domenica 26 febbraio 2023

Una sfilata di uccelli

Sulla pagina Facebook dedicata al laghetto, Carlo S. ha pubblicato una dozzina di foto con una ricca serie di uccelli e una farfalla. Il fotografo, come ben sappiamo, sa il fatto suo, specialmente con questi soggetti. Le foto sono tutte interessanti, ma in modo diverso: alcune spettacolari, altre piacevolissime. altre rare. Tutte documentano l'inaspettato valore naturalistico di quello che alla fin fine è un piccolo specchio d'acqua, poco più che una pozza, prezioso per gli uccelli, specie in tempi di siccità, per la vita vegetale e animale, anfibi e libellule in primis, e per noi, collocato in una città che, possiamo dire dopo dieci anni, lo apprezza e lo rispetta.     

Con il suo permesso ne riportiamo qui tre. Vi invitiamo ad andare a vedere su FB il resto della sfilata di cardellini, lucherini, colombe, colombacci, pettirossi, cornacchie, merli e gallinelle d'acqua che solo lui è riuscito a scovare tutti in una volta e mostrarceli qui: Seregno:il laghetto di S.Carlo. Volendo ci si può unire ai 324 followers e pubblicare liberamente commenti e foto. Non è necessario che siano dei capolavori. Fanno sempre piacere e a volte ci possono lasciare a bocca aperta, segnalando la presenza di germani, aironi, balie, capinere e tanto altro, come è già avvenuto.  

"La riunione dei cardellini".
Questa foto ha avuto su FB il maggior gradimento per like, commenti e condivisioni. 

Una Vanessa atalanta sulle inflorescenze del salicone. Bella e rappresentativa del periodo

La cornacchia non si fa mai vedere dentro il recinto. Questa è una delle rare volte. Forse non 
trovava altro posto per bere? Effetto delle siccità?   

Per la cronaca ieri e questa notte è caduta un po' di neve. Annunciata tante volte, finalmente è arrivata. Non ha fatto in tempo a creare un manto bianco, ma non è passata inosservata. Quanto meno i prati si sono un po' bagnati. Sono caduti 12 mm di acqua su 61 dall'inizia dell'anno. Speriamo che la vegetazione ne tragga beneficio e che la prossima primavera non ci lesini le fioriture. 

Le foto sono del 23 febbraio scorso, il 24 ricorreva il primo anno da una brutta data che i nostri figli troveranno sui libri di storia, il 25 era carnevale, il 26 ha cominciato a cadere qualche fiocco di neve. Della pandemia non se ne parla quasi più. Mancano tre settimane alla primavera. 

Nella pagina Uccelli trovate la lista delle specie avvistate fino ad oggi


giovedì 16 febbraio 2023

Le api tornano in attività

Oggi bellissima giornata: sole e temperatura fino a 17,5°C. Peccato che non piova da quasi un mese: la siccità prosegue. 

Le api sono in piena attività sulla chioma del salicone (Salix capeae), la prima pianta a fiorire. Si direbbe che le api ci segnalino con il loro turbinoso movimento e il loro ronzio il ritorno della vita a la fine dell'inverno. Ma non è così. Nell'alveare la vita non si ferma mai, anche se a ranghi ridotti. Le api calano molto di numero, ma non vanno mai in letargo. Oggi sono tutte fuori a bottinare, pronte a ripararsi in caso di ritorno del freddo, peraltro previsto per la prossima settimana. Manca ancora un mese alla primavera. 


Il ghiaccio è praticamente sparito, lasciando la superficie del laghetto melmosa.     

La superficie del laghetto è piena di detriti vegetali,
lasciati dallo scioglimento del ghiaccio

Sull'acqua si sono accumulati i semi bianchi e fioccosi delle tife
La disseminazione anemofora, che dura dall'autunno all'inizio della
 primavera, evidentemente ha avuto un picco nei giorni scorsi. 


Sono fioriti anche gli occhi della madonna (Veronica persica). 



Le pratoline si sono rimesse in forma, ma per ora non sono visitate da alcun insetto

 
Le infiorescenze del salicone, che cominciano ora ad aprirsi, sono circondate dalle api, il cui incessante movimento ed il cui ronzio fanno pensare a una festa.





I cardellini si avvicinano al laghetto, prima sugli alberi e poi cautamente sui cespugli più bassi. Quando finalmente si sentono sicuri scendono nel solito angolino e lì si abbeverano, prima uno più coraggioso, poi gli altri. Al primo movimento sospetto fuggono. 



Passa la gallinella uscita dal canneto per infilarsi sotto i cespugli. Si ferma e beve anche lei nello stesso posto dei cardellini. Strano. Ogni tanto lancia il suo richiamo. Che stia covando?




 

mercoledì 8 febbraio 2023

Falsa primavera, ma la natura non ci casca.

Trascorsi i giorni della merla, a inizio febbraio sembrava arrivare la primavera, portata dal fohn con massime vicine ai 20°C. Il pericolo in questi casi è che la vegetazione si risvegli prematuramente, ma per fortuna non è capitato. Da lunedì 6, l'inverno è tornato: questa mattina abbiamo avuto -2,5°C. Il laghetto è in larga parte ghiacciato. Le gemme erano e sono rimaste in attesa, e, nonostante il sole, pochi fiori hanno osato schiudersi: Prosegue la siccità.  

I cardellini 

Non c'è molto da vedere, ma il passaggio di 6 cardellini allieta la visita. Sono arrivati nel solito angolino, dove hanno potuto dissetarsi. Peccato che lo spettacolo sia durato poco. 


Il bacino piccolo

Non si era ghiacciato, ma ora lo è per un terzo. I rametti pendenti del Salice piangente hanno piccole gemme verdi, lunghe meno di 1 cm, che brillano sul fondo scuro. 



Il bacino grande

Qui il ghiaccio si estende per tre quarti della superficie. Il paesaggio appare immobile.



Gemme in standby

La cima del silicone è piena di gemme fiorali, ma sono ancora chiuse. Presto apriranno festose danze per api e bombi.  



Anche le gemme del corniolo sono chiuse. La loro graduale apertura segnerà con un giallo brillante l'avvicinarsi della primavera. 


Fiori incerti

É ancora presto perché la Veronica persica possa fiorire 

ma nei punti più riparati ci prova

Qualche pratolina malmessa resiste

Questioni di pane, quando è dannoso, e di acqua, qui sempre preziosa.

Qualcuno ho buttato nell'acqua delle fette di pane che galleggiano inutilmente. Non ci sono animali che se ne possano cibare. Pesci e anfibi sono riparati sul fondo.  Tempo fa abbiamo visto provarci un pettirosso aggrappato al canneto. Ma senza la neve gli uccelli trovano facilmente cibo altrove. E poi è anche vietato alimentare gli animali del laghetto. L'acqua teme un eccesso di nutrienti che porterebbe all'eutrofizzazione.   


L'acqua è vitale non solo per pesci, anfibi e tanti altri esserini, ma anche per gli uccelli di passaggio: oggi è il turno dei cardellini.


giovedì 2 febbraio 2023

Il laghetto diventa aula, in un giorno importante

Non è la prima volta che gli studenti delle scuole vengono qui in visita. D'altra parte il laghetto è stato pensato proprio come aula verde, per imparare all'aperto in un angolo dove la natura è protetta e la biodiversità abbonda. 

Una novità è che ci siano venuti in questa stagione, sfidando il freddo. Li ha accolti un bel sole e il ghiaccio non li ha affatto spaventati, anzi...

Frutti del fior di loto sulla superficie ghiacciata, avvolti da riflessi dorati delle tife 

Presso il bacino piccolo

Qui il ghiaccio fatica a formarsi. In questa stagione la maggior parte della fauna non si fa vedere. Anfibi e pesci se ne stanno sul fondo, dove l'acqua e il fango offrono un riparo dal freddo. Rari anche gli insetti. Più facile, invece, vedere degli uccelli, dato che gli alberi su cui si posano sono completamente spogli.  


Sulla destra le foglie sempreverdi della piracanta e sullo
sfondo i pennacchi del Pennisetum, una graminacea
esotica, da noi usata per scopi ornamentale

 Verso il bacino grande

 
Sotto un velo di ghiaccio sopravvivono le foglie delle ninfee

Si osserva una foglia di ninfea, che, a causa del freddo, sta
ormai ingiallendo, mentre le foglie del loto, meno
resistenti, hanno terminato il loro ciclo vitale da tempo. 


Si osserva il laghetto dai massi

Quando il ghiaccio fa spettacolo




E le gallinelle?

Chissà se le gallinelle si sono fatte vedere, o almeno sentire. Forse no, perché le beniamine del luogo sono parecchio paurose, anche se saranno state certamente contente di aver osservato, da sotto qualche cespuglio o nel canneto, dei visitatori così curiosi, attenti e simpatici. Di certo li attendono per una prossima volta. 

Del resto la Scuola Naturalis di Desio (San Carlo), che così ha onorato la Giornata mondiale delle zone umide, non è così lontana.   


Cos'è la giornata mondiale delle zone umide? 

  • Liberamente tratto da Parks.it Oggi si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide, per ricordare la firma (1971) della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale. La Convenzione si occupa di questi particolari ecosistemi che, oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantiscono ingenti risorse di acqua e cibo e altri servizi ecosistemici, e svolgono una funzione fondamentale nella mitigazione dei cambiamenti climatici.
  • Giornata Mondiale delle Zone Umide 2023 | Eventi | WWF Italia
  • Giornata mondiale Zone Umide 2023: il ripristino che rigenera i territori • Legambiente
  • Da La repubblica: Tra i progetti, per la riqualificazione e tutela... c'è quello di rinaturazione del Po, che prevede il recupero di molte zone umide perifluviali, proposto da Wwf e ANEPLA e inserito nel PNRR dal Ministero dell'Ambiente per 357 milione di euro
  • Per chi vuole andare alla fonte: 
    World wetland dayhttps://www.worldwetlandsday.org/