Questa volta, preventivamente avvertito in tarda mattinata, sono arrivato con il teleobiettivo già montato. L’airone cenerino era poco a nord del canneto, e non volevo lasciarmelo scappare. Se ne stava immobile con le zampe nell’acqua, a un metro dalla riva. Cosa cercava? Forse delle rane, che gracidavano poco e piano, come se intuissero il pericolo.
Un passante, con cane al seguito, mi avrebbe confermato più tardi di averlo visto nei giorni scorsi su un albero con una rana in bocca e, ancora una volta, minacciato dalla cornacchia.
Nascosto sotto le fronde dei tigli lo vedevo male. Così ho aggirato il recinto, passando da sud, al riparo della vegetazione, finché mi sono avvicinato da fuori alla zona dei massi. L’airone se n'è accorto e ha saltato in volo la staccionata finendo appena fuori nel prato. Ho proseguito l’aggiramento, aumentando la distanza.
Poi è rientrato nel recinto e, camminando, si è avvicinato al bacino piccolo, sotto le fronde del salice piangente. Lì - scoprirò dopo - se ne stava una gallinella con dei pulcini. Mi sono accostato alla staccionata per scattare qualche foto, esponendomi un po’ troppo.
A quel punto si è alzato in volo per raggiungere la cima di un melo ornamentale presso la case. Da lì, sentendosi al sicuro, non si è mosso. Ho potuto fotografarlo da tutte le direzioni e in tutte le salse, pure col cellulare per avvertire gli amici, senza che si scomponesse. La cornacchia non si è fatta vedere.
Dall'alto teneva d'occhio la sua zone di caccia, aspettando che fosse nuovamente libera. Ho approfittato della sua pazienza per occuparmi d’altro, e che altro!
Primi avvistamenti dell'anno, tutti in una volta
Ho scorto, non senza difficoltà, la gallinella con i pulcini ben nascosti, avvistato finalmente un paio di rane e il primo fiore dei giaggioli d’acqua. Già nei giorni scorsi avevo fotografato le prime libellule dell’anno.
La nidiata della gallinella d'acqua
Da sempre le gallinelle hanno colonizzato il laghetto e si riproducono due volte all'anno. Oggi abbiamo avuto la prova della prima nidiata. Non è facile però vedere e contare adulti e pulcini. L'assidua presenza dell'airone è probabile che abbia indotto un atteggiamento più guardingo del solito. Le foto poi non dicono molto, ma per un attimo si è visto chiaramente un pulcino, poco più piccolo di un merlo.
Le rane
Da qualche tempo si sentiva il gracidare delle rane. Oggi le abbiamo viste e fotografate per la prima volta.
Le libellule
Viste e fotografate da lontano anche delle damigelle. Dovrebbero essere delle Ischnura elegans, la specie più diffusa e frequente qui. Presenti anche prima della ristrutturazione del luogo, da più di dieci anni.
I giaggioli d'acqua
Sulle rive sono cresciute le foglie dei giaggioli d'acqua, che si apprestano a fiorire. Casualmente ci accorgiamo che il primo fiore è già sbocciato.
Il saluto all'airone
Aveva fatto un breve giretto, per poi tornare al suo posto, in cima al melo. Forse la fame lo aveva spinto a ispezionare la situazione. L'ho salutato e me ne sono andato lasciandogli campo libero.
L'airone più star che ter
Per il terzo post consecutivo (da cui il termine "ter") abbiamo dedicato ampio spazio all'airone. Troppo?
Dal 16 aprile almeno, le sue presenze sono giornaliere, come documentano le continue segnalazioni, alcune su Facebook o via WhatsApp. Da allora non è stato visto solo in 2 giorni su 18, di cui uno di maltempo.
L''attenzione è molto cresciuta, assieme al contatore delle visite al blog: Qualcuno considera l'airone cenerino la nuova star del laghetto. Altri, poco interessati a scrutare la cima degli alberi, il cielo o lo specchio d'acqua, non se ne sono accorti.
Aggiornamento: ci fanno sapere che nel tardo pomeriggio è tornato. Sembra che abbia capito quali sono le ore più tranquille.
Aggiornamento 2: arrivato anche oggi 5 maggio al pomeriggio e così siamo al 19° giorno.
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