venerdì 31 dicembre 2021

Lasciamo il 2021

A fine anno il laghetto si presenta con un aspetto dimesso, così almeno ci pare. Stiamo per salutare un anno segnato, ancora una volta,  la seconda, da una pandemia prima inimmaginabile. I vaccini sono stati usati a tappeto, ma non c'è certezza di una svolta definitiva. Ora siamo liberi, o quasi, di poter fare due passi nella natura, non sempre così benigna. 

Proviamo a cercare i segni della vita.


Lettiere

Le foglie sono ora quasi tutte a terra, anche quelle del salice piangente.
 

 Sotto le latifoglie si è formata una lettiera, dove i merli vanno a frugare, in cerca di qualche vermetto. 


Fra gli arbusti

La buddleja continua a vegetare. I suoi semi sono rinsecchiti. Sui suoi rami e sulla staccionata si arrampica il caprifoglio, che conserva non poche alcune foglie verdi, un po' avvizzite. Dureranno poco.




Nell'acqua

Qualche foglia della ninfea resiste ancora verde, segno che la clorofilla fa ancora la sua parte, altre invece, dove prevalgono gli antociani, sono completamente arrossate. Le basse temperature distruggono la clorofilla e, finché non gela seriamente, promuovono la formazione di antociani.



Una foglia di ninfea diventata rossa, ma ancora viva. Vicino
sono spuntate foglie nuove, che difficilmente avranno esito
Quelle del loto sono morte da tempo

Sui massi

Quando la vita stenta a farsi notare, può essere interessante osservare quella che resite, imperturbabile agli agenti atmosferici, persino anche sui massi.

 
Lichene: Protoparmeliopsis muralis

I licheni da noi non godono di particolare attenzione, a differenza dei paesi nordici, forse perchè lì natura è meno esuberante, specie d'inverno, e occorre accontentarsi. Chi volesse interessarsene però può però accedere a ottime guide interattive reperibili in Internet, apparse negli scorsi anni e ancora in evoluzione.

  • Cento licheni da scoprire: guida alle sentinelle della qualità dell'aria. A guide to common epiphytic lichens of Italy (relativamente facile): http://dbiodbs.units.it/carso/chiavi_pub21?sc=481
  • Materiali per una guida ai licheni epifiti d'Italia. Evoluzione della precedente che aontiene molte più specie, anche poco diffuse (più adatto ad appassionati ed esperti): http://dbiodbs.units.it/carso/chiavi_pub21?sc=120

 





domenica 19 dicembre 2021

Solstizio d'inverno con uccellini

Mancano un paio di giorni al solstizio d'inverno. I raggi bassi del sole non sciolgono il ghiaccio. Qualche uccellino anima il laghetto, la cui vita sembra sospesa.

Pettirosso


Lucherino

Merla

venerdì 17 dicembre 2021

Le stagioni si avvicendano

La neve si è sciolta quasi tutta. Resta un velo di ghiaccio qua e là. Siamo prossimi alla fine dell'autunno, ma in questo periodo possiamo osservare tre fenomeni che fanno pensare all'incrociarsi di  tre stagioni. 

Le foglie sono quasi tutte e terra, ma ne troviamo ancora sulle chiome, solo di alcune specie che evidentemente resistono meglio al freddo. I foliage tipico dell'autunno non è ancora completo.  

Abbiamo avuto la prima nevicata e lo specchio d'acqua si è gelato parzialmente e poi sgelato almeno un paio di volte. Le rane e le tratarughe esotiche sono in letargo, rifugiate fra i fanghi del fondale. Non ci sono fiori e le rare pratoline hanno i petali (o meglio gli pseudopetali) chiusi. Molti frutti sono maturati e i semi si diffondono vuoi per il vento, vuoi per via degli animali.  Non si vedono insetti in volo, ma solo uccelli, fra cui quelli venuti dal nord a svernare da noi. Tutti questi segnali ci fanno pensare all'inverno che ufficialmente non è ancora iniziato.

Ma c'è anche qualcosa che preannuncia la prossima primavera: le gemme che si allungano e si ingrossano.  

La caduta delle foglie 

Alla lista degli alberi spogli si sono aggiunti gli ontani e i gelsi.  Mentre le ninfee che sono state recentemente sfoltite, mostrano qualche foglia verde e quindi viva.

Una foglia di ninfea su cui sono cadute quelle dell'ontano

Resistono parzialmente i salici piangenti e i sambuchi.

Un gelso a sinistra ha perso tutte le foglie da poco

I salici piangenti hanno ancora quelche foglia

Il ghiaccio




 La neve residua

Presso il ceppo di un salice,  abbattuto dal vento alcuni anni fa e ormai marcescescente, le uniche tracce della scorsa nevicata 

L'acqua è limpida

Le foglie dell'ontano si depositano sul fondo presso le rive. L'acqua appare cristallina, probabilmente per il freddo. 

Frutti, semi e gemme

Le infruttescenze delle tife sono mature e i semi si spargono ad ogni folata di vento. La vitalba, arrampicata sul salicone, attende che i suoi de semi cotonosi seguano il loro destino. Un merlo si nutre con delle piccole mele su uno dei meli ornamentali. I semi viaggerano con lui. Sui rami del salicone si vedono bene le gemme che a fine inverno fioriranno.





Dietro al laghetto

L'aspetto è quello di un grande seccume, ma a ben vedere ci sono almeno tre sambuchi che, anche in piano inverno conservano qualche foglia viva. Lo stesso fanno i rovi. Il piracanta invece è un sempreverde. Nelle sua aiuole trovano spesso riparo le gallinelle, i merli e altri uccelli. 





venerdì 10 dicembre 2021

La neve: poca ma è arrivata

Questa volta le previsioni la davano per abbondante, almeno 10 cm. Ne è arrivata, poco alla volta e in due giorni ma è arrivata, quanto basta per spruzzare un po' di bianco i prati, le foglie, quasi tutte a terra e le staccionate.  Nessuna forma di vita, se non un merlo e pochi altri uccelli. 






Il bscino piccolo



Il bacino grande

 






Qualche dettaglio