giovedì 29 dicembre 2022

Novità inattese di fine anno

Non si può dire che sia una bella giornata, ma l'alta pressione continua, risparmiandoci il freddo (8,5°C) alle 12, seppure non la foschia. Approfittiamo per uscire, tanto per fare due passi, ma senza aspettarci delle novità: dovremo ricrederci. 

Merlo sul pero ornamentale (Foto di Francesca S.)

Giunti al laghetto, con il teleobiettivo montato, pronto per i volatili, intravediamo sul ponticello due individui armati di mega tele. Dopo un attimo di smarrimento riconosciamo Carlo S. con qualcuno che non conosciamo. Sapremo presto che si tratta di sua figlia Francesca, anche lei fotografa tosta.  Carlo e Francesca sono sicuramente garanzia di belle foto. E questa è la prima bella notizia per il laghetto e per tutti i suoi fan. Riponiamo la nostra attrezzatura: ubi major...

Pappagallo sul platano (foto di Carlo S.)

Tra una chiacchiera e l'altra ci volano sulla testa dei pappagallini (parrocchetti dal collare) che si posano sui rami di un ontano. Ma ci sono anche merli, lucherini, cardellini ed altro ancora. Mai visti i pappagallini qui, anche se la loro presenza a San Carlo era nota e forse in tutta Seregno. Non è una bella cosa questa, ma sicuramente è una novità, la seconda. 

Merlo su pero ornamentale (foto di Carlo S.)

Ce ne sarebbe una terza, relativa a una strana pianta, cresciuta in mezzo all'aiuola della piracanta, ben visibile per le piccole foglie ingiallite e con grosse spine. Ne riparleremo. 

Con il cortese permesso di Carlo abbiamo ricopiato, dalla pagina FB dedicata al laghetto, un paio delle sue foto. Ne seguono altre, ricevute da Francesca, che ringraziamo calorosamente. 

Cardellino - faccia rossa e bianca

Fringuello - petto rosato e barre alari binche


Lucherini (varie strie gialle e capo nero nei maschi) su ontano

Merlo e fringuello sul salicone


Cardellini

Anno record?

Sui notiziari si dice che questo sia l'anno più caldo da quando si rilevano le temperature, che non è una bella cosa. Se questo dato è ancora da confermare, la tendenza è incontrovertibile. Pare però che il prezzo del gas sia diminuito perché se ne consuma meno per riscaldarci: possiamo consolarci? 

Pappagallo sul platano (foto di Francesca S.)

Presto sapremo si questo è stato un anno record per il caldo. 

La presenza dei parrocchetti dal collare a Seregno, è sicuramente una delle conseguenze dei cambiamenti climatici in corso. Da una breve ricerca in Internet risulta che sono presenti da alcuni anni al parco di Monza, a Milano e a Pavia. 

Aggiornamento n°1

Veniamo a sapere dopo, che nello stesso giorno, sono stati osservati da Marygrace centinaia di storni che dopo essersi riuniti sui cavi della corrente, si sono involati, probabilmente per migrare. La novità, la quarta del giorno, è che ci sembrano partiti un po' tardi. Nel 2018, altro anno molto caldo, si erano avviati il 16 dicembre, nel 2016 visti in folto gruppo il 27 ottobre. Attendiamo il parere di qualche esperto. 

Aggiornamento n°2

La risposta dell'ornitologo Edoardo Manfredini del WWF: Per me gli storni sono migratori parziali, nel senso che in inverno stanno negli ambienti urbani dove trovano cibo, in primavera alcuni esemplari restano, altri fanno migrazioni brevi, altri vere migrazioni, come i pettirossi, sicuramente però non in questo periodo. Ma con i cambiamenti climatici molte specie, vedi aironi guardabuoi, tendono a diventare stanziali. Per finire come avrebbe detto il grande ornitologo Edgardo Moltoni "Alla fine gli uccelli fanno quello che vogliono !!!"
Commento: mentre le rondini sono migratori regolari e abitudinari, gli storni, prammatici e opportunisti, si adattano alle nuove e diverse situazioni.

Aggiornamento n°3 del 2 gennaio 2023

Foto appena ricevute da Marygrace, che ringraziamo. 


 Pilone dell'alta tensione nel Parco Falcone Borsellino. Altri storni in partenza?

Aggiornamento n° 4

Adelia M. Io li ho visti varie volte questi stormi abitando in zona, però quest'anno mi sembrano particolarmente in ritardo. Di solito era verso la fine di novembre primi di dicembre.

sabato 24 dicembre 2022

Buone feste 2022

L'alta pressione ha attenuato il freddo e anche le piogge sono cessate.  L'inizio dell'inverno sembra promettere condizioni meteo accettabili per le prossime festività.  

É bastato un rapido passaggio al laghetto, alla vigilia di Natale, per verificare, come è frequentata in questa stagione, la presenza di numerosi uccellini che vengono qui per cibarsi, per abbeverarsi e per fare il bagnetto. La mancanza di foglie sugli alberi facilita gli avvistamenti e permette anche di scattare qualche foto. Basta restare fermi, silenziosi e se possibile un po' nascosti: meglio se disposti ad attendere, come non era nel nostro caso. 

Rari i passanti. Fra questi un signore con cane al guinzaglio, ci chiedeva se le gallinelle d'acqua, che non vedeva da tempo, fossero ancora qui. La risposta, documentata nell'ultima foto, è sì. Se lucherini e cardellini, assieme a tante altre specie sono di passaggio, le gallinelle d'acqua lo hanno colonizzato in permanenza.  

Si conferma il ruolo prezioso del luogo per l'avifauna e per la biodiversità, se vogliamo una piccola nota positiva al termine di un anno costellato di negatività (pandemia, guerra, cambiamenti climatici, inflazione).  

Lucherini


Lucherino femmina in alto e maschio in basso

Lucherino maschio a destra. Ha il capo nero, la femmina no. 


I lucherini si cibano dei frutti di vari alberi, fra cui gli ontani. Lo 
fanno anche i codibugnoli e i luì piccoli, che però oggi non c'erano 

 Cardellini



I cardellini maschi sono indistinguibili dalle femmine. Quello in
foto si sta abbeverando. Si vede una goccia sotto il becco.  

La coda della gallinella d'acqua

Il tempo di puntare e scattare, ma nella foto è rimasta solo la scia di una rapida fuga e la coda della gallinella che, raggiunto il suo rifugio, non si è fatta più vedere né sentire. Ci fa piacere sapere che sia sempre qui. Immaginiamo che non sia sola. 



lunedì 19 dicembre 2022

Verso il solstizio d'inverno

Questione di pochi giorni e poi le giornate cominceranno ad allungarsi. Con il solstizio del 21 dicembre inizierà l'inverno (quello astronomico).

In questo periodo fa freddo, con minime notturne sotto lo zero, e ne vediamo il risultato sulle chiome di molti alberi, ora completamente spoglie. Le foglie sono a terra, accumulate in lievi tappeti, risultato di un'annata magra. 

Arrivando dalla via Platone

La foto sembra identica a quella di 10 giorni fa. ma i rami degli aceri sono decisamente più spogli.

Alberi senza foglie attorno al laghetto. A sinistra i tigli, compreso uno che ha il fogliame più
persistente. Sono spogli sulla destra gli aceri e i ciliegi e lo stesso, nel recinto gli ontani.  

Girando attorno al laghetto


Davanti al laghetto due noci e 6 tigli denudati.

Sui tigli solo semi con le loro foglioline che servono a farli 
spargere con il vento.

A sud del laghetto svettano le siluette di tre platani. Ai loro 
piedi quelle di un paio di gelsi.  

Nel recinto

Ci accoglie un tappeto di foglie dei salici piangenti, che tuttavia ne portano ancora una discreta quantità. 



Foglie persistenti e frutti

Mano a mano che le chiome si spogliano balzano all'occhio le poche piante che hanno ancora le foglie e quelle che invece hanno dei frutti. Stranamente due piante apparentemente della stessa specie, peri da fiore nati spontaneamente da seme, sono nelle due fasi distinte.




La stagione degli uccelli


Difficile distingue la specie. Insieme ad altri svolazzava 
fra i rami e l'acqua. Si cibava dei semi degli ontani.

Un piccione. Dalle tracce sulla staccionata sembra che
questa sia proprio amata come posatoio


giovedì 8 dicembre 2022

Apparente normalità a fine autunno

Nei primi giorni di dicembre proseguono, finalmente, le piogge e il freddo. Dopo un anno caldo e siccitoso come non mai, il clima sembra allinearsi alle medie stagionali. Quanto basta per mascherare nella vegetazione, almeno agli sguardi distratti, gli effetti delle anomalie precedenti. Quest'anno c'è poco di normale, ma almeno il panorama lo sembra.

Arrivando dalla via Platone





Dentro il recinto

Il bacino piccolo, il ponticello e uno sguardo dalla piazzuola verso il bacino grande. 






Attorno al bacino grande






La sponda ovest del bacino grande



Uscendo sul retro

Finalmente si vedono dei tappeti di foglie