giovedì 29 ottobre 2020

Ottobre prova a riscattarsi. Con il sole ritornano le libellule.

L'ottobre di quest'anno non è stato per niente un bel periodo. L'impennata della pandemia,  le piogge ed il calo delle temperature, tutte insieme, ci hanno fatto dimenticare l'estate e una certa illusione di serenità. 

Negli ultimi giorni un po' di sole ha risvegliato la vita al laghetto. Una visita nelle ore centrali della giornata, quando il luogo è solitario, è anche un buon modo per stare alla larga da contagi e timori. 


Il bacino piccolo è all'ombra dei platani, fino a quando questi non perderanno le foglie. Le ninfee, qui  tagliate durante le manutenzioni di fine estate, hanno già ributtato alcune foglie, seppure arrossate dalle basse temperature notturne. 



L'ombra arriva anche alla parte sud del bacino grande, ma, dopo mezzogiorno, pian piano se ne va ed è qui che ferve la vita delle libellule autunnali, che da parecchi giorni non si vedevano.

Libellule

Le Aeshne sono due. Quella che abbiamo fotografato, mentre ci girava attorno alla distanza di un braccio (si dice che queste libellule siano molto curiose e tutto lo fa pensare), è una Aeshna cyanea




 

I Sympetrum striolatum invece, molto più comuni,  se ne stanno ovunque nella parte soleggiata: posati a riscaldarsi sulle foglie, sui massi, sulle beole, anche accoppiati a cuore e in volo per cacciare o per deporre le uova, nel qual caso "in tandem". 

 

Accoppiamenti sulle beole

L'accoppiamento a cuore é tipico delle libellule

Il maschio regge con degli apici terminali la femmina, che lo
segue, abbassandosi ritmicamente sull'acqua, per deporre le
uova. Si dice che volano "in tandem"

Un maschio si riscalda su un masso

Una femmina azianotta sulla staccionata

Dettaglio del dorso

Fiori

La buddleia ha cessato di fiorite e anche le foglie sono un po' avvizzite, almeno alcune. Gli ultimi fiori si scorgono a mala pena.


Anche nei prati i fiori sono pochi. Qua e là si trovano: fiordaliso nerastro, trifoglio bianco, tarassaco, costolina giuncolina (Hypochaeris radicata), pratolina, margherita e poco altro.

Fiordaliso nerastro

Costolina giuncolina (Hypochaeris radicata).

Margherita con visitatore

Un piccolissimo insetto sul capolino della margherita


Aggiornamento: Ancora Elleelle (vedi sotto) ci suggerisce via FNM che l'insetto è un imenottero della superfamiglia degli Apoidea, che comprende circa 10 famiglie e 20.000 specie, fra cui le api, con cui hanno tutte in comune alcune caratteristiche del loro corpo, che le rendono atte all'impollinazione. Per altre notizie vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Apoidea 

Altri animaletti

Visto, ma non fotografato, un pettirosso. Mano a mano che le foglie si diraderanno, sarà sempre più facile osservare gli uccelli e speriamo di riuscire anche a fotografarli. 

Il sole ha fatto riemergere alcune tartarughe

 

Un ragnetto

Mentre usciamo dal cancello per andarcene, ci accorgiamo di un piccolissimo ragno. Non piacerà, ma anche lui fa parte dell'ecosistema e contribuisce ad arricchire la biodiversità. Al laghetto non se ne vedono molti, anche se non è difficile vedere brillare al sole qualche filo di ragnatela. Dedichiamo a questo esserino, di cui ignoriamo la specie, qualche foto.

Aggiornamento: Il ragnetto è un giovane Philaeus chrysops. Ringraziamo per l'identificazione Elleelle (Luigi L. ) e FNM. Il nome della specie ci permette di capire qualcosa di più. Si tratta di un ragno saltatore che cattura le prede appunto saltando. Come molti ragni è in grado di pungere, ma non sembra proprio pericoloso per l'uomo. Il maschio adulto ha una parte del corpo rossa. Speriamo, un giorno o l'altro, di riuscire a fotografarlo .  


 

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