lunedì 28 febbraio 2022

Lo strano caso dei pesci nascosti

Quello che non si vede

Oggi al laghetto si sono visti l'airone, le fioriture dei pruni, le gallinelle e altro ancora, fra cui una tartaruga. Di tutto vi daremo conto qui sotto, ma quello che ci incuriosisce è soprattuto qualcosa che non si vede: dove sono finiti i pesci? 

Da diversi giorni, dopo i lavori che sono durati dal 16 al 18, i pesci, infatti, non li abbiamo più visti. Un caso? Di certo i pesci ci sono. Ma perchè ogni tanto, o forse spesso, si nascondono?

Una replica sì, ma sempre emozionante

Una signora ci aveva detto che aveva visto l'airone e oggi eccolo ancora. Che ci sia un nesso? Chissà, ma intanto godiamoci lo spettacolo dell'airone cenerino, che, se vogliamo, sta diventando sì una replica, ma sempre emozionante. Lo conferma una nostra amica, che ne aveva sentito tanto parlare, ma che ha assistito alla scena per la prima volta.  

Inizialmente era sulla sponda nord, seminascosto dai ciuffi di un giunco. Come ci siamo avvicinati, ha fatto un piccolo volo fino alla riva opposta, dove si è messo a camminare avanti e indietro. Ci aveva visto e ci teneva d'occhio.
 


Evidentemente disturbato dalla nostra presenza, si è ritirato. Ma dove? 


Si è appollaiato sulla cima di un cedro, dove è stato visto anche altre volte. É rimasto lì per tutto il tempo della nostra visita.

Viene da pensare che venga al laghetto, per lui un territorio di caccia, quando il parco è meno frequentato (oggi verso le 12.30) e che, in caso di intrusioni, si ritiri in un punto di osservazione sicuro, attendendo che il laghetto si liberi. 

Altre volte si era rifugiato sui meli o sui platani molto più vicini,  ma adesso ancora completamente spogli. Forse per questo ha preferito il cedro, a un centinaio di metri, ma un sempreverde e anche piuttosto alto.  

Le gallinelle 

Mentre restiamo lì, sperando di rivedere l'airone da vicino, passa una gallinella. Poco dopo la rivedremo in compagnia nella piazzuola.  
 


Il merlo che ci consola

Appostati presso i massi,  cerchiamo di fotografare alcuni uccelletti che si aggirano con cautela, ma senza posarsi. Passa una signora rasente alla recinzione e gli uccelletti se ne fuggono in massa, definitivamente.  Ci consoliamo con un paio di foto a un giovane merlo dall'aspetto fiero, approfittando della luce del sole che rende visibile il suo piumaggio, di solito troppo scuro. 
 

Il pettirosso

Troppo scuro è anche il pettiroso all'ombra di un cespuglio, ma è sempre un piacere vederlo.
 

I fiori dei pruni

Presso il bacino piccolo cominciano a fiorire due pruni selvatici, in rosa pallido uno e in bianco l'altro.
 

I salici piangenti

Hanno le nuove foglioline lunghe un paio di centimetri. Così la loro chioma appare inverdita. Nessuna altra pianta nei dintorni lo è.  

E  dei pesci cosa ne è stato?

Avevamo osservato un fenomeno simile lo scorso anno, nello stesso periodo: la scomparsa dei pesci, certo temporanea, come sarà questa anche questa volta. Ma coma mai succede? Possiamo avanzare alcune ipotesi. 

  • É tornato il freddo e i pesci si sono rifugiati sul fondo. Al sole non lo si percepisce, ma la rilevazione della stazione meteo di Seregno Centro non mente. Due gli elementi che fanno propendere per questa ipostesi. Tre della quattro delle tartarughe rimaste, sono tornate sott'acqua, dove fa meno freddo.
    La temperatura, nonostante il sole, è scesa.
    Alla notte si è avvicinata allo zero. 

    Una sola tartaruga se ne sta al sole fuori dall'acqua.
  • Mentre i segni di una incipiente primavera si moltiplicano, bisogna considerare che l'acqua richiede più tempo per scaldarsi.  Le basse temperature notturne hanno influito e forse anche l'immissione dell'acqua per il riempimento del laghetto. 
  • L'airone ha fatto una serie di incursioni e ha messo in allarme i pesci che si sono rifugiati, sempre sul fondo. Se così fosse vorrebbe dire che, quando i pesci non si fanno vedere, conviene  guardarsi un torno, magari verso la cima al cedro.

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