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lunedì 19 dicembre 2022

Verso il solstizio d'inverno

Questione di pochi giorni e poi le giornate cominceranno ad allungarsi. Con il solstizio del 21 dicembre inizierà l'inverno (quello astronomico).

In questo periodo fa freddo, con minime notturne sotto lo zero, e ne vediamo il risultato sulle chiome di molti alberi, ora completamente spoglie. Le foglie sono a terra, accumulate in lievi tappeti, risultato di un'annata magra. 

Arrivando dalla via Platone

La foto sembra identica a quella di 10 giorni fa. ma i rami degli aceri sono decisamente più spogli.

Alberi senza foglie attorno al laghetto. A sinistra i tigli, compreso uno che ha il fogliame più
persistente. Sono spogli sulla destra gli aceri e i ciliegi e lo stesso, nel recinto gli ontani.  

Girando attorno al laghetto


Davanti al laghetto due noci e 6 tigli denudati.

Sui tigli solo semi con le loro foglioline che servono a farli 
spargere con il vento.

A sud del laghetto svettano le siluette di tre platani. Ai loro 
piedi quelle di un paio di gelsi.  

Nel recinto

Ci accoglie un tappeto di foglie dei salici piangenti, che tuttavia ne portano ancora una discreta quantità. 



Foglie persistenti e frutti

Mano a mano che le chiome si spogliano balzano all'occhio le poche piante che hanno ancora le foglie e quelle che invece hanno dei frutti. Stranamente due piante apparentemente della stessa specie, peri da fiore nati spontaneamente da seme, sono nelle due fasi distinte.




La stagione degli uccelli


Difficile distingue la specie. Insieme ad altri svolazzava 
fra i rami e l'acqua. Si cibava dei semi degli ontani.

Un piccione. Dalle tracce sulla staccionata sembra che
questa sia proprio amata come posatoio


sabato 17 marzo 2018

Piove

Piove e pioverà ancora. Poco oltre la metà di Marzo sono caduti, nel mese, 133 mm di acqua, oltre la metà di quella che è caduta dal primo di gennaio, pari a 213 mm.

Il laghetto si è riempito d'acqua, non al massimo ma quasi, nonostante il rabbocco giornaliero sia sospeso.

Gli esseri umani non sono particolarmente contenti di questo clima, ma la natura ne aveva un gran bisogno.





Un uccellino svolazza dalla riva al canneto, posandosi sulla cima di qualche fusto spezzato. Non teme la pioggia, cambia la postazione, ma non lascia il luogo.

L'uccellino, fermatosi sulla punta di un canna, si guarda attorno.
Chissà cosa cerca?

Da una posizione dominante sulla riva scruta la distesa d'acqua


Un piccolo pruno ha i boccioli proni a fiorire.   


   

lunedì 19 ottobre 2015

La capinera s'invola

Dopo le prime due decadi di ottobre, caratterizzate da 12 giorni di pioggia, si prospetta una settimana soleggiata. Speriamo.

Carlo S. è stato un paio d'orette al laghetto fra le ore 12 e le14. Seguono alcune sue foto e annotazioni.

Sole caldino, qualche farfalla e qualche libellula. Le gallinelle si sentono e si intravedono tra le tife. Si sente il cinguettio del luì piccolo, della cinciarella e del pettirosso. La vegetazione è ancora troppo fitta per poterli fotografare. Solo una femmina di capinera si è posata in vista sull'ontano, colta anche mentre spiccava il volo.


La capinera femmina spicca il volo


Il livello dell'acqua è abbastanza basso.


Un visitatore molto interessato ha detto che oltre avere visto l'airone e anche una coppia di anatre (la testimonianza coincide con quella di una signora la volta scorsa). Dalla descirzione si presume che siano germani. [questa sarebbe la prima segnalazione del passaggio di germani, uccelli acquatici piuttosto diffidenti]

Lo stesso suggeriva di esporre delle foto della flora e della fauna del laghetto sul lato posteriore della bacheca in modo da valorizzare ulteriormente il luogo. Chi passa di fretta a volte non si accorge di tutto quello che invece c'è da vedere. 

Carlo sta organizzando la preparazione di un CD sul laghetto. Ne parla anche sulla pagina di Facebook dove è possibile vedere le foto seguenti ed altre.

Dovrebbe essere un Sympetrum striolatum. Le venature arrossate
potrebbero essere dovute all'età avanzata

La capinera posata sull'ontano

Una farfalla megera

lunedì 27 ottobre 2014

Grandi pulizie

Nei giorni scrosi ci sono stati un paio di cambiamenti.

Il clima, dopo qualche giornata di forte vento, ha voltato pagina. Temperatura in calo e al mattino cieli grigi, che nel corso delle giornate dovrebbero aprirsi a un po' di sole. Dovrebbero, ma per esempio non oggi.


L'altra novità è che sono stati completati i lavori di contenimento della vegetazione acquatica e di pulizia che,  iniziati qualche tempo, fa erano stati sospesi per non disturbare la fauna.






L'aspetto del laghetto è ora decisamente più ordinato e aperto. Lo sguardo lo attraversa liberamente in varie direzioni. É più facile così osservare e fotografare alcuni uccelletti che sembrano averlo adottato come loro dimora abituale o forse temporanea se migratori. E anche le gallinelle, che prima si muovevano da una parte all'altra seminascoste dal canneto, ora vengono più frequentemente allo scoperto.

Luì piccolo

Pettirosso

Gallinelle

mercoledì 28 maggio 2014

La gallinella ancora protagonista

La gallinella oggi fa spettacolo. Becchetta famelica, razzolando ovunque, sia nell'acqua che sulla riva, incurante della presenza umana. É questa strana novità dato che precedentemente si nascondeva ancor prima che qualcuno entrasse nel recinto.
Un uccelletto giunge a fare il bagno. Si tratta di una capinera femmina.
La libellula, una Anax imperator depone le uova. Le si avvicina la tartaruga che, forse involontariamente, la mette in fuga.
Nell'acqua se ne stanno immobili varie rane.
Il livello dell'acqua appare piuttosto basso.

La gallinella.


Da lontano sembra nera con il becco rosso. In questa foto
si vede bene che il dorso è marrone scuro.


Esce dall'acqua per cercare cibo, anche con uomini in vista

Uccelletto 

Il nostro uccelletto è una capinera femmina. L'identificazione è confemata in Forum Natura Mediterraneo che ringraziamo come sempre.

Passero? No: capinera femmina, anche se sembrava più grande

Un bel bagnetto con scrollata finale delle piume

La libellula


Ancora Anax imperator, una delle libellule più grosse, formidabile volatrice.
Si ferma quasi solo per deporre le uova. É il momento adatto per fotografarla.

La tartarughina si muove in direzione della libellula. Un caso? Difficile
pensare che con la sua lentezza voglia acchiappare la libellula, la quale
comunque non si lascia avvicinare e interrompe la sua ovodeposizione.

La tartaruga

Notare la macchia rossa sulla parte posteriore sinistra del guscio (carapace).
Forse il segno di una avitaminosi, conseguenza di un ambiente inadatto.


Le rane

Sulla brasca

In ombra nel canneto

L'acqua

Il livello dell'acqua è basso e lascia scoperti i sassi alla base dei grossi massi
su cui si vede bene il segno del livello "normale"

I fiori nell'aiuola


Fiori di verbena (Verbena bonariensis)

 


giovedì 22 maggio 2014

Con Hannibal vita in aumento

Sembrava che l'anticilone africano Hannibal avrebbe portato un caldo estivo e invece ci ha dato appena qualche bella giornata. Temporali sono già all'orizzonte.

Comunque la temperatura è cresciuta e questo è bastato a rendere il laghetto pieno di vita: rane e tartaruga (una piccola) se ne stanno al sole, le libellule svolazzano, molti gli uccelli in visita. la gallinella si lascia vedere quanto basta per qualche foto.

C.Sironi, particolarmente abile nel riprendere gli uccelli, ma non solo, ci manda parecchie delle foto seguenti.

La Gallinella


(foto di C. Sironi)


(foto di C. Sironi)

Altri uccelli

Una coppia di verzellini si posa sui massi e scende all'acqua per fare un bagnetto e per abbeverarsi.
Compaiono anche una tortora, un piccione e un fringuello.
C. Sironi ci segnala di aver visto molte rondini volare basse sul laghetto.


i verzellini si posano sui massi  (foto di C. Sironi)

Uno fa il bagnetto (foto di C. Sironi)

(foto di C. Sironi)

Una tortora sulla staccionata (foto di C. Sironi)

Un giovane fringuello fra la canne (foto di C. Sironi)

Le libellule

Tutta la scena del laghetto oggi è per un gruppo di grosse libellule, le Anax imperator.
Le vediamo accoppiarsi, presidiare lo specchio d'acqua con voli incessanti (i maschi),  incrociarsi in volo, posarsi sull'acqua per deporre le uova (ovviamente le femmine).

Le rane si avvicinano lentamente e tentano un paio di agguati, andati a vuoto. Anche C. Sironi ha assistito a vari tentativi da parte delle rane di prendere le libellule.

Mentre una femmina è in deposizione appare per qualche istante una libellula (zigottero) mai notata prima. Vedremo di cosa si tratta.

A. imperator accoppiate a cuore (foto di C. Sironi)
Deposizione delle uova, una operazione lunghissima



 
Uno zigottero viene a curiosare. Si tratta di un maschio di Coenagrion puella. Riconoscimento in FNM che ringraziamo

Gli agguati delle rane

Mentre la libellula depone le uova, una rana si avvicina piano piano. Arrivata a una trentina di cm tenta il balzo. La libellula se ne accorge e spicca il volo appena in tempo per salvarsi.
Poco dopo la scena si ripete identica. La rana rimane anche questa volta a bocca asciutta.

La rana sta ferma in attesa

Si avvicina approfittando che la libellula è girata dall'altra parte.
Spicca il balzo ma inutilmente

Poco dopo la scenta si ripete in un'atra zone del laghetto con lo stesso esito.
Ecco la rana dopo il balzo. La libellule se ne è andata.
Dalla foto precedente è passato solo un secondo.

La rana canterina

Quando le rane macschio sono molto tranquille si mettono a cantare. Per questo gonfiano le sacche vocali che hanno ai lati della gola.

Notare la sacca vocale parzialmente gonfia (foto di C. Sironi)

La flora

Per finire diamo un rapido sguardo ai fiori

In primo piano fiori di Spirea

Verbena bonariensis


Verbena bonariensis

Iris pseudacorus: pianta spontanea protetta