venerdì 28 agosto 2015

Il macaone

Il prato nei dintorni del laghetto quest'anno è una larga distesa di fiori spontanei che attirano molte farfalle, per lo più comuni. Luisa però ha colto con la sua macchina fotografica un macaone, Papilio machaon, una delle farfalle più grandi e vistose della fauna italiana, avvistato per la prima volta al laghetto..

Il macaone sul fiore della buddleja (foto di Luisa N.)

Idem (foto di Luisa N.)

Il macaone in volo (foto di Luisa N.)

Il macaone nel prato. Sullo sfondo un'altra farfalla gialla
La farfalla gialla è una Colias crocea (foto di Luisa N.)
Sulla buddleja erano presenti diversi podaliri.
Forse gli ultimi della stagione e sicuramente malconci.
Uno però  era in perfette condizioni, forse neosfarfallato.

Lycaena tityrus - da accertare (foto di Luisa N.). [l'esperto
Paolo P. via FNM ci fa sapere che si tratta di Polyommatus,
probabilmente  femmina di icarus. Ringraziamo Paolo e FNM] 

Libellule

Diverse le libellule presenti nelle ore più calde del giorno, fra cui Sympetrum striolatum e Ischnura elegans  

Il Sympetrum striolatum si riconosce per le due
bande chiare sul fianco dell'addome (foto di Luisa N.)

(foto di Luisa N.)

Le libellule regolano la temperatura del proprio corpo in diversi modi.
Siccome fa molto caldo, per diminuire l'esposizione al sole, qui accenna
alla posizione dell'obelisco   

 
Ischnura elegans

(foto di Luisa N.)


giovedì 27 agosto 2015

Rabbocco

Oggi il laghetto è stato finalmente rabboccato... fino all'orlo. Pesci e gallinelle sembravano euforiche. Qualche alga verdastra che si era fomata nella zona dei massi è sparita.



La foglie del loto che avevano un gambo troppo corto sono rimaste sommerse.

I pesci si muovevano tutti in  grande agitatazione forse per la nuova acqua più fresca e meglio ossigenata


La tartaruga più piccola approfittava per un bagnetto nella foglia di loto. Un'altra più grande e più guardinga si affacciava da lontano.



Nell'aiola e sulle rive farfalline, libellule e altri insetti

Ochlodes sylvanus (o venatus?). Non è chiaro se si tratti di sinonimi

Polyommatus icarus

La solita Ischnura elegans

venerdì 21 agosto 2015

Somatochlora flavomaculata

Una nuova libelula per il laghetto e anche una strana locusta migratoria.

La Somatochlora flavomaculata, che si distingue da altre specie simili per la macchie gialle sull'addomne, porta l'elenco delle libellule avistate al laghetto a circa 17 specie (vedi chek list delle libellule). Osservata al Parco delle Gorane rarissime volte è difficile da vedere anche per il carattere elusivo.

Le foto sono di Carlo che ha ripreso anche una tartaruga esotica identificata come Trachemys scripta scripta che dovrebbe essere un maschio in base alle unghie lunghe. Le tartarughe presenti al laghetto sono due. Una è lunga una ventina di cm, l'altra misura meno della metà.

Sulla budlejia sempre molti podaliri.

Somatochlora flavomaculata

E questo è un ortottero


Purtroppo il livello del laghetto è in lenta ma continua discesa.Nella zona a nord sono emersi numerosi massi del fondo e si stanno formando della alghe o mucillaggini verdastre

giovedì 13 agosto 2015

Vita a intermittenza

In questi giorni il sole va e viene con grande smacco per chi spera a sera di vedere le stelle cadenti.
Anche la vita al laghetto sembra si svolga a intermittenza. In alcuni momenti si rianima.

Carlo ha colto con abilità in uno di questi momenti la sfinge del galio (Macroglossum stellatarum), il podalirio che sembrava scomparso e una tartaruga che era già stata vista nei giorni precedenti ma mai fotografata.

Altra foto notevole è quella di una libellula (in via di identificazione) che potrebbe essere una Chalcolestes viridis. In tal caso sarebbe stata già fotografata lo scorso anno in agosto e in settembre (un altro esemplare ovviamente): comunque una bella riconferma.
 




La tartaruga esotica

Riapparsa da qualche giorno una tartaruga esotica di taglia media


Chalcolestes viridis?

Sembra proprio di sì: a parte i caratteri generali tipici delle Chalcolestes, la colorazione esterna dei cerci di nero fa propendere per C. viridis, distinguendola da C. parvidens, per il resto molto simile. Anche nell'atlante delle libellule delle Groane è presente solo la C. viridis.   

Chalcoleses viridis

mercoledì 12 agosto 2015

Farfalle e fiori di loto

In questi giorni i fiori di loto sono nel massimo splendore e intorno allo specchio abbondano le farfalle.




Farfalle

Sono scomparsi i podaliri che si aggiravano da vari giorni sulla buddleja. Numerose le più comuni farfalle bianche. Vista di passaggio una splendida vanessa.
L'esemplare in foto appartiene a una specie migratrice che potrebbe essere arrivata anche da centinaia di chilometri del luogo di sfarfallamento (notizie da Atlante delle farfalle diurne di P. Palmi)
.

Dovrebbe essere una Colias crocea

Libellule

Vista una seconda volta l'Ortethrum albistilum e un esemplare, forse di Sympetrum, molto vecchio, come si desume dalle ali logore e dai colori stinti (in via di riconoscimento).

Ortethrum albistilum

Sympetrum (?)


lunedì 10 agosto 2015

Dopo l'acquazzone

Finalmente le pioggie più volte annunciate sono arrivate davvero nella notte.

Il laghetto si è un rimpinguato poco (2 cm di pioggia). L'acqua è limpida ma avrebbe bisogno di un rabbocco. Speriamo che la vegetazione dei dintorni si riprenda e soprattutto che il caldo soffocante, che durava da luglio, cessi.

Carlo, che ringraziamo sempre, ci manda alcune foto di farfalle viste nel pomeriggio.

Polyommatus icarus maschio (foto di Carlo S.)

La vegetazione acquatica e ripariale, nonostante tanto caldo, non ha sofferto e anzi si è molto estesa. Sono riprese le fioriture del loto.


La vegetazione nello specchio d'acqua sta benissimo.

Il prato è secco in varie zone.

Gli alberi vegetano bene anche se questo salice
impiantato 2 anni fa ha le foglie un po' ingiallite.
Stanno crescendo vari ontani e aceri nati
spontaneamente quest'anno

Farfalle


Scolia (Discolia) hirta, Scoliidae, femmina (foto di Carlo S.).
Si tratta di un imenottero "parente" delle vespe

Lycaena phlaeas, Lycaenidae (foto di Carlo S.)

Pieris rapae (foto di Carlo S.)
Per altre notizie sulle specie fotografate da Carlo e sul laghetto stesso potete cercare sul Gruppo FB dedicato qui: https://www.facebook.com/groups/1441040742825659/
 

Macroglossum stellatarum

Anche questa è una farfalla, anche se sembra un imenottero. Detta anche Sfinge del galio o Sfinge colibrì. Ha il vizio di non posarsi mai, salvo alla notte quando si nasconde nella vegetazione. Per fotografarla decentemente occorrerà riprovare.  Batte le ali 200 volte al secondo (?) producendo un ronzio simile a quello delle vespe. Succhia il nettare con una lunga proboscide (spirotromba) soffermandosi pochi secondi presso ogni fiore.




Per approfondimenti vedi qui (in inglese): http://tpittaway.tripod.com/sphinx/m_ste.htm
 

Il ragno argiope

Avevamo scritto che si chiama anche ragno vespa. Per capirne la ragione basta osserve il dorso. Peccato che al laghetto stia in una posizione non facile da aggirare. Nella foto è visto lateralmente.


sabato 8 agosto 2015

Un ragno curioso e una nuova specie di libellula

Un ragno particolare e una nuova specie di libellula osservate oggi.

Argiope bruennichi 

Detto anche ragno vespa perchè il dorso (che qui non si vede) è a righe gialle e nere trasversali. Non ci eravamo mai interessati ai ragni, ma questo ha richiamato la nostra attenzione. Non è particolarmente pericoloso ed è molto appariscente. Interessante anche il suo comportamento di cui parleremo prossimamante. Per ora solo un paio di foto.

La riga bianca a zig zag è una caratteristica di questa specie.
É detta stabilimentum ma non si sa esattamente a cosa serva

Il ragno se ne sta quasi sempre al centro della sua tela
(cliccare per ingrandire la foto)

Per approfondimenti sul ragno Argiope bruennichi

Libellule

Orthetrum albistylum: una nuova specie per il laghetto. Si riconosce per l'apice posteriore bianco.



In questo dettaglio la libellula sta mangiando
una preda appena catturata.
Crocothemis erythraea: si tratta di una femmina 
 




martedì 4 agosto 2015

La lucertolina predatrice e il carosello dei podaliri

Luisa passsa al laghetto con l'intenzione di fermarsi pochissimo. Fa infatti un caldo infernale. Cerca di individuare qualche rana costeggiando la staccionata, ma le cade l'occhio su una lucertola e nota subito l'azzurro della libellula. Per fortuna la difficoltà nel doversi gestire una preda così voluminosa e la paura di perdere il lauto pasto, le impedisce di fuggire all'istante. In altre foto, infatti la libellula è completamente sotto il corpo della lucertola. Appena arriva all'altezza di un palo verticale, scende e si nasconde alla vista.
Quando rispunta tra l'erba la libellula è già inghiottita.


Lucertola preda una libellula.
Questa è una Ischnura elegans femmina matura androcroma (forma tipica)
(androcroma significa: con gli stessi colori del maschio)

Prosegue il giro intorno alla recinzione e... le appare un carosello di cinque, sei podaliri
che svolazzano da un ramo all'altro della buddleja .




Dimentica il caldo e scatta, scatta, scatta. Rimane lì nelle ore più calde, poi per fortuna arriva qualche nuvola e lo scenario cambia. Niente più podaliri, solo qualche farfallina resiste...





La catena alimentare

Le foto di Luisa si prestano a indagare alcuni anelli della catena alimentare in atto al laghetto.

Le libellule sono predatrici di animaletti vari, fra cui altri insetti, in tutte le fasi della loro vita, prima acquatica e poi aerea. Le loro prede potrebbero cibarsi di vegetali.  Nel caso queste sarebbero erbivori  e le libellule consumatori di primo ordine.

Nella prima foto la lucertola ha catturato una libellula, sicuramente per cibarsene. E così funge da consumatore di second'ordine.

"Chesapeake Waterbird Food Web" by Matthew C. Perry - US Geological Survey. "Chapter 14: Changes in Food and Habitats of Waterbirds." Figure 14.1.  Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.


Nelle foto seguenti vediamo della farfalle che, come è noto, si nutrono di nettare. Le piante fiorite sono produttori primari, poichè sfruttando l'energia solare (fotosintesi clorifilliana) producono materiale organico. Le farfalle sono assimilabili agli erbivori, dato che con la loro proboscide non possono cibarsi d'altro.

L'insetto che assomiglia a una vespa, se lo fosse davvero (alcuni ditteri assomigliano alle vespe), potrebbe cibarsi anche di carne. Potrebbe quindi essere un consumatore primario e nella stesso tempo erbivoro.

La catena alimentare è sempre molto complicata, praticamente una rete.