Ottobre è iniziato con la pioggia e il giorno 2 ha fatto disastri, soprattutto in Piemonte e in Liguria. In alcune località sono caduti, nei primi quattro giorni del mese, ben 500 mm di pioggia, pari alla metà di quello cha cade solitamente in un semestre. Così è successo a Valstrona (VB) sul lago Maggiore (650 mm) e a Limone Piemonte (CN), dove si sono verificati danni seri.
A Seregno, nello stesso periodo, abbiamo raggiunto i 100 mm. Oggi, dopo la pioggia, il vento e i nuvoloni, è tornato un po' di sereno. Sulle vegetazione qualche segno del maltempo si vede, meno sulla vita dei piccoli abitanti del luogo, che anzi ci riservano parecchie sorprese.
Prima osservazione dell' occhio di pavone (Inachis io) al laghetto. |
La vegetazione
Arrivando al parcheggio...
Carpini presso il Seregnello con le foglie un po' meno verdi |
Un acero del parcheggio ha la chioma spezzata dimezzata dal vento |
In questa stagione gli alberi e gli arbusti si caricano di futti
Le disamare degli aceri |
Le bacche del piracanta |
I vertebati
Le rane sono scomparse ormai da tempo e forse sono già rifugiate nel fango del fondale. Le tartarughe per ora resistono e si godono qualche raggio di sole a mollo sul marigne sud del canneto. Per i pesci è ancora presto per calarsi a svernare nelle acque più basse.
Le tartarughe si riscaldano su un cuscino di foglie di tifa semigalleggianti |
I pesci rossi si vedono facilmente, non così quelli scuri che pure sono decisamente più abbondanti |
Gli insetti
Le sorprese più curiose vengono dal mondo degli insetti, incredibilmente complesso, per cui ci troviamo spesso di fronte ad esserini misteriosi, che solo gli esperti ci possono aiutare a riconoscere. Per una volta trascuriamo le libellule, fra cui sono numerosi i Sympetrum striolatum, mentre unica è una Aeshna mixta che oggi riusciamo a riconoscere, ma non a fotografare decentemente.
Sulla trave del cancello ci accoglie un insetto piccolissimo , dall'aspetto così curioso che non sappiamo nemmeno a che ordine attribuirlo.
Si tratta probabilmente di una Cicadella viridis e l'ordine è quello dei Rincoti. Sia la famiglia che l'ordine sono vastissimi e terribilmente complicati: meglio non farsi prendere dalla tentazione di capirne qualcosa e accontentarsi dell'identificazione suggerita da Elleelle che ringraziamo assieme a FNM..
Confrontare la dimensione con la testa delle vite in alto |
Cicadellidae: cfr. Cicadella viridis |
Sul parapetto del ponticello vediamo un altro insetto dell'ordine dei Rincoti. Assomiglia molto alla cimice asiatica, di cui si è parlato molto sui giornali. Ma questa è molto probabilmente nostrana, la cimice grigiastra (Rhaphigaster nebulosa)
Sul prato si posa una comune Megera (Lasiommata megera)
Su un fiore dellla verbena riusciamo a riprendere una farfalla che a noi sembra bellissima: l'occhio di pavone (Inachis io). Non è rara, ma al laghetto è la prima volta che la incontriamo. Leggiamo che sopravvive al'inverno e nelle belle giornate si invola. Chissà se la rivedremo.
Occhio di pavone (Inachis io) |
Sulla buddleia
La buddleia è infallibile nell'attirare insetti volanti e così qui facciamo altri incontri particolari.
Nella prima foto ci sembra di riconoscere un dittero sirfide e forse un Syrphus ribesii e nella seconda uno strano bombo (?) dal pellicciotto bianco. Siamo in attesa di qualche indicazione dagli esperti.
Aggiornamento: è arrivata la conferma che il bombo è proprio tale. Questo è il parere di Celibyon via FNM che ringraziamo: dalla forma "scolorita" uniforme. Poterebbe essere un maschio di Bombus (Thoracobombus) pascuorum ma anche Bombus (Psythirus) campestris che ha una forma simile ma più rossastra. Il primo è più probabile.
Probabile Bombus pascuorum |
Nella la terza foto abbiamo una vespa
degli Eumenes, simile a quella che avevamo visto recentemente, ma di altra specie. L'indicazione l'abbiamo avuta rapidamente da Andricus, un appassionato di vespe: Eumenes mediterraneus. (grazie ad Andricus e a FNM)
Una vespa (termine molto generico) della specie Eumenes mediterraneus |
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