venerdì 24 gennaio 2020

Giorni della merla addio?

Si avvicinano i giorni della merla, che per la tradizione dovrebbero essere quelli più freddi dell'anno.

Al laghetto la superficie è gelata al 70%, e il cielo è nuvoloso, ma le previsioni dicono altro: potremmo avere addirittura delle giornate primaverili!

Imperversano intanto le polveri sottili (PM10 e altro), da un pezzo sopra la soglia e che non danno segni di cedimento.


Ghiaccio

Nuvole
Le infruttescenze delle tife sono pronte a  rilasciare i loro semi al vento, che però non c'è. E così le polveri sottili ristagnano nell'aria.





Merli e altri uccelli

Se i giorni della merla sono in forse e l'aria non è più quella di una volta, possiamo consolarci con i merli, che al laghetto non mancano mai e nemmeno anche altri uccelli, dalle gallinelle ai pettirossi.

Un merlo raspa fra l'erba presso la riva, probabilmente alla ricerca di qualche vermetto e si lascia avvicinare più del solito: tanta dev'essere la fame!





Nel solito angolino arrivano vari uccelli alla ricerca dell'acqua: cardellini e verdoni.

Verdone

Cardellino

Si fa vedere persino la gallinella d'acqua, che stranamente non corre a nascondersi. Becchetta sul fondo, chissà cosa.


Gallinella d'acqua

Ma la sorpresa più gradita ce la fa il pettirosso, già visto altre volte quest'inverno, ma mai fotografato. Svolazza da una parte all'altra del laghetto, ma non se ne va.




lunedì 13 gennaio 2020

Libellule e cambiamenti climatici

Prossimamente


Chissà se ci toccherà di vedere al laghetto questa libellula africana? Potrebbe capitare presto.

Trithemis annulata (Cardinale violetto) Foto da:  gailhampshire from Cradley, Malvern, U.K [CC BY]

"Quella libellula fuori stagione"


L'avvistamento della libellula, di cui si è detto nel post precedente, ha avuto una certa eco.

Ne ha parlato il Blog Brianza Centrale qui:

E il Cittadino gli ha dedicato un articolo che riportiamo:

.

Probabilmente l'apparizione di questo insetto (Sympetrum striolatum), abbastanza anomala, si aggiunge a ben altri di segnali della natura connessi ai cambiamenti climatici.

Le condizioni meteo, particolarmente miti per la stagione, hanno certamente fatto la loro parte, anche se non spiegano tutto. In ogni caso un singolo episodio dice poco e al massimo può fungere da campanello d'allarme.

Gli effetti dei cambiamenti climatici sulle libellule


Incuriositi, abbiamo provato a consultare alcuni fra i numerosi studi che mettono in relazione gli odonati (le libellule) con l'aumento delle temperature: peccato che non siano facilmente interpretabili e che a volte ci si debba accontentare degli abstract.  

Comunque, sembra che, già dagli anni ottanta, si siano registrati in Germania degli avvistamenti di specie mediterranee, a cominciare dalla Crocothemis erythraea, e che in Gran Bretagna, oltre al progressivo insediamento di specie meridionali, anche le popolazioni  locali abbiano ampliato il loro aerale e modificato i loro cicli vitali.

Per approfondire l'argomento è disponibile sul sito del Muse, Museo delle Scienze di Trento, un articolo del Prof. Riccardo Groppali, dal titolo Odonati europei e riscaldamento globale, un po' datato (del 2009), ma sicuramente interessante, qui:

Inutile nascondere che molto ci resta da indagare.

Il caso del Cardinale violetto


Agli appassionati del settore è abbastanza noto che una specie africana, la Trithemis annulata (Cardinale violetto), di anno in anno si sta facendo vedere sempre più a nord e non solo in Italia.

L'autorevole sito Odonata.it (Società Italiana per lo Studio e la Conservazione delle Libellule Onlus) la considera diffusa in gran parte dell’Italia, con esclusione delle regioni del Nord e del Molise, come si vede dalla mappa seguente.

Da http://www.odonata.it/libe-italiane/trithemis-annulata/

Ora anche a Milano! 


Il bravissimo fotografo naturalista Carlo Galliani, però, ne dà per certa nel corso del 2019 la presenza persino a Milano città:



Galliani, assieme ad altri, tra cui Alex Minicò e Alida Paglia, è anche autore del seguente testo:
A.; Gheza, G.; Ancarani, G.; Chiari, C.; Corazzato, C.; Galliani, C.; Minicò, A.; Sacchi, F.; Sand, M.L.; Piglia (2019) Breeding of Trithemis annulata in quarry lakes in the continental area of Italy (Odonata: Libellulidae)., Libellula 38(3-4), p. 137-155

Non ci  resterà che attenderla a Seregno? 

domenica 5 gennaio 2020

Una vera stranezza


Sembrava una giornata qualsiasi: sole e ghiaccio e poco altro da osservare...


Poche tife, risparmiate dalla varie diradazioni, sono in seme e lasciano cadere sul ghiaccio i loro piumini.


Il ghiaccio copre le ninfee con uno strato sottile



Verso le 13.00 era ormai arrivata l'ora di andare via, quando, nella zona dei massi, più che stupito ho visto una libellula viva e vegeta (Sympetrum striolatum?): si è posata e l'ho fotografata.




Da quasi due mesi non si vedevano libellule, e da settimane nemmeno altri insetti, a parte un sirfide (Ertistalis tenax) posato su un tarassaco il 25 dicembre.

Negli anni precedenti gli ultimi Sympetrum avevano resistito fino ai primi di dicembre e questa sembrava una regola.

Quest'anno, invece, la sorpresa è stata doppia, perché la nostra è arrivata fuori tempo e per di più quando le altre erano scomparse anticipatamente.
Nessuna libellula, infatti, era stata osservata dopo il 10 novembre, mese piovoso ma caldo, nessuna nemmeno in dicembre, mese non freddo ma con accenni di gelo e di neve, e ora, che siamo al 4 gennaio, se ne salta fuori questa.

Una vera stranezza!

La libellula si aggirava nella zona nord, meglio soleggiata, e ogni tanto si posava per scaldarsi sui massi. Ma questi erano solo a una decina di gradi, l'acqua in superficie era poco sopra lo zero, mentre la vegetazione nei dintorni era all'incirca a 7°C. Insomma non certo un ambiente accogliente per un insetto considerato tipicamente estivo (per la verità anche autunnale)!|




Gli uccelli


Alla fine della visita sono arrivati anche parecchi uccelletti, occasione più scontata, ma egualmente piacevole.  Come negli anni scorsi si abbeveravano e facevano il bagnetto presso il cespuglio dei pallon di maggio. Non è stato difficile riprenderli, seminascosto sul ponticello. Le foto non sono certo un capolavoro, ma quanto meno documentano la loro presenza.

Cinciarelle




Cardellini