venerdì 27 marzo 2015

Le rane sono ricomparse

Oggi puntata al laghetto dalle 12 alle 13. Sole con temperatura a 21,6 °C e venticello oltre i 5 km/h
Acqua bassina, molto limpida, increspata dall'aria.



Parecchie le rane viste, almeno una dozzina, forse anche il doppio. Sono sulle rive del bacino piccolo a prendere il sole e nei canneti dove si spera che i pesci non riescano ad arrivare. I pesci costituiscono infatti una seria minaccia per le ovature che dovrebbero essere deposte più avanti nella stagione.





Due tartarughe se ne stanno su un masso a prendere il sole. Una molto grossa con la parte sotto arancione. L'altra di dimensione medio piccola, sotto è gialla, forse è quella già fotografata la scorsa settimana.






Della gallinella si sente solo il verso sporadicamente e, cosa davvero strana, non si fa mai vedere. Merli da tutte le parti. Uno sul salice molto chiaro. Ma è un merlo?




La chioma del salice piangente ormai tutta inverdita è agitata dal vento. I prugnoli nell'aiola sono fioriti. La brasca, pianta acquatica che con il caldo sparisce, è in piena crescita. Sotto il ponticello le sue foglie in parte affioranti si vedono bene. Anche le ninfee cominciano a buttare nuove foglie.  
Fioriti i meli da fiore verso le case.

Brasca crespa


Ninfee con nuove foglie

Prugnolo

Rami del salice piangente mossi dal vento

Melo ornamentale fiorito presso il laghetto

mercoledì 18 marzo 2015

Il ritorno della rana?


Da parecchio tempo non si vedeva la rana. La sua riapparizione è una gradita sorpresa. Speriamo che non sia l'unica.  Meno gradita, quella della tartaruga esotica.
Rane e tartarughe passano l'inverno riparate nel fondale fangoso. Dopo la flora anche la fauna del laghetto percepisce l'arrivo della primavera. 


Le foto sono di C. Sironi.che si è fermato sul posto un paio d'ore a fine mattinata.

Un paio di persone che accompagnavano i rispettivi nipotini hanno espresso vivo apprezzamento per il laghetto, ma lamentano uno scarso rispetto del luogo. Vorrebbero una maggiore sorveglianza da parte delle forze dell'ordine.

Ha sentito ma non visto la gallinella. Potrebbe essere proprio in cova, anche se sembra un po' presto. Alcuni
luì piccoli svolazzano fra i rami e le canne .

Il luì piccolo


La tartaruga esotica

La flora

Il salice piangente si tinge di verde con le prime foglioline


Molti li chamano occhietti della madonna. Si tratta di Veronica persica, una pianta di origine orientale ormai naturlaizzata e diffusissima nei prati, fra le prime a fiorire già alla fine dell'inverno. 



venerdì 13 marzo 2015

In attesa della pioggia

La primavera non sembra fare grandi passi nonostante le temperatura mite: oggi arrivata a 15 °C e due giorni fa a 18 °C. La terra è secca e non piove da 18 giorni. Ci vorrebbe forse un po' di pioggia che peraltro è prevista per la prossima domenica.


C'è un po' di movimento fra gli uccelli che probabilmente stanno costruendo i nidi o forse addirittura covando.

La chioma del salice piangente comincia a inverirsi. Il salicone è carico di fiori per il godimento delle api. Anche le altre piante mostrano i primi segni del risveglio: i salici più giovani, il sambuco e il viburno.     







Sambuco

Viburno

Nel laghetto spuntano delle foglie di ninfea e dei getti di loto.

Ninfee

I loti spuntano dall'acqua

Fra gli uccelli molti merli, qualche piccione si avvicina per bere e la gallinella si fa sentire dal canneto ma non si fa vedere. Alcuni frequentatori del parco dicono di averne vista più volte una sola. Un pettorosso si posa sulla staccionata. 


 

venerdì 6 marzo 2015

Fine dell'inverno?

La fine dell'inverno decorre senza sussulti. Il previsto colpo di coda, che ha colpito i monti ed altre regioni, per ora ha risparmiato la nostra pianura.
Piano piano spuntano nella vegetazione nuovi piccoli segni della primavera, che dal punto di vista meteorologico, è iniziata da 6 giorni.
Il risveglio della vita animale sembra invece ancora rimandato.   

Piccoli boccioli sulla spirea presso lo specchio piccolo del laghetto

Gemme anche sui nuovi salici