Dai progetti risulta che in origine il laghetto doveva avere una profondità di 1,7 m. Attualmente il fondale sembra meno profondo. Varie decine di cm di fango vengono asportate. Sul fondo non c'è un telo, ma uno strato di bentonite.
Durante gli scavi sono ricomparse bottiglie di vetro e contenitori di plastica, oggetti vari e... un telefonino. Ci si aspettava in effetti di incontrare una situazione peggiore.
Dal fondo compaiono le tubazioni dell'impianto originario di riciclo e di ossigenzione dell'acqua, da tempo dismesse. Il laghetto, grazie alla abbondante vegetazione e a una immissione regolare di acqua pulita, riesciva comunque, negli scorsi anni, a mantenersi abbastanza limpido, anche nei periodi estivi, i più critici.
Il tifeto è ulteriormente ridotto raggiungendo la sistemazione praticamente definitiva. Al centro restano alcune piante di loto.
Tubi del vecchio impianto di riciclaggio |
Il tifeto ridotto e rasato |
Un gruppetto di loti al centro del bacino grande |
Altra vista del lato nord. Uno dei massi di pietra presso la cosiddetta sorgente è stato ripescato e ricollocato |
Il telefonino riemerso dal fondo |
Nei momenti di quiete le gallinelle razzolano sulla riva lasciando abbondanti impronte. Sebbene il tifeto sia molto ridotto sono sono rimaste, gradite ospiti. |
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