venerdì 31 marzo 2023

Dopo una spruzzatina d'acqua

Il 26 marzo erano caduti solo un paio di millimetri d'acqua, giusto per il periodo della visita guidata (vedi post precedente). Poi più niente. 

Fiori di campo

É bastata quella leggera spruzzatina per spingere le fioriture nei prati.  Le pratoline si sono moltiplicate e in parte anche i tarassachi, che si aggiungono alle false ortiche e alle veroniche, presenti già prima della fine dell'inverno.  L'inizio della primavera vede la comparsa dei primi ranuncoli. Sono tutte specie molto comuni, ma per un minimo di biodiversità vanno bene anche quelle.  

Pratoline a distesa

Sotto i tigli abbondano i tarassachi

Ranuncoli, pratoline e veroniche, nel recinto 

Bocciolo e corolla di ranuncolo, detto anche bottone d'oro. 
I ranuncoli sono di diverse specie e non è facile distinguerli. 

Fiori sugli alberi

É questo il momento dei ciliegi e dei gelsi, alberi che, avendo radici profonde, si fanno condizionare poco o nulla da una leggera pioggerellina, a differenza delle specie erbacee.

I ciliegi da fiore ad ovest del laghetto
 
Le infiorescenze dei gelsi sormontano la staccionata
a sud del laghetto. 

Le nuove fogliazioni e il bilancio per gli effetti della siccità

Avanzano anche le fogliazioni. Ora è la volta degli aceri e in particolare, nel laghetto, degli aceri rossi. 

La siccità dello scorso anno ha fatto seccare le foglie su diversi alberi, aceri e carpini compresi, ma non è detto che questi siano morti. Occorrerà aspettare ancora per vedere se si riprenderanno. Le piante usano come strategia per difendersi dalla siccità quella di ridurre l'apparato fogliare e contenere così l'evapotraspirazione. Insomma è presto per un bilancio delle vittime della siccità, sperando che questa non perduri.  


Le piante acquatiche

Le tife e i giaggioli d'acqua, che hanno le foglie giovani piuttosto simili, stanno crescendo 30 - 50 cm). Non hanno problemi di acqua visto che ci stanno in mezzo. Le tife stanno prevalentemente al centro del laghetto, i giaggioli vicino alle rive. 
Le ninfee hanno poche foglie galleggianti piuttosto malridotte dal freddo: Le foglie dei fior di loto devono ancora spuntare, anche se contano su un apparato radicale robustissimo, pronto ad entrare in azione vigorosamente ai primi tepori. Durante l'estate tife e fior di loto la faranno da padrone. 


La fauna

Numerosi gli uccelli, a cominciare dai luì piccoli, che, vivacissimi, cambiano continuamente posto, passando dal canneto a qualche ramo di albero, becchettando chissà cosa. Visto anche qualche codibugnolo. Sempre abbondanti i merli, ma la presenza più significativa è quella delle gallinelle, forse scontata ma sempre interessante. Una è passata sulla piattaforma e si è lasciata fotografare, l'altra, nascosta nel canneto, appena ha notato la presenza umana si è rintanata. Che stia covando? 

Luì piccolo

Luì piccolo

Codibugnolo

Codibugnolo

Merlo maschio, giovane?

Gallinella d'acqua

E questo che cos'é?

Lungo la riva nord si vedono queste masse verdastre, gelatinose e a bolle. Sembrerebbero delle alghe. Che siano invece delle ovature di anfibi? La sragione non sembra quella giusta, ma fa caldo e non si sa mai. Qualche esperto ce lo spiegherà.






domenica 26 marzo 2023

Giornata mondiale dell'acqua

In occasione della Giornata mondiale dell'acqua l'associazione "Seregn de la memoria" con la collaborazione del WWF Insubria, ha organizzato una visita guidata. 

Che dire? L'acqua non è mancata alla giornata a lei dedicata 

L'appuntamento era per le 15.30. Gli organizzatori si erano recati sul posto in anticipo per accogliere gli iscritti che si fossero eventualmente presentati ed avvertirli che la visita era sospesa per il maltempo. Hanno trovato in attesa un gruppetto di persone e, mentre si discuteva sul da farsi, ne sono arrivate altre. A quel punto è stato gioco forza cambiare parere ed iniziare la visita. Per fortuna tutti erano dotati di ombrello e la pioggia è stata abbastanza leggera, fino a dissolversi verso le 17.30.   


E così la visita è iniziata
  • Paolo C. ha illustrato lo spirito dell'iniziativa, promossa da Seregn de la memoria
  • Zeno C. ha raccontato il travagliato percorso che ha portato nel 2013 al rilancio del laghetto
  • Alberto I. ne ha descritto alcuni aspetti naturalistici, sottolineando quelli legati all'acqua 
  • Carlo S., amministratore della pagina FB dedicata al laghetto e appassionato fotografo naturalista, ha parlato dell'avifauna che lo frequenta, delle presenze esotiche indesiderate e delle regole che vanno rispettate per la sua conservazione









Al termine della visita, quando la pioggia è cessata, il Presidente di Seregn de la memoria, Paolo Cazzaniga, su richiesta, si è improvvisato attore. Si è prestato infatti a leggere una poesia in dialetto dedicata al laghetto, quando rischiava di essere interrato. La poesia è stata fortunosamente ritrovata in una pubblicazione del WWF del 2007 ed, al momento, è in cerca del suo autore.


Le foto sono di Maurizio Esni, salvo la seconda e la penultima. Ringraziamo i fotografi.

mercoledì 22 marzo 2023

La primavera è arrivata

La primavera è arrivata il giorno 20 marzo, assieme all'airone che, a quanto pare, questo mese sembra essersi innamorato dell laghetto, o forse dei pesci che vi sguazzano, o forse ancora dell'acqua che qui non manca. Lo potete vedere su FB in una foto che ce lo mostra sulla cima di un pero ornamentale fiorito, a pochi metri dalla sua meta. 

É notizia di oggi che in Alto Adige è stato vietato l'innevamento artificiale delle piste da sci, misura che si aggiunge ad altri pressanti limiti per l'irrigazione delle zone verdi e agricole. Lì, secondo "Il sole 24 ore" (vedi qui), le precipitazioni sono sotto la media da 18 mesi. Parallelamente si muovono il Trentino e il Veneto, in emergenza idrica pressoché conclamata. 

Domenica alle ore 15.30, presso il laghetto si svolgerà una visita guidata, in occasione della giornata mondiale dell'acqua. Potrebbe servire a ricordarci quanto l'acqua, anche quella di un piccolo bacino artificiale, sia importante per la natura e per la vita, compresa la nostra. 

Ma veniamo ai nostri report. 

Le temperature

Sono state in progressivo aumento, fino a oltrepassare i 20°C. Una bella botta per il risveglio vegetativo delle piante e per una rapida successione delle fioriture. Nei prossimi giorni però caleranno. Non piove da 7 giorni.

Grafici tratti dalla stazione meteo di Seregno centro

Una splendida giornata

Oggi verso le 17 il parco è festosamente affollato e numerosi bambini, usciti dalla scuola, si affacciano curiosi al laghetto. Bisogno attendere che il sole cominci a calare all'orizzonte perché la pace del luogo si ricomponga. La luce difetta, ma la fauna si rianima. 




 La fogliazione

Ai salici piangenti, che hanno già le foglie, si è aggiunto l'ontano, uno solo però, quello più a nord che forse si prende anche i raggi riflessi dall'acquea. Ma vai a capire la vera ragione. 

Foglioline di ontano

Le fioriture

Il prugnolo, che sembrava sofferente, è abbondantemente fiorito. La sua chioma è assalita dalle api
 

 
Segue quello che sembra un pero da fiore, nato spontaneamente
 


Le pratoline

Nel prato dentro al recinto dominano le pratoline. Nel parco invece c'è anche altro



Gli uccelli

Tortora dal collare orientale



Pettirosso, lui piccolo e fringuello




Piccone e coppia di colombacci




Boccioli pronti per fiorire?

Sambuco e biancospino


venerdì 17 marzo 2023

Quasi primavera... con i segni del tempo

Fra pochi giorni sarà primavera. Il risveglio della vegetazione e della fauna è già in corso. Le temperature favorevoli forzano l'avanzare della stagione, ma il perdurare della siccità da oltre un anno ne frenano alcune dinamiche, con alcuni effetti ben visibili ed altri probabilmente più nascosti. Ma godiamoci lo spettacolo che la natura, nonostante tutto, ci offre.  

La fogliazione

I salici piangenti hanno le foglie lunghe almeno tre centimetri e creano una bella massa di verde. Il prato collabora un po' meno allo spettacolo.  
 




I fiori

Osservano la zona dal lato sinistro del recinto si scorge una bella infilata di alberi fioriti. 






Oltre il laghetto 


Nei cespugli dietro ai massi il corniolo è fiorito, come sempre fra i primi, ma quest'anno un po' a stento. 


Anche il prugnolo è fiorito pochino. Colpa della siccità?


I ritardatari

Non tutte le piante partecipano alla festa della rinascita. almeno non così platealmente. Fa parte della loro natura. Hanno gemme chiuse che si stanno ingrossando. Alcune conservano le foglie secche della scorsa stagione come i tigli, i carpini e le querce. Non ci sarà poi da meravigliarsi se qualche esemplare non si riprenderà affatto, dopo il caldo torrido della scorsa estate. Lo vedremo presto.  

In primo piano i noci e dietro i tigli sono senza foglie. Sulla
destra i Prunus pissardii del vialetto carichi di fiori violacei.
Peccato che ne siano rimasti pochi, solo quattro.


Gli uccelli

Le poche foglie su aceri, ontani e altre specie ci permettono di vedere ancora facilmente qualche uccello fra i rami o fra le foglie secche del canneto.





La gallinella si aggira sulle rive del laghetto, fra le nuove foglie delle tife e degli iris d'acqua. 



I pesci, le tartarughe esotiche... e l'airone

Da oltre dieci giorni l'airone viene al laghetto, evidentemente per cibarsi di pesci. Anche ieri la sua presenza è stata segnalata si FB, con un bel video. I pesci ora nuotano in superficie. E sono riemerse le tartarughe esotiche, che se ne stanno sui massi a prendere il sole. Se ne contano sei. 




Prati, fiori di campo e una farfalla

Il prato del parco è la cartina di tornasole della siccità. I fiori tuttavia non mancano. Alcune erbe sono persino già in seme. In un angolo ombroso del laghetto un bel gruppetto di viole. 

Il prato sul fianco nord dei campi di calcio. Le recenti piogge
 hanno fatto poco. Per fortuna non tutto il parco è così

Un gruppo di Sonchs oleraceus con piccoli fiori gialli ed
alcuni semi a "soffione"

Viole