giovedì 26 maggio 2022

Fiori di fine maggio... e qualche insetto

Ha fatto quache goccia d'acqua, mentre il caldo, sopra la media, prosegue. Il clima favorevole alla vegetazione, anche se nei prarti si notano le conseguenze della prolungata siccità.  

I giaggioli d'acqua sono in fase calante, mentre le ninfee fioriscono. 

Pochi i fiori dei giaggioli d'acqua

Per la maggior perte stanno andando in seme

Le ninfee non superano in numero le dita di una mano

Fiori spontanei


Niente di più spontaneo dei rovi, indesiderati e spesso tagliati, che tuttavia rispuntano sempre vigorsi. In questi giorni cominciano a fiorire, Apprezzati dagli insetti, con le loro spine costituiscono un deterrente all'intrusione dell'uomo e degli animali. Fanno la loro parte nella difesa delle biodiversità.

I fiori delle aiuole

La spirea e il piracanta
 

 

Una pianta particolare

La tifa a foglie strette


martedì 24 maggio 2022

I fenomeni umani non sono eterni

Un piccolo paradiso naturalistico? Una buona occcasione per distrarci dai problemi del mondo che ci cascano addosso? Non è così. Ce lo ricorda opportunamente il nome del parco in cui è collocato, dove oggi, a trent'anni dalla strage di Capaci, si svolgeva una cerimonia alla presenza delle autorità e di tanti bambini.  


Al termine della manifestazione, un paio di piccoli studenti, con la loro maestra, si sono staccati dal gruppo dei compagni, in attesa del pullman per il ritorno e sono entrati nel recinto, con curiosità e in silenzio. 

Il luogo, particolarmente idilliaco, in questa stagione da il meglio di sè con una vegetazione lussureggiante.L'attenzione è presto caduta su una bellissima libellula, l'Anax imperator, che girava incessantemente avanti e indietro sul canneto e sulle teste di tutti. 


Nel tondo un ingrandimento della foto sopra in cui si intravede la libellula


É stata l'occasione per scambiare due chiacchiere su qualche particolarità del luogo; sulla fioritura in corso dei giaggioli d'acqua, per esempio, che, a dire il vero, sta volgendo al termine. Contati una settantina di fiori, compresi quelli appassiti,  mentre gli altri anni erano stati più di cento, forse a causa del diradamento della vegetzione sul fondale e sulle rive.




La conversazione è corsa veloce, toccando temi vari, la storia del laghetto, che si avvicina al decennale dal suo ripristino, le piante acquatiche, la manutenzione, ecc.  Mentre raccontavamo che le gallinelle d'acqua hanno avuto tre piccoli, uno di questi è passato in bella mostra sfilato sulla riva opposta,

La maestra ci diceva poi che al Laghetto Azzurro di Meda sono già fiorite le ninfee. Il tempo è volato e il gruppetto si è dovuto ritirare per l'arrivo del pullman. 

Solo allora ci siamo accorti che le ninfee sono fiorite anche qui, senza strafare però, solo in numero di due, appunto: effetto di questi giorni di caldo.





Mentre la ninfea fiorisce, il loto, suo competitore, emettere foglie in continuazione, comparse da poco e ora già in rapida espansione. Un'aspetto di queste è la tendenza ad alzarsi sopra il livello dell'acqua. Per i fiori occorrerà aspettare almeno un altro mese. 

 

Iniziano a fiorire più convintamente il piracanta e la spirea



Dopo la partenza degli studenti, buona parte del tempo è stata impiegata nel tentativo di fotografare l'Anax imperator, sperando che si posasse: niente da fare! I risultati sono stati deludenti, come potete vedere sotto. Vista probabilmente anche una piccola Iscnura elegans, subito scomparsa. Sarà per un'altra volta.

La libellula è la macchia azzurra con le ali spiegate in alto a destra.

Allontanandoci anche noi, abbiamo attraversato i prati tagliati di recente, ancora in sofferenza per la siccità. Pochi i fiori sopravvisstuti al taglio, fra cui quelli della malva.

Siamo all'ottantanovesimo giorno di guerra, l'Italia ha presentato un piano di pace. Il contagio è sceso oggi al minimo da dicembre, sembra allentarsi alla vigilia dell'estate, la terza. La mafia è un fenomeno umano e non sarà eterno, diceva Falcone. Anche l'antropocene lo è. E chissà se questa piccola oasi naturalistica convincerà qualcuno a maltrattare un po' meno la natura.

 

giovedì 12 maggio 2022

Ed ecco il caldo

Dopo le piogge, tanto attese, è arrivata un'ondata di caldo: quasi estate. E assieme a questa, che forse ha dato la spinta giusta, notiamo qualche novità. 

La vegetazione appare di un verde accecante. 

Nei prati

Fiorisce il trifoglio rosso, che si aggiunge alle pratoline e ai ranuncoli.


 

Attorno al recinto...

Notiamo sul retro che oltre al sambuco, al viburno e alla rosa, comincia a fiorire il piracanta.




Il bacino piccolo

Sulle rive dominano i fiori dei giaggioli d'acqua. Ne contiamo 45, compresi quelli del bacino grande.

 


Scorgiamo nell'acqua qualche rametto di ceratofillo semisommerso.

Il bacino grande

Osserviamo qui numeroe piante di giunco, che si è ripreso ed è pieno di fiori, discreti e poco vistosi ma non privi di bellezza, grazie anche al portamento flessuoso degli steli (che i botanici chiemerebbero in altro modo).




La fauna

Abbiamo trascorso uno strano inizio anno, probabilmente a causa della prolungata siccità. L'orologio della natura ci è sembrato un po' arretrato. Poi le piogge ed ora il caldo hanno fatto correre le lancette. É così che oggi troviamo qualche gradita soprpesa, che si aggiunge a qualìnto o consueto, vedi i merli sempre presenti e ai piccioni che sembrano apprezzare più spesso il laghetto.


Da tempo si sentiva il gracidare della rane e il rumore dei loro tuffi, quando ci si avvicinava, ma oggi finalmente riusciamo a riprenderne una, posata tranquillamente su una foglia di ninfea. Le rane così esposte sono probabilmente a rischio di cattura da parte dell'airone, ma in questo caso la nostra, sei tratta sempre di una ipotesi, si sente protetta dai rami pendenti del salice piangente.

l richiamo continuo e sommesso di una gallinella d'acqua ci mette sull'avviso. Che stia badando ai suoi piccoli? Esatto. Riusciamo, dopo una paziente attesa nel silenzio dell'ora più calda, a scorgerli a mala pena. Non vogliamo disturbarli. Ne vediamo tre e li fotografiamo piuttosto male: pazienza.



Oltre le foglie della tifa, con un po di fantasia, potete vedere tre pulcini della gallinella
d'acqua, sfuocati e ridotti a macchiette scure. Corrono nuotando in fila a ripararsi.