lunedì 15 aprile 2024

Viburno e biancospino in fiore, l'erba alta e l'acqua bassa.

 Arrivando al laghetto si è accolti da una quinta compatta di alberi ormai tutti pieni di foglie. Queste però sono ancora in fase di crescita. Le chiome dei platani e dei noci infatti lasciano intravedere l'azzurro del cielo. Le foglie del gelso sono lucide e brillanti, quelle del noce sono dorate, perché giovani: presto cambieranno. Nel parco una sola specie arborea è ancora completamente spoglia: il frassino maggiore, che si riconosce delle gemme nere e grosse. L'unico esemplare è presso le scuole. 


Da sinistra: gelsi, platani,  peri, pruni, salici piangenti, noci. Nell'erba pratoline.  

Anche all'interno del recinto la vegetazione si sta rinnovando e rinfoltendo. 

I fiori del viburno 

Nella piazzuola, attorno al vuoto lasciato dal salicone schiantanto nel luglio scorso, si scorgono i rami ascendenti degli aceri rossi. Sta fiorendo il pallon di maggio o viburno (Viburnum opulus). Il salicone, che stava in mezzo all'aiuola,  lo ha ridotto a una corona espansa di rami, piuttosto vuota al centro, dove stanno provando a  cresce i polloni spuntati dalla ceppaia dello stesso salicone. 






I fiori del biancospino

 
Appena fuori dal recinto c'è un alberello di biancospino. Di solito cresce in forma di arbusto, ma a volte prende la forma di alberello, come in questo caso. Pare che stia soffrendo, difficile immaginare la causa. Che sia la posizione in ombra? I rami ad altezza media sono seccati. Sono rimasti quelli bassi e quelli alti. I fiori, graditissimi alle api e agli altri insetti pronubi, non sembrano particolarmente rigogliosi.   

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I fiori di campo: pochi

L'erba del prato del parco è stata tagliata qualche tempo fa e alcune erbe sono riuscite a rifiorire, fra queste le pratoline. 
Diversa è la situazione dentro il recinto, che magari a qualcuno non piacerà, per il suo aspetto incolto e selvatico, ma questa è la natura che si sviluppa liberamente e che consente, dopo le fioriture, la maturazione dei semi e quindi la riproduzione e la biodiversità.

Una bella popolazione di pratoline e altre erbe 

Fuori dal recinto non ci sono erbe alte e i fiori sono pochi 

Una farfallina si posa sull' erba dentro il recinto

Abbiamo chiesto a suo tempo alle autorità di creare della aiuole a sfalcio ridotto. Per ora non vediamo iniziative in tale senso qui. Proprio in questi giorni a Milano fa discutere  la volontà dei curatori del verde, di sperimentare questa strada. Chissà che Milano faccia da apripista!   

Erba a sfalcio ridotto a Milano

E a Seregno?

Le iniziative per la biodiversità, partite dal basso, sono più di quelle che si pensa, sia spontanee ed individuali che collettive ed organizzate. C'è un'aiola per le farfalle in pieno centro, in via Odescalchi, ovviamente autorizzata. Ma ci sono anche cittadini che, spontaneamente, curano spazi verdi vicino alle loro abitazioni e non. Qui ecco una nuova proposta: 
http://brianzacentrale.blogspot.com/2024/04/legambiente-seregno-vogliamo-creare-un.html
  

La fauna

Stranamente pesci, rane e tartarughe si vedono poco. Le rane a dir la verità si sentono, ma per ora niente foto. Forse si è messo a fare freschino e l'acqua in particolare, che ha una certa inerzia termica, non si è ancora scaldata.

La gallinella d'acqua

Oggi la gallinella d'acqua stranamente non fugge a nascondersi e si attarda a pochi metri di distanza in bella vista. Si tratta di un comportamento insolito,  che forse mostra la volontà di distrarre il visitatore, attirando l'attenzione su di sé. Che stia covando?



Il livello dell'acqua 

Da qualche tempo il livello dell'acqua si sta abbassando. Ora è sotto quello medio di 15 cm.  Lo si vede dalla fascia bianca alla base dei massi lungo le rive. Speriamo in prossime piogge.


 

lunedì 8 aprile 2024

Verdino, verdolino, verdesino... nuove foglie, nuove piante e i loro colori

L'ondata delle prime fioriture è passata, altre arriveranno prossimamente, ma questo è il momento delle  nuove foglie, non ancora sviluppate, ancora piccole e tenere, che intercettano lo sguardo ovunque si rivolga. 

Forse "verdesino" è un termine dialettale, sul Palazzi e sollo Zingarelli non c'è, usato nel passato, qui da noi si usa ancora e ci rende l'idea di quel colore delle nuove foglie, non ancora verdi e non solo verde chiaro, a cui si aggiungono sfumature rossastre o giallognole, senza mai diventare verdastre, appunto  verdesine, per il godimento della nostra vista.  


Nell'acqua le foglie delle ninfee fino a poco fa rosseggianti, stano virando al verde. Il bacino piccolo è drappeggiato di verde chiaro dai rami cadenti del salice. Nel bacino grande le nuove foglie delle tife si innalzano oltre la staccionata e nascondono ogni giorno sempre più quelle secche. Il canneto dal paglierino si converte al verde.  



Le nuove foglie crescono e le piante si moltiplicano


Tife

Ninfee

Il giaggiolo d'acqua cresce e presto fiorirà su quasi tutte le rive,
l'equiseto invece spunta solo sulla riva ovest del bacino piccolo

Giaggiolo d'acqua (Iris pseudacorus) ed equiseto

Acero rosso

Ontano

La foglia di un bagolaro (Celtis australis) che cerca di crescere
da tempo, con le radici nei massi. Sarà dura per lui.  
Non va meglio per un altro bagolaro nell'aiuola dei piracanta.

Diversi piccoli ontani sono nati sul fianco della staccionata.
Si aggiungeranno a quelli numerosi già presenti? Il
laghetto è un vero incubatore di nuove piante: ontani, aceri,
pruni e sambuchi spuntano ogni anno...  come funghi. 

Le ortiche pungono e non sono apprezzate in un giardino,
ma sono importanti per la biodiversità. Le loro foglie son il
nutrimento indispensabile per alcuni bruchi delle più belle farfalle.
Ma se nutrissero altre bestioline non sarebbero meno importanti 

I fiori

Le fioriture non mancano, Si sono esaurite quelle a sui pruni, sui peri e sui ciliegi, ma anche nei prati, alcune resistono, seppure un po' ridotte, magari er gli sfalci, come le pratoline, altre si preparano, come il pallon di maggio, altre spettacolari arriveranno presto, come i giaggioli d'acqua, per non parlare di quelle estive, di là da venire: del loto stanno solo spuntando sull'acqua le prime foglie. 
Si direbbe che siamo in una fase di passaggio: ora dominano la scena le nuove foglie.  

Pratoline e tarassaci

Ranuncoli

Un bel cespo di pratoline

La consolida (Simphytum officinalis) ha preso piede al laghetto
in diversi gruppi

Anche la bugola (Ajuga reptans) è in aumento

Una infiorescenza del salicone. La pianta, schiantata la
scorsa estate, ho ributtato dei polloni su cui sono spuntati rari
fiori, molto in ritardo. Speriamo che sopravviva.   

Una viola solitaria, anche questa in ritardo

I pallon di maggio si preparano a fiorire. Sono in anticipo?
Al momento sono allineati al colore del titolo di questo post.
Nei giorni scorsi ha fatto un gran caldo e in Brianza si sono visti
dei papaveri fioriti, ma non tutte le piante regolano i loro
cicli vitali in base alla temperatura.  

lunedì 25 marzo 2024

Fiori a profusione

La primavera è appena arrivata, quest'anno con l'equinozio anticipato al giorno 20, ma è già un'esplosione di fiori, grazie alla temperatura che da un paio di giorni è salita fino a 20 °C. 

Accanto al laghetto, i rami del gelso, ripiegati al suolo e pericolanti, sono stati tagliati e lasciano, al loro posto, una grande chiazza priva d'erba. Nel parco noteremo anche altri lavori di sistemazione, conseguenti ai danni del 24 luglio scorso. 


Tutto intorno è un gran fiorire del prato e dei peri del laghetto.  


I peri ornamentali

Terminate le fioriture dei vari pruni, ora è la volta di queste piante, nate forse da semi arrivati dal filare di peri ornamentali che costeggia la recinzione, oltre il laghetto, portati probabilmente dagli uccelli. Sono rosacee del genere Pyrus di specie incerta, diversi fra loro, diciamo Pyrus sp.


I due Pyrus sp.

I fiori del Pyrus di sinistra 

I fiori del Pyrus di destra sono più fitti e anche le foglie
sembrano diverse, meno o coriacee 

Il bacino piccolo


Sulla riva ovest stanno crescendo i giaggioli d'acqua.
Non si vedono ancora gli equiseti. 

Il bacino grande

Le foglie secche del tifeto si ravvivano con nuovi getti verdi

Il livello dell'acqua è calato di una decina di centimetri, 
come si vede osservando la striscia chiara sulle pietre

Spuntano le foglie di ninfea, ma sono rosse, forse perché,
nonostante le giornate di sole, l'acqua è ancora fredda.

Un paio fra le tartarughe esotiche più grandi ha terminato il
letargo e si crogiola al sole sulle foglie secche delle tife.

Dietro al bacino grande

Sono due gli elementi di rilevo, la fioritura in corso  del prugnolo, accanto al corniolo, e la fioritura, seppure stentata e forte ritardo, di uno dei polloni spuntati dalla ceppaia del salicone. Speriamo che  il salicone riesca a riprendersi.  



Sul retro del laghetto

Mentre i tigli sono ancora spogli il prato e i peri sono pieni di fiori

Il prato fiorito fra il tiglio a sinistra e i peri a destra

Un bel pruno (simile a un Prunus pissardii) cresciuto da solo
sul retro del laghetto

Uno dei cinque peri ornamentali allineati alla recinzione delle
case. Questo è il più maestoso.  

I fiori del pero sopra citato ha i pistilli colorati e non bianchi

Nei prati del parco

Accanto alle solite pratoline, fioriscono tarassaci, ranuncoli, false ortiche, veroniche ed altre erbe, meno vistose, a cui è difficile attribuire un nome. 

Pratoline a distesa

Erbe comuni, non identificate