lunedì 28 novembre 2022

Finalmente l'autunno si tinge di rosso

Ci sono stati diversi giorni di pioggia (11 su 28 per un totale di 85 mm) e il termometro è sceso a una minima di 2°C. A fine novembre il clima sembra riallinearsi alle medie stagionali. 

Nei prati l'erba ha ripreso a crescere, mentre le foglie degli alberi e degli arbusti, che ora cadono, mosse da qualche alito di vento, hanno assunto colori più vivaci. Qualche macchia di rosso compare fra le chiome, le libellule e sul pettirosso

Il pettirosso

La vegetazione e il foliage

Le variazioni di colore delle foglie, in questo autunno, a causa della siccità e del caldo, hanno avuto un decorso insolito. 

Da sinistra: il salice piangente ancora foglioso, due noci con le foglie diradate color tabacco,
dietro un gruppo di tigli quasi spogli, a destra la macchia scura di uno dei pochi pruni
sopravvissuti lungo il vialetto. Nel cielo alcune nuvolette, sul prato qualche chiazza senza erba
.

Il corniolo di solito, come un orologio naturale, segnala
l'incedere dell'autunno
. Finalmente si è imbiondito.
L'autunno sembra in effetti a metà strada. 

Con i primi freddi notturni le foglie degli aceri rossi hanno preso
il colore da cui il loro nome. Molte però sono già cadute, ancora verdi.
Lo spettacolo delle loro chiome rosseggianti quest'anno è mancato. 

Una infilata di colori diversi. Il giallo del gelso, i diversi rossi
dei peri ornamentali illuminati dal sole e la massa scura della
vegetazione in ombra presso il bacino piccolo

Gli aceri nel parcheggio presso i campi del Seregnello.   

Un frassino a nord del laghetto presso il plesso scolastico. 

Nello specchio d'acqua


Le nuvole si riflettono nell'acqua limpidissima.

Le foglie degli ontani cadono una dopo l'altra creando
cerchi concentrici


Le foglie del loto, già secche, si sono ripiegate a campana

Libellule

Sono rimasti i Sympetrum. I maschi sono rossastri. Ci sono anche delle femmine, meno appariscenti.  Alcune coppie si esibiscono in danze nuziali, alternandole a fasi di termoregolazione, posati al sole sulle foglie delle tife, su quelle a terra degli ontani e sulla staccionata.  



Il pettirosso

Non è la prima volta che si fa vedere, ma adesso si è fermato proprio davanti a noi, su una foglia di tifa. Cosa vuole fare? Dopo un po' lo abbiamo capito. 


Scende piano piano, ben aggrappato alla foglia

 Ecco la sua meta: una fetta di pane galleggiante, forse destinata
 ai pesci, che ormai però sono rifugiati sul fondo. 
Ricordiamo
che è vietato nel laghetto alimentare la fauna

martedì 15 novembre 2022

Le ombre dell'autunno

Metà dell'autunno è trascorso, ma la maggior parte delle foglie è ancora sugli alberi. Il sole resta molto basso anche alle 12. E così l'ombra lunga dei grandi platani e dei gelsi, che si ergono a sud del recinto, si proietta su larga parte del laghetto. Numerosi alberi più o meno piccoli, dentro al recinto, contribuiscono all'oscuramento, rotto da qualche raggio di sole che fa risplendere qualche pennacchio nel canneto e qualche fronda. 

Ombre e contrasti di luce





Un ramo dell'acero rosso è finalmente rosso


Un pero ornamentale con le foglie dorate

Libellule

I Sympetrum sono presenti in buon numero. Fra questi si aggira una Aeshna.

Il pettirosso

Da tempo lo vedevamo, ma non eravamo riusciti a fotografarlo. Passano altri uccelletti, ma a differenza del pettirosso, che si mostra senza troppo timore, si nascondono fra le foglie. Presto queste cadranno e allora sarà piacevole osservarli e anche la luce filtrerà maggiormente fra i rami nudi. 



sabato 5 novembre 2022

Qualche raggio di sole rianima il laghetto

C'è un po di vento e le temperature, che variano nella giornata fra i 9 e i 17°C, sono calate. Ma è bastato un po' di sole a ridare luce, colore e vita al laghetto.


Insetti volanti

Volano piccoli insetti, varie libellule (soprattutto Sympetrum striolatum) e persino una farfalla. 




Natanti

Nell'acqua limpida si vedono nuovamente i pesci e, per qualche momento, una tartaruga mette la testa fuori dalla superficie. Il sole non sembra abbastanza caldo per crogiolarsi ai suoi raggi e presto il rettile si reimmerge. 



Un pigro foliage

Qualche foglia cade, ma poche hanno i colori accesi che ci si aspetta in questa stagione. Un tiglio comincia a spogliarsi. Lo stressa fa un acero rosso.


Un paio di noci presso l'ingresso del recinto

Quest'anno sono maturate e cadute a terra diverse noci.
Questa, nel suo mallo, è fra le ultime sfuggite alla raccolta.


Gelso

Aceri rossi, parzialmente spogli ma ancora poco rossi

Una foglia di acero, questa invece rossa,
galleggia solitaria nel laghetto. 


La flora che vive

Mentre la vegetazione si avvia al termine del ciclo annuale, ci sono acquatiche e non che emettono nuove foglie: le ninfee e le tife. Fra i massi un gelso tenta ostinatamente di radicare e di rinforzarsi, e, poco distante, un bagolaro. Difficilmente sopravviveranno. 

Foglie di ninfea. Quella arrotolata è spuntata da poco.
Le più piccole, verdi e rosse sono cadute dagli ontani


Il piccolo gelso che vorrebbe colonizzare i massi

martedì 1 novembre 2022

Un autunno piuttosto strano

Che il clima quest'anno sia stato del tutto anomalo, almeno finora, non c'è alcun dubbio. Possiamo aspettarci che l'autunno rientri nella sua normalità? Difficile. Cerchiamo nella natura le tracce di questo insolito decorso stagionale.

Un ottobre caldo, con temperature di 5 o 6 gradi sopra la media stagionale, è sfumato in un inizio novembre bigio ma ancora senza freddo. I caloriferi sono spenti, come impongono le esigenze di risparmio energetico e le bollette impazzite, ma nessuno ha sentito il bisogno di accenderli.

Cade qualche goccia di pioggia. Oggi il paesaggio del laghetto è triste.

Sotto un acero del vialetto presso le scuole uno dei pochi tappeti di foglie. A destra un frassino
ancora verde. Sullo sfondo, oltre la staccionata, il laghetto,

Da sinistra a destra: fuori dal recinto, i tigli ingialliti, dentro il recinto, il salice piangente, un
paio di ontani, oltre il laghetto, svettano i platani con le foglie dorate,  di nuovo dentro, il
salicone e altri ontani. A destra a cavallo della staccionata, i cornioli appena imbionditi e
un tiglio, questo ancora verde. 
 

Il fogliame degli alberi

Nella vegetazione domina ancora il verde, anche intenso. Mancano quei guizzi di colore che altrimenti ravviverebbero questa stagione. L'acero rosso non è affatto rosso e le foglie cadono ingrigite. Il corniolo è appena imbiondito. 

 

Sotto l'acero rosso le foglie cadono senza assumere il colore
pieno di questa stagione. Sui rami restano ancora verdoline.
Al centro della foto un salice da vimini con le foglie residue
risecchite a causa del caldo eccezionale dei mesi scorsi.

Poche anche le foglie a terra, sotto i tigli, gli aceri e i platani. Quelle di viburno sono cadute e scomparse da tempo, per il caldo dell'estate, e così è per il salicone e i salici da vimini. 

Sotto i tigli

Sotto i platani. Notare sullo sfondo le numerose auto di chi,
oggi, primo novembre, si è recato al cimitero.

Qualche foglia di gelso cade nella parte sud del recinto.

Poche le foglie a terra sotto il salice piangente.

I colori delle foglie

I primi freddi notturni dell'autunno, che non sono ancora arrivati, faranno arrossare le foglie.  Per ora è capitato solo a quelle più sensibili.

  

Un pero da fiore, di chissà quale specie, nato spontaneamente,
ha parte delle foglie arrossate

 
Anche il viburno ha perso la maggior parte delle foglie durante
l'estate. Quella rimaste su un ramo basso, sono ora ingiallite


Il corniolo con il lento ingiallimento delle sue foglie segna,
come un orologio naturale, l'incedere dall'autunno. Si direbbe
che quest'anno sia in ritardo. 

Sulla riva ovest del laghetto sono nati da tempo degli aceri
che probabilmente provengono dagli aceri rossi poco distanti.
Anche loro di rosso per ora hanno poco. 

Qualche bacca

Fra queste ritroviamo qualche tratto tipicamente autunnale

Prugnolo

Biancospino

Il piracanta non tradisce le aspettative, con una abbondante
produzione di bacche colorate

Le gallinelle

Non si vede quasi nulla di vivo. Niente insetti, niente pesci e nemmeno tartarughe. Solo qualche merlo e qualche uccelletto passano rapidamente.

C'è qualcosa di strano. Di certo non sembra il solito autunno.

Ce ne stiamo per andare a malincuore, quando si posa non lontano da noi, nel canneto, un vispo pettirosso, un bagliore di vita. Si infila fra le figlie delle tife, prima che riusciamo ad inquadrarlo. Siamo rassegnasti quando scorgiamo a distanza tre gallinelle. Non le avevamo viste e nemmeno sentite

Le gallinelle sono tre


Una alla volta si tuffano nell'acqua e si vanno a nascondere
nel canneto

Rubiamo qualche immagine e ce ne andiamo. Ecco che fanno un bel verso. Forse sono soddisfatte che le lasciamo in pace.