lunedì 31 maggio 2021

Nifee e fior di loto in competizione

Nel laghetto ci sono due specie di piante acquatiche, dai fiori vistosi, che si contendono gli spazi e la scena, le ninfee e i fior di loto. 

Le ninfee hanno già prodotto i primi fiori, due di numero, mentre i fior di loto hanno appena le prime foglie, per ora poche decine.

Attualmente le ninfee occupano ampie aree, che nel corso degli anni si sono allargate. Presto appariranno molte altre foglie del fior di loto che, in piena estate invaderanno il laghetto, fino a nascondere persino l'acqua e dominare la scena con fiori in quantità. Le ninfee ne faranno pochi, o anche nessuno  nei periodi più caldi, ma proseguiranno in autunno, quando il loto sarà in ritirata.

In termini ciclistici il fior di loto è uno sprinter, che vince con scatti potenti e brucianti, ma ha il fiato corto, la ninfea è un passista che guadagna piano piano sulla distanza, nelle stagioni e negli anni. La gara prosegue.

Un fiore in mezzo alle foglie di ninfea

   
 


Prime foglie del loto che fiorirà con esuberanza in piena estate

 

Altre fioriture in successione

Sulle rive stanno concludendosi quelle del giaggiolo d'acqua. Nelle zone più soleggiate sono già cessate, continuano in quelle ombreggiate, in numero che non supera i cinquanta. 

Nelle aiuole e nei cespugli aumentano i fiori del piracanta, così presso il ponticello..


Segue a ruota, ma distanziata la spirea. Anche questa specie è una sorta di passista. Fiorirà a lungo con qualche sosta nel periodo più caldo.

 

Un'occhiata attorno

 
Vale la pena fare un giretto sul retro del recinto. Qui troviamo il caprifoglio e il sambuco.

 
Caprifoglio

Ecco il sambuco

 


venerdì 28 maggio 2021

Fauna insolita

Non è difficile andare al laghetto e riuscire a fare qualche bella d'ambiente o di bei fiori, che in genere se ne stanno fermi. 

Altra cosa è fotografare qualche animale, magari insolito, che appare raramente, che si muove e che si accorge del fotografo prima che questo si accorga di lui, sparendo così dalla vista. Di sicuro ci vuole un po' di fortuna. 

Fatto sta che Carlo invece ci riesce spesso e stupendamente.  Chapeaux!

Airine cenerino

Airone cenerino

L'airone cenerino è stato avvistato al laghetto tutti gli anni dal 2013, una sola volta, e più volte, con andamento in crescita, dal 2018.  É stato citato complessivamente in 23 post su questo blog (vedi le etichette nell'indice a nuvola qui a destra). Aprile è il mese in cui è stato citato più volte: 11.  Quest'anno poi è venuto contuativamente per almeno una ventina di giorni (conteggiate solo per i 4 post dedicati) a partire da metà aprile. Dai primi di maggio non si faceva vedere. Oggi Carlo l'ha fotografato portando il conteggio complessivo a 24.   

Balia nera

Non sembra così frequente da noi: migratorice, sverna in Africa e poi nidifica generalmente oltralpe, come sembra confermare la mappa delle sue zone riproduttiva in Svizzera qui: https://www.vogelwarte.ch/it/uccelli/uccelli-della-svizzera/balia-nera

Non è poi nemmeno elencata fra gli uccelli del Parco delle Groane: vorrà pur dire qualcosa. Gradisce la presenza dell'acqua. Che sia per questo cha passa dal laghetto?



Rane verdi

Non si può dire che si tratti di animali insoliti. Quest'anno però non è facile vederle. Si sentono, questo sì, ma appena ci si avvicina tacciono e si tuffano nell'acqua. Qui vediamo un maschio che, con le sacche canore gonfie, sta facendo la serenata a una femmina.  

 

Un ringraziamento a Carlo S. che ci ha dato il permesso di usare le sue foto. Altre sono sulla pagina Facebook del laghetto.


martedì 25 maggio 2021

Iris pseudacorus

É il momento degli Iris pseudacorus, altrimenti detti giaggioli d'acqua. Si tratta di una specie protetta che qui abbonda e che ora, all'apice della fioritura, colora variamente di giallo le rive.  







Nuovi fiori e piante in arrivo, non tutte gradite

A  parte i giaggioli d'acqua, in questo periodo i fiori al laghetto non sono molti. Ma presto arriveranno i rinforzi. 

Sta per fiorire il piracanta e le sue aiuole sono un vero incubatoio di nuove piante, "alberi" compresi, per ora molto piccoli, come il bagolaro



Rametti di bagolaro spuntano dal cespuglio del piracanta
 
Fra le piante apparse c'è una Actinidia, ovvero un kiwi.  Si tratta di un'esotica, poco adatta alla nostra biodiversità. 
 
 
Gradita invece la presenza della Lonicera o caprifoglio, non molto vistosa, ma profumatissima
 

La mamma gallinella

Nel canneto si agitava una gallinella d'acqua. Non capivamo il motivo del suo comportamento. Abbiamo cercato di fotografarla. Guardando poi le foto, ci siamo accorti che accudiva un bel pulcino, dalle piume nere e lucide. 
 
Un ragazzino, che osservava attentamente la situazione, seduto sui massi e che si ricordava di alcune attività didattiche dedicate al laghetto quando era in prima elementare - ora è già alle medie -, ci ha confermato che i pulcini sono due. Grazie per l'informazione e non solo!
 
Nemmeno nella foto è facile vedere il pulcino, ma c'è, anche in quelle sotto. 


 

Rane e libellule

Si sentono gracidare le rane, specialmente se il luogo è tranquillo. Non sembrano molte, ma ci sono. Niente foto e nemmeno per le libellule. Viste una  Ischnura elegans e una Libellula depressa

I giochi, la biodiversità e l'educazione

Presso il laghetto, come sa bene chi lo frequenta, sono stati installati dei giochi, alcuni molto vicini al recinto. Questi attirano ovviamente moltissimi bambini, specialmente all'uscita della scuola. I bambini, quando giocano festosamente, non sono molto graditi alla piccola fauna che popola il laghetto. Nulla di grave, la fauna selvatica in genere scappa o si nasconde e attende paziente che torni la quiete. 
 
Il laghetto però è una specie di simbolo di una biodiversità che è possibile, e anzi doveroso, tutelare ovunque, anche nel resto della città. Qui la biodiversità è costituita da piante acquatiche, libellule, farfalle, anfibi, uccelli stanziali come le gallinelle, o di passaggio, come gli aironi e tanto altro. 
 
Va anche ricordato che il laghetto è stato ristrutturato nel 2012 e pensato come aula verde, proprio per i bambini, nella qualità di scolari.
 
 
Del problema si è parlato molto sui social. Ci sono stati alcuni incontri e, alla fine, il Sindaco Alberto Rossi ha convenuto sull'opportunità di effettuare una serie di interventi e manutenzioni, in tempi diversi. Ne ha fatto un breve cenno in questo video (al minuto 1.30):
https://www.facebook.com/Alberto.rossi.per.seregno/videos/277443734118255
.
 
Abbiamo apprezzato particolarmente l'idea di coinvolgere proprio i bambini e di migliorare la comunicazione espressamente dedicata a loro (segnaletica, cartelloni, ecc).    
 

domenica 9 maggio 2021

Brava mamma gallinella!

Nel giorno della festa della mamma rendiamo omaggio alla gallinella. 

Nel pomeriggio avanzato, di fatto già sera, i fiori dei giaggioli d'acqua (Iris pseudacosus . specie protetta), a 4 giorni dal primo, sono aumentati, oggi circa 25. 

Peccato che il cielo grigio e la luce bassa non siano ideali per rendere i colori.

Noto che la gallinella d'acqua si aggira nel recinto del laghetto inquieta, meno diffidente del solito e relativamente incurante della mia presenza, che stavo comunque a una decina di metri, ma non nascosto. 


Strano, perchè di solito le gallinelle, durante la nidificazione sono molto elusive. Pare che non vogliano rivelare ai predatori la posizione del nido. E così sono anche in questo periodo, ma forse più durante il giorno, quando c'è troppa gente intorno o quando l'airone fa le sue incursioni. Cosa stava succedendo? 

In un primo momento avevo immaginato che volesse richiamare su di sè l'attenzione per tenere lontano dai piccoli eventuali predatori. L'avevo vista  infatti salire sulla vegetazione della riva e poi sui massi, a mo di vedetta, o per farsi vedere, per poi subito scendere e scomparire. Per capire cosa faceva ci vorrebbe l'aiuto di un etologo. 

Avanti e indietro

Osservandola più tardi, da lontano, leggermente defilato, mi sono accorto che faceva continuamente la spola, avanti e indietro, sullo stesso percorso, solo che in una direzione aveva il becco pieno e nell'altra no, come risulta dalle foto. 


 


 


 


 

Frugava qua e la sulla riva e, appena trovava qualcosa, evidentemente tornava al nido, forse a imbeccare i suoi piccoli: brava mamma! 

P.S.: Poichè le foto digitali registrano il tempo esatto dello scatto, ci è facile calcolare che fra un andirivieni e l'altro sono passati da un minuto a un minuto e 20 secondi. Per quante volte? Non lo sappiamo,  perchè abbiamo pensato che non era bello disturbare una mamma al lavoro.    

Aggiornamenti dell'11/5/21, ore 19.30

Durante una tregua della pioggia, ho visto distintamente la gallinella con due pulcini nella stessa posizione, meta dell'andirivieni di cui sopra. Escluderei quindi che la gallinella stesse facendo il nido, o lo stava rinforzando o portava cibo ai pulcini. Un ornitologo ci potrebbe chiarire il dubbio.

I giaggioli d'acqua sono in rapido aumento; sono già più di 50. 

martedì 4 maggio 2021

Primi avvistamenti dell'anno e airone ter

Questa volta, preventivamente avvertito in tarda mattinata, sono arrivato con il teleobiettivo già montato.  L’airone cenerino era poco a nord del canneto, e non volevo lasciarmelo scappare. Se ne stava immobile con le zampe nell’acqua, a un metro dalla riva. Cosa cercava? Forse delle rane, che gracidavano poco e piano, come se intuissero il pericolo. 

Un  passante, con cane al seguito, mi avrebbe confermato più tardi di averlo visto nei giorni scorsi su un albero con una rana in bocca e, ancora una volta, minacciato dalla cornacchia.


Nascosto sotto le fronde dei tigli lo vedevo male.  Così ho aggirato il recinto, passando da sud, al riparo della vegetazione, finché mi sono avvicinato da fuori alla zona dei massi. L’airone se n'è accorto e ha saltato in volo la staccionata finendo appena fuori nel prato. Ho proseguito l’aggiramento, aumentando la  distanza.
 


Poi è rientrato nel recinto e, camminando, si è avvicinato al bacino piccolo, sotto le fronde del salice piangente. Lì - scoprirò dopo - se ne stava una gallinella con dei pulcini. Mi sono accostato alla staccionata per scattare qualche foto, esponendomi un po’ troppo.
 


A quel punto si è alzato in volo per raggiungere la cima di un melo ornamentale presso la case. Da lì, sentendosi al sicuro, non si è mosso. Ho potuto fotografarlo da tutte le direzioni e in tutte le salse, pure col cellulare per avvertire gli amici, senza che si scomponesse. La cornacchia non si è fatta vedere. 


 

Dall'alto teneva d'occhio la sua zone di caccia, aspettando che fosse nuovamente libera. Ho approfittato della sua pazienza per occuparmi d’altro, e che altro!

Primi avvistamenti dell'anno, tutti in una volta

Ho scorto, non senza difficoltà, la gallinella con i pulcini ben nascosti, avvistato finalmente un paio di rane e il primo fiore dei giaggioli d’acqua. Già nei giorni scorsi avevo fotografato le prime libellule dell’anno. 

La nidiata della gallinella d'acqua

Da sempre le gallinelle hanno colonizzato il laghetto e si riproducono due volte all'anno. Oggi abbiamo avuto  la prova della prima nidiata. Non è facile però vedere e contare adulti e pulcini. L'assidua presenza dell'airone è probabile che abbia indotto un atteggiamento più guardingo del solito. Le foto poi non dicono molto, ma per un attimo si è visto chiaramente un pulcino, poco più piccolo di un merlo.


 

Le rane

Da qualche tempo si sentiva il gracidare delle rane. Oggi le abbiamo viste e fotografate per la prima volta.


Le libellule

Viste e fotografate da lontano anche delle damigelle. Dovrebbero essere delle Ischnura elegans, la specie più diffusa e frequente qui. Presenti anche prima della ristrutturazione del luogo, da più di dieci anni.

I giaggioli d'acqua

Sulle rive sono cresciute le foglie dei giaggioli d'acqua, che si apprestano a fiorire. Casualmente ci accorgiamo che il primo fiore è già sbocciato.

 



Il saluto all'airone

Aveva fatto un breve giretto, per poi tornare al suo posto, in cima al melo. Forse la fame lo aveva spinto a ispezionare la situazione. L'ho salutato e me ne sono andato lasciandogli campo libero.


 

L'airone più star che ter

Per il terzo post consecutivo (da cui il termine "ter") abbiamo dedicato ampio spazio all'airone. Troppo? 

Dal 16 aprile almeno, le sue presenze sono giornaliere, come documentano le continue segnalazioni, alcune su Facebook o via WhatsApp. Da allora non è stato visto solo in 2 giorni su 18, di cui uno di maltempo. 

L''attenzione è molto cresciuta, assieme al contatore delle visite al blog: Qualcuno  considera l'airone cenerino la nuova star del laghetto. Altri, poco interessati a scrutare la cima degli alberi, il cielo o lo specchio d'acqua, non se ne sono accorti. 

Aggiornamento: ci fanno sapere che nel tardo pomeriggio è tornato. Sembra che abbia capito quali sono le ore più tranquille.

Aggiornamento 2: arrivato anche oggi 5 maggio al pomeriggio e così siamo al 19° giorno.