martedì 31 dicembre 2019

Fine anno con ghiaccio

Il 2019 è stato un anno caldissimo, ma alla fine il freddo si è fatto sentire.

Questa mattina alle 7.30 ha fatto -2°C, il laghetto è ghiacciato e, verso le 12,  lo era ancora in larga parte, nonostante un po' di sole.


Il ghiaccio




Il punto


Sarà una pura coincidenza ma la gelata di oggi ha messo fine alle ultime foglie del salice, ha fatto raggrinzire quelle della buddleia e i rari fiori del prato e ha ricoperto le ninfee con un velo sottile. 

Il salice piangente conserva stranamente qualche ramo con foglie solo nella
parte destra, che tuttavia sono ingrigite e deperenti

Anche le buddleia ha tutte le foglie rovinate dal freddo

La ninfea resiste sotto il ghiaccio nel bacino piccolo

E anche nel bacino grande... almeno per ora:  poche le foglie arrossate.

Non si vede più alcune forma di vita, niente pesci, niente insetti, ma solo uccelli, fra cui le elusive gallinelle che si mettono in fuga appena le intravediamo.

Una gallinella d'acqua, si tuffa dietro i giunchi per i rintanarsi nel canneto
 
La gelata sembra aver chiuso oggi la vita del 2019, come il punto alla fine di un discorso. Ma è solo un'impressione...

A presto per un nuovo capitolo: 

Buon 2020 


mercoledì 25 dicembre 2019

Natale 2019

Bellissima giornata che gli antichi romani dedicavano al Sol Invictus.

Verso mezzogiorno, in attesa del pranzo natalizio, osserviamo ombre lunghissime, che dovrebbero aver cominciato ad accorciarsi.
Peccato che a Torino abbia fatto 18° C ed è difficile non pensare al riscaldamento globale, al fallimento del Cop25 e ai timori di una sconfitta del nostro pianeta.




Nei prati


Dopo tante piogge e due giorni di sole è comunque bello dimenticare i cattivi pensieri e osservare dei semplici fiori di campo e anche un insetto: un sirfide

Pratolina

Tarassaco visitato da un sifrfide, probabilmente Eristalis tenax
detto anche ape matta

Il laghetto


Scorgiamo da lontano una gallinella. Nell'acqua limpidissima si aggira un pesce rosso.  Qualcuno ha buttato dei biscotti fra le ninfee che, approfittando del tepore, continuano a vegetare.





Dare cibo alla piccola fauna del laghetto è vietato, come scritto in bacheca, perché dannoso per gli equilibri trofici. Oltretutto non serve proprio agli animali che sono a riposo o comunque hanno un metabolismo molto rallentato, come dimostra il biscotto intatto.

Solo in caso di nevicate qualche aiutino, a base di granaglie, potrebbe servire all'avifauna. ma non nell'acqua. 

domenica 22 dicembre 2019

Solstizio d'Inverno

Oggi inizia ufficialmente l'inverno astronomico.

Finalmente è comparso un po' di sole, quello con le ombre più lunghe dell'anno. I giorni scorsi sono stati segnate dalla pioggia. Le temperature sono state, e sono ancora, sopra la media stagionale, a causa di venti caldi, con raffiche che hanno fatto qualche danno anche qui.




Le chiome spoglie lasciano vedere il campanile di San Carlo e qualche nido.






Solo il salice piangente e i polloni di ontano conservano qualche foglia.



L'acqua è limpida. Vi si aggira qualche raro pesce rosso. I raggi bassi fanno brillare in controluce le foglie delle ninfee,



venerdì 13 dicembre 2019

Una spolverata di neve

Pochi centimetri di neve sono bastati a cambiare l'aspetto del parco e del laghetto. Sembra proprio che l'inverno sia arrivato, anche se per gli astronomi inizierà fra una decina di giorni.

Osservando la vegetazione notiamo che solo i due salici piangenti trattengono parte delle foglie e così possiamo dire che anche il foliage e l'autunno sono terminati.

Il laghetto visto dalla riva nord. L'acqua in tarda mattinata non è ghiacciata,
ma nel corso delle giornata potrebbe diventarlo.
 

Arrivando dal parcheggio





Il salice piangente, alla destra del cancello, conserva parte delle foglie,
più spoglio quello a sinistra. .

Dentro al recinto


La Bacheca con il cappuccio





In primo piano gli steli verdi dei giunchi.
Nell'acqua le foglie delle ninfee sono coperte da un velo di neve.

Qualche dettaglio

Poco da dire sulla flora e sulla fauna: vista in lontananza una gallinella, subito fuggita. Più numerose le sue tracce sulla neve.

Nel parco rari i frequentatori. Una signora è entrata nel recinto per cogliere con il cellulare qualche immagine insolita. Più tardi altri hanno fatto lo stesso, come si può vedere sulla pagina FB dedicata al laghetto.


La superficie del laghetto e le foglie delle ninfee sono ricoperte da un velo
grumoso di neve, che probabilmente si è sciolta parzialmente a contatto dell'acqua
che tende a conservare il calore. Vedremo se le foglie delle ninfee resisteranno.


Una delle poche foglie di ontano rimaste sul ramo

Residui di tife tagliate  e incappucciate di neve spuntano dall'acqua

Impronte delle gallinelle d'acqua sul lastricato.

giovedì 5 dicembre 2019

Prima gelata

Il mese scorso è stato molto piovoso, e sarebbe stato anche il novembre più caldo di sempre, secondo il Copernicus Climate Change Service dell'Ue (https://climate.copernicus.eu/), con una temperatura globale di 0,64 ° C superiore alla media.

Con dicembre le temperature si sono abbassate e nella notte fra il 4 e il 5 dicembre sono scese appena sotto lo zero: quanto basta perché si sia formato qualche primo accenno di ghiaccio al laghetto.

Moltissime piante hanno perso le foglie: lo spettacolo del foliage si avvia al termine, a meno che non ci si accontenti di osservare le foglie sparse sul prato o che non si voglia capire perché alcune rimangono tenacemente appese al loro posto.    

Il Ghiaccio


Si è formato in due zone diverse del bacino grande:  ben evidente sulla riva nord, forse perché lì la profondità è di pochi centimetri e non ci sono ripari dalle brezze.


Uno dei punti ghiacciati

La riva interessata dalla formazione di piccoli blocchi di ghiaccio: da
notare che i giunchi sulla riva sono verdeggianti e così le foglie delle ninfee
che non accennano ad appassire. Le foglie del loto invece sono scomparse. 
Meno evidente è un leggero velo ghiacciato che si è formato presso il cespuglio del pallon di maggio.

La zona del velo di ghiaccio


Sottile e in via di scioglimento, ma sembra proprio ghiaccio

Comunque la temperatura dell'acqua non si deve essere abbassata di molto, perché i pesci non si sono ancora riparati sul fondo, cosa che fanno quando scende sotto i 10 ° C.


Le temperature

Misurate con termometro a infrarossi vero le ore 12:
  • terreno, vegetazione e superficie dell'acqua, lontano dal ghiaccio:  7-8 °C
  • staccionata nei punti meglio esposto al sole, pur pallido: 11 °C
  • superficie del ghiaccio: 1,5 °C  

Gli alberi spogli


Il freddo ha prodotto effetto ben visibili sulla vegetazione con un'accelerazione repentina della perdita delle foglie. Gli aceri del viale e del parco sono tutti senza foglie, con una strana eccezione.

Aceri, tigli e noci sono spogli, i carpini sui bordi del campo di calcio parzialmente

Le foglie del platano sono sul prato, ma non proprio tutte.

Alcune foglie dei platani restano sulle estremità dei rami, forse perchè sono
spuntate più tardi. Difficile invece spiegare perchè il gelso a destra sia
spoglio mentre quello a sinistra abbia ancora la chioma intatta

I ciliegi,  a ovest del laghetto,  fino a pochi giorni fa avevano le foglie; ora
le hanno perse quasi tutte. Lo stesso sta avvenendo per le robinie vicine.

Gli individui che resistono


Alcuni alberi, singoli individui, per ragioni difficili da capire, mantengono ancora le loro foglie, anche se quelli della loro specie li hanno già perse: forse perché le foglie sono spuntate in ritardo, e questo lo si vede sulle punte dei rami bassi, su quelli bassi o sui polloni, o forse perché godono di una posizione particolarmente riparata. Va anche detto che esiste una biodiversità specifica di gruppi locali di una specie o del singolo individuo.

Un acero, unico fra le decine  e decine sparse per il parco, conserva le foglie,
anche se arrossate. Che la casa a nord lo abbia protetto dai venti freddi?

Polloni di ontano assolutamente verdi. Gli ontani perdono le foglie
tardivamente e si stanno spogliando proprio in questo periodo. 
Lungo le rive sono spuntati un paio di nuovi ontani.
Come i polloni, per ora, hanno tutte le loro foglie

Sempreverdi e non


A parte le specie sempreverdi che passano notoriamente l'inverno mantenendo le loro foglie vive, come il piracanta, ci sono alcune specie che le perdono per ultime, alle soglie dell'inverno, come il salice piangente, altre che le trattengono sui rami anche se non più verdi, come alcune querce e alcuni carpini, altre ancora che, pur non essendo sempreverdi si tengono almeno alcune foglie per tutto l'inverno, come i rovi e i sambuchi.  

Il sambuco che cresce sul retro del cespuglio del pallon di maggio non
è un sempreverde, ma di solito conserva qualche foglia per tutto l'inverno.
A destra un tralcio di rovo.

La natura al lavoro

Una volta completato il foliage quale motivo di interesse potrà offrirci la flora? Cercheremo di individuare gli aspetti della sua vita, che si prepara a superare la rigidità dell'inverno e a riprendere il suo ciclo nella prossima primavera.


Sui rami del ciliegio, accanto alle ultime foglie si vedono le nuove gemma