosone

Merlo

Apparizioni varie 


Fra i cespugli sono spuntati dei funghi. Dureranno poco perché il giorno dopo (sabato 10) qualcuno li ha colti.



Le libellule sono scomparse, forse a causa delle piogge e della mancanza di sole, ma il giorno dopo  ricompaiono timidamente alcuni Sympetrum striolatum

mercoledì 1 novembre 2017

Magico autunno

Per chi ama la natura questo è un momento da non perdere. Le temperature sono miti e l'aria è molto migliorata. Basta fare due passi e guardarsi in giro per godersi il cuore dell'autunno.

Le chiome sono ancora quasi tutte piene di foglie, alcune coloratissime. Il Parco Falcone Borsellino è uno spettacolo, ma occorre affrettarsi, il sipario calerà repentinamente alla prima ondata di freddo.

Le foglie


Acero presso il parcheggio del Parco. Sullo sfondo il laghetto.

Gelsi

In primo piano un tiglio

Acero rosso

Foglie delì'acero rosso a terra

Corniolo

I fiori

 Pochi, ma ci sono anche i fiori, ma ci sono anche quelli che non ci si aspetterebbe in questa stagione.

Uno degli ultimi fiori dell'aiuola

L'albero del biancospino prova a rifiorire, una vera sospresa!

Fiore del biancospino con insetto

Il laghetto

L'autunno colora anche il laghetto.

Le tife ingiallite disperdono ad ogni alito di vento i loro semi piumosi, che volano ovunque e si impigliano fra le canne a formare ammassi cotonosi. 
Nel contempo ricrescono deve erano state appena tagliate. Rispuntano anche le foglie delle ninfee che già ricoprono parte dello specchio d'acqua liberato a settembre. 

L'acqua è sempre la massimo livello e allaga  il passaggio fra il canneto
ingiallito, a destra, e il pallon di maggio rosseggiante, a sinistra. Il luogo è
frequentatissimo dagli uccelli. Dall'acqua spuntano nuove foglie delle tife, 
già altre mezzo metro e verdissime, mentre si apre qualche foglia del loto. 

Nuove foglie di ninfea colonizzano la superficie dll'acqua.
In secondo piano il tifeto chiude la vista

I semi si spargono nell'aria

Un ammasso di piumini dlele tife


Uccelli

Sulla staccionata si posa una ballerina gialla, vista per la prima volt al laghetto, Si posa su un masso dalla parte opposta, ma si riesce a fotografare.

Nel solito passaggio allagato si nascondono e moltissimi uccelletti, che si affacciano per un rapido bagnetto. I due in foto sono in attesa di identificazione.

La ballerina sulla staccionata

Ballerina gialla

Cinciallegra

Verdone

Libellule

Volano rasente alle pietre o sulla staccionata i Sympetrum striolatum, cercano i punti più caldi e soleggiati, dove si posano per riscaldarsi.

Si accoppiano a cuore e poi, in formazione a tandem, depongono le uova. Non sono più così numerosi come poche settimane fa, ma ci sono e probabilmente resteranno per tutto il mese e oltre, tempo permettendo.


Posato sulle pietre del sentiero

Accoppiati sui massi esposti al sole