martedì 29 dicembre 2020

Una nevicata con i fiocchi

Da tempo non se ne vedeva una così: la  nevicata è durata la notte del 27 e la mattina del 28, ma è bastata per stendere un manto di oltre 30 cm, imbiancare tutto e far risalire la memoria dei meno giovani a quella mitica del 1985.  

Al pomeriggio ha cessato e, al Parco Falcone Borsellino, sono accorsi bambini. ragazzi e famigliole per godersi l'insolito spettacolo. A gruppi sparsi, alcuni passeggiavano, altri  giocavano, ma senza assembramenti: così almeno ci è sembrato. Oggi era il primo giorno di zona arancione. 

Il laghetto ha cambiato completamente aspetto

La neve si è depositata sulla superficie dell'acqua che tuttavia non è ghiacciata.
 

Il bacino piccolo

Il bacino grande, visto dal ponticello

Le tife del canneto sono tutte schiacciate dal peso della neve

 

La neve, a contatto con l'acqua che non era fredda, seppure impercettibilmente, si scioglie. Ne deriva un deflusso verso il lato ovest del recinto, che forma un rigagnolo, reso ben visibile dal manto bianco, quasi un piccolo emissario. Forse il tubo di scarico del troppo pieno, che si trova nel bacino piccolo, non funziona o non è insufficiente.

 

Il piccolo "emissario"

Erbe e arbusti piegati

Nel recinto del laghetto, ma anche nel parco, non ci sono stati danni importanti, a parte qualche ramo spezzato. Alcune piante sono interamente coperte dal manto bianco o piegate dal nuovo carico.

 

In primo piano il giunco

Il cespuglio della buddleia si è abbassato di almeno un metro

Sotto un cumulo giace il cespuglio della lavanda,
speriamo per poco. A sinistra i rami piegati del prugnolo. 

Il piracanta incappucciato a destra del ponticello

Nel Parco

Anche qui non ci pare di vedere danni gravi, solo rami e rametti spezzati e chiome afflosciate, ma forse e sperabilmente integre. Va detto che, senza le recenti potature degli alberi più grandi, verosimilmente i danni sarebbero stati ben altri.

Il clima che si percepisce non è quello del dopo disastro, ma quello festoso di un'occasione da non perdere, che sospende, almeno per un giorno, un lungo e cupo periodo.   


Rami spezzati e padroni di cani nell'area dedicata
 
Rametti a terra, bambini che giocano e gente a passeggio.

Un acero con la chioma afflosciata

Un pupazzo di neve

Non è l'unico nel Parco: questo è nel recinto del laghetto



mercoledì 23 dicembre 2020

La fine del foliage

Dopo l'esordio, con la fugace comparsa della neve, dicembre ha visto un susseguirsi di giornate grigie, con frequenti piogge, ma non fredde, Il laghetto non si è mai ghiacciato e anzi, sono ricomparsi i pesci. 

Al parco sono state fatte delle potature, sono stati eliminati degli alberi, morti (tre Prunus pissardii lungo il vialetto) o schiantati (un paio di tuie).




La fine del foliage

Tutti gli alberi a foglia caduca sono ormai completamente spogli, e così, fra i rami, si intravede il campanile di San Carlo. 



 La vista spazia anche sul laghetto, che sembra più ampio e spoglio



Le foglie del salice piangente, fra le ultime a cadere, formano ora un tappeto compatto ai piedi dell'albero da cui si sono staccate.

Qualche rara foglia, magari appesa agli alberelli più giovani, si vede ancora, ma è un'eccezione. 

Strana invece è la chioma del salicone.

Il salicone, al centro della foto, ha la chioma marrone e biancastra

E' formata da foglie secche del salicone stesso e
da liane e frutti della vitalba. I rami più alti, che
si alzano oltre la  chioma verso il cielo, sono già
carichi di gemme. Approfondiremo...

 

Sempreverdi  e quasi

Fra le piante che in inverno restano verdi, e anzi sembrano di un verde ancora più brillante, ci sono i giunchi, sparsi lungo le rive.
Mantengono foglie verdi anche la lavanda, la buddleia, il rovo, il piracanta e, parzialmente ma non sempre, il sambuco.

I fiori di campo

Pochi, ma ci sono. Forse il clima umido e non particolarmente freddo ha favorito una discreta fioritura delle pratoline. A ben cercare si trova anche qualche  tarassaco e un ranuncolo, forse l'unico.


Un gruppetto di pratoline

Il ranuncolo solitario

La fauna

Sono riapparsi i pesci, segno che l'acqua non è particolarmente fredda. Vari anche gli uccelli, fra cui non manca il pettirosso. 



Tracce del picchio? 

La presenza del picchio in zona è documentata. Un paio di tigli, di cui uno piantato nel 2013, e quindi giovane, porta degli strani segni. I tigli, come noto ai brianzoli, hanno un legno particolarmente tenero, ideale per intagli. Probabilmente si tratta di fori prodotti dal picchio. Indagheremo... 

Aggiornamento: amici esperti ci dicono che i fori notati possono essere opera del picchio, ma fatti in altra stagione, forse non notati in precedenza perché nascosti dal fogliame.



Per il prossimo periodo festivo saremo di nuovo in zona rossa. Prevista anche la neve.

lunedì 14 dicembre 2020

Due note di colore... anzi tre

 Fra tanto grigiume...

Il pettorosso è un ospite fisso del laghetto in questo periodo

 
Il piracanta, sebbene potato recentemente con decisione,
ci riserva lo stesso qualche macchia di  colore intenso

Ci sarebbe un altro colore forte che caratterizza questo periodo in Lombardia: Domenica 13 dicembre da zona arancione siamo passati a zona gialla. Ma questo non si può fotografare.

venerdì 4 dicembre 2020

Strano inizio di dicembre

Qualche notiziario ha detto che novembre è stato un mese particolarmente caldo. Qui non si direbbe. Si sono susseguiti giorni grigi, decisamente più freddi verso la fine del mese, così che ora, dopo la breve  nivicata dei primi di dicembre, che ha lasciato scarse tracce, sono spariti i fiori, gli insetti, libellule comprese e la piccola fauna. Non si vedono più nemmeno i pesci. Sulle piante resiste ancora qualche foglia avvizzita, specie sui rami bassi e fra gli animali si muove solo qualche uccello. 

Intorno al laghetto


La foschia avvolge il parco. I tigli e gli aceri rossi sono completamente spogli


 
Qualcuno si è divertito con la neve

I ciliegi hanno foglie solo sui rami più bassi

Un melo da fiore con bel foglieme giallo che presto perderà

Nel recinto

 

I salici piangenti sono qui fra gli ultimi alberi,
assieme agli ontani, a perdere le fogle



L'aiuola del pennisetum

Bacche del piracanta con neve

Ontani in alto e ninfee nell'acqua incorniciano di verde la foto

In basso a sinistra spuntano giunchi verdissimi

Gallinelle e altri uccelli

 

Era da un po' che non riuscivamo a scovare le gallinelle, che tuttavia si fanno sentire spesso. Oggi ne abbiamo contate quattro. Uscivano dal recinto verso le case e si fermavano tranquillamente a razzolare, senza però lasciarsi avvicinare. 

Le gallinelle razzolano fuori dal recinto

Gallinella

Probabile codirosso

E finalmente una foto al pettirosso, che da tempo gira nella zona (foto del 13/12).