martedì 23 gennaio 2024

Ancora ghiaccio ma in calo

Piano piano il ghiaccio si scoglie. Il freddo prosegue attenuandosi di giorno in giorno. Si prevede un rialzo delle temperatura per quelli che dovrebbero essere i giorni della merla, i più freddi dell'anno secondo la tradizione. 


Un po' di ghiaccio c'è anche nel bacino piccolo. Quello grande è coperto al 60%

Il bacino piccolo con un angolino ghiacciato

il bacino grande dal ponticello

Dettaglio del ghiaccio sul bacino grande


Per ora le gemme non si fanno ingannare dall'allentamento dei rigori invernali e attendono tempi migliori per aprirsi. Quelle del corniolo sono le più precoci. 


Le gemme dell'ontano sono grosse per natura.
Questa spunta direttamente dal fusto

Un pettirosso si avvicina facilmente a chi ha la pazienza di attenderlo. Non sta fisso nel laghetto, ma va e viene dai dintorni. Il laghetto probabilmente fa parte del suo territorio che presidia gelosamente. Non tollera la presenza dei suoi simili al cospetto dei quali diventa aggressivo, salvo nel periodo riproduttivo.  Per il resto del tempo fa vita solitaria. 



Il lucherino, al contrario del pettirosso, ama la compagnia e si muove sempre in gruppo. Viene al laghetto perché le pignette dell'ontano per lui sono un'ottima fonte di cibo. Con il suo becco piccolo e appuntito riesce ad estrarre i semi. 


Nei prati del parco, in questa stagione avversa, non mancano le pratoline. Queste, come molti altri fiori, sanno difendersi dalla pioggia e dal freddo chiudendosi. 


Presso il grande cespuglio della buddleja è spuntata una piantina della stessa specie. É la prima volta che succede. 



domenica 14 gennaio 2024

Il primo ghiaccio non scoraggia gli uccelli

In questi giorni la temperatura è scesa sotto lo zero ed il laghetto in buona parte è ghiacciato. Mentre le previsioni annunciano la neve, che si vede solo sulle cime dei monti, arrivano i bilanci sull'andamento delle temperature dello scorso anno. 

2023 anno record per il caldo

Il 2023 sarebbe stato l'anno più caldo, secondo Copernicus ed il World Meteorological Organization (WMO)

  Da Copernicis Punti salienti del clima globale 2023

Sullo stesso argomento vedi anche: 

Il ghiaccio 

L'andamento delle temperature spesso sopra le medie stagionali non si è interrotto  ai primi del 2024 e l'arrivo del ghiaccio, per la prima volta in quest'inverno, rappresenta più una conferma che un segno di svolta.

Gli alberi sono tutti spogli

Il bacino piccolo non è ghiacciato

Il bacino grande è coperto di ghiaccio all'80%

Vista con ghiaccio dal ponticello

Vista dalla piazzuola verso i massi





Qualche foglia di ninfea sembra resistere al freddo

Resiste anche qualche pratolina

Cibo e rifugio per l'avifauna

Come verifichiamo tutti gli inverni il laghetto offre cibo, acqua da bere e per lavarsi e riparo fra le aiuole sempreverdi per gli uccelli. 

Di giorno in giorno le bacche del piracanta spariscono.
Queste sono le ultime rimaste presso la piazzuola. 

Gli uccelli

In questa stagione un pettirosso non manca mai al laghetto e spesso si lascia avvicinare




Fra gli uccelli invernali i lucherini sono i primi ad essere arrivati in gruppo. Sono golosi delle "pignette" dell'ontano 
i


La gallinella d'acqua non si faceva notare da tempo. Eravamo fiduciosi delle sua presenza. che oggi abbiamo potuto verificare. Due gli esemplari avvistai. Quello in foto ha poco rosso, sopra il becco.


I merli sono sempre presenti al laghetto e anche abbastanza numerosi. Qui becchettano, bevono e si lavano, soddisfatti




Apparsa anche una gazza ladra, fotografata pessimamente



mercoledì 3 gennaio 2024

Buon 2024

Il 3 gennaio è una bella giornata di sole, ottima occasione per visitare il laghetto e per osservare la situazione.

Gli alberi a foglia caduca sono ormai completamente spogli e sono entrati nella fase del riposo invernale. La stagione del foliage è finita. In queste condizioni si riesce a vedere il campanile di San Carlo attraverso i rami nudi.   



Se gli alberi riposano, non così i prati. Sono fiorite numerose pratoline, in tutto il parco, grazie anche alle piogge ed alla temperatura ben sopra la media stagionale.


Se i tigli sono stati fra i primi alberi a restare senza foglie, ora si sono uniti gli ontani e i salici piangenti, solitamente fra gli ultimi. 

Al centro un ontano e dietro, sui lati, due tigli. In fondo un 
Prunus pissardii del vialetto, uno dei pochi rimasti. 

Il salice piangente presso la bacheca. Qualche rara foglia
rinsecchita resta appesa ai rami. 

Le foglie, accumulate sotto la chioma del salice, ci dicono
che la loro caduta è recente. 


Il canneto brilla ai raggi del sole, appare dorato ma è rinsecchito, ripiegato e ridotto ai minimi termini. L'acqua è scura e limpida. L'unica forma di vita animale è rappresentata da qualche uccelletto che sfreccia da un albero all'altro. Sulle rive i merli però non mancano. Le gallinelle d'acqua non si fanno sentire né vedere, ma c'è da scommettere che siano nascoste da qualche parte.  

Lo sguardo spazia libero dal ponticello

Dalla piazzuola si vedono i massi oltre le tife e i frutti del loto

Sulle rive verdeggiano i giunchi

Le foglie del loto sono scomparse da tempo, restano i frutti
a imbuto ripiegati sull'acqua 

Resistono in buona parte le foglie delle ninfee

Il Pennisetum, solitamente all'ombra dei platani e dei gelsi,
ora che questi sono spogli, è raggiunto dai raggi del sole. 

La vita che resiste, che si rinnova e che compare in una aiuola


Nel recinto del laghetto non è una novità che nascano spontaneamente nuove piantine, così è stato per tutti i numerosi ontani presenti, per gli aceri e per i bagolari. É tuttavia stupefacente che proprio nel cespuglio del piracanta, oltre la piazzuola, dove troneggiava il salicone, circondato del pallon di maggio (viburno), il primo abbattuto dal fortunale del 24 luglio e il secondo fortemente danneggiato, la vita mostri la sua capacità di resistere, di rinnovarsi e di propagarsi. 

Così si presenta l'aiuola oltre la piazzuola.  

Nel vuoto lasciato dal salicone, una specie di cratere,  stanno
ricrescendo i suoi polloni, al centro della foto,
riconoscibili dalla foglie chiare

Sopra il cespuglio svettano le foglie di una sambuco. A volte 
i sambuchi  passano tutto l'inverno con qualche foglia viva. 


Nello stesso vuoto, fra i rami del pallon di maggio, è spuntato un tasso (Taxus baccata). 
Questa specie è nuova per il laghetto e non è presente nemmeno nel parco. Il seme sarà
arrivato da chissà dove, attraverso l'apparato digerente di qualche uccello. 
La pianta è velenosa, ma non la polpa rossa del seme, l'arillo. Se sopravvivesse potrebbe
crescere per varie centinaia di anni. l tasso è fra le specie di alberi più longeve.   

Nello stesso cespuglio è nato un ligustro. Anche questa
specie è nuova per il laghetto (la lista qui a fianco si
allunga), ma si tratta di un arbusto abbastanza comune,
molto usato per le siepi.

Fiori e frutti per il nuovo anno

Se nel prato non sono poche le pratoline, nel recinto del laghetto si nascondono delle asteracee non meglio identificate, forse dei settembrini (?) cresciuti e fioriti tardivamente all'ombra di altre piante.  

Pratolina

Settembrino? Quanto meno un po' tardivo.

Bacche del piracanta. Poche quelle rimaste e tutte nelle
zone più in ombra. Maturate tardivamente?  

Una delle poche infruttescenze rimaste della tifa 

Alcuni ontani sono carichi di "pignette", molto gradite a vari
uccelletti, come ai codibugnoli. 

Segni di vita animale

Oggi davvero pochini. Nella foto un piccione. Visti dei merli e una cornacchia grigia

un piccione fra le foglie dei platani a terra

Gemme per la fine dell'inverno

Purtroppo quest'anno non avremo le fioriture del salicone che a fine inverno attirano immancabilmente nuvole di api. Speriamo che i polloni riescano a svilupparsi per i prossimi anni e rinnovare lo spettacolo. Non mancheranno però i fiori del corniolo, le cui gemme appaiono già abbastanza gonfie.  

Le gemme del corniolo