É carnevale, ma c'è poco da festeggiare. Non si sentono botti. Solo i bambini lanciano stelle filanti e coriandoli: pochi. Forse loro non sanno, ed è meglio che sia così. Oggi è l'ottavo giorno di una guerra che nessuno immaginava.
Sembra che l'eco delle vicende umane, qui, giunga attenuato. La natura, fra alti e bassi, contunua a seguire i suoi cicli.
Le stelle filanti sono finite nel secchio dei rifiuti, i rari coriandoli, che punteggiamo il prato del parco, hanno risparmiato il recinto del laghetto. Forse un segno di rispetto, non solo per il luogo.
Le fioriture degli alberelli
La siccità prosegue, le temperature sono calate di nuovo, nell'acqua si vede solo un pesce rosso. L'erba fatica a crescere e i fiori di campo stentano.
Non così quelli degli alberelli, che sono aumentati. Sono tutti Prunus, probabilmente pissardii, nati spontaneamente. Tre sono intorno al bacino piccolo e uno sul lato posteriore del recinto. Peccato che gli alberi del vialetto, della stessa specie e da cui i nostri si sono propagati, sono stati fortemente diradati.
Anche sul salice piangente, presso la bacheca, sono spuntati dei boccioli, che però si notano poco, essendo dello stesso colore delle foglie. Quelli dei salici da vimini sono invece biancastri, simili a quelli del salicone, ma meno vistosi.
La fauna
Il bacino grande, ora senza il canneto, appare vuoto, ma la fauna non manca.
Oltre alle gallinelle d'acqua, che non si fanno vedere, ci sono molti merli e un pettirosso.
Due tartarughe cercano di prendere il sole. Le altre due, evidentemente, non gradiscono il fresco.
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