giovedì 16 febbraio 2023

Le api tornano in attività

Oggi bellissima giornata: sole e temperatura fino a 17,5°C. Peccato che non piova da quasi un mese: la siccità prosegue. 

Le api sono in piena attività sulla chioma del salicone (Salix capeae), la prima pianta a fiorire. Si direbbe che le api ci segnalino con il loro turbinoso movimento e il loro ronzio il ritorno della vita a la fine dell'inverno. Ma non è così. Nell'alveare la vita non si ferma mai, anche se a ranghi ridotti. Le api calano molto di numero, ma non vanno mai in letargo. Oggi sono tutte fuori a bottinare, pronte a ripararsi in caso di ritorno del freddo, peraltro previsto per la prossima settimana. Manca ancora un mese alla primavera. 


Il ghiaccio è praticamente sparito, lasciando la superficie del laghetto melmosa.     

La superficie del laghetto è piena di detriti vegetali,
lasciati dallo scioglimento del ghiaccio

Sull'acqua si sono accumulati i semi bianchi e fioccosi delle tife
La disseminazione anemofora, che dura dall'autunno all'inizio della
 primavera, evidentemente ha avuto un picco nei giorni scorsi. 


Sono fioriti anche gli occhi della madonna (Veronica persica). 



Le pratoline si sono rimesse in forma, ma per ora non sono visitate da alcun insetto

 
Le infiorescenze del salicone, che cominciano ora ad aprirsi, sono circondate dalle api, il cui incessante movimento ed il cui ronzio fanno pensare a una festa.





I cardellini si avvicinano al laghetto, prima sugli alberi e poi cautamente sui cespugli più bassi. Quando finalmente si sentono sicuri scendono nel solito angolino e lì si abbeverano, prima uno più coraggioso, poi gli altri. Al primo movimento sospetto fuggono. 



Passa la gallinella uscita dal canneto per infilarsi sotto i cespugli. Si ferma e beve anche lei nello stesso posto dei cardellini. Strano. Ogni tanto lancia il suo richiamo. Che stia covando?




 

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