martedì 2 aprile 2019

Sperando nella pioggia

Verso le 12.30 ripasso per vedere se i germani ci sono ancora. Il cielo è nuvoloso e il tempo è destinato a peggiorare.

Qualcuno mi ha suggerito che forse si sono rifugiati in questo stagno, troppo piccolo per loro, perché i fiumi sono in un periodo di magra terribile e le loro rive sono secche. 

Faccio un giro intorno al recinto, ma dei germani non c'è traccia. Il laghetto sembra deserto.

Non lo è affatto: è solo l'effetto di una certa delusione. Mi consolo fotografando uno strano insetto (vedi nota in fondo al post) posato sullo stelo di un giunco.

Dolerus triplicatus


Sulla riva nord si sentono gracidare le rane, che non si lasciano nemmeno vedere.

Nell'acqua si sta sviluppando la brasca crespa fra le cui foglie si intravede qualche raro pesce rosso. E, se si fa attenzione, si vedono anche quelli marroncini, dello stesso colore dell'acqua torbida. Resta l'impressione che siano calati di numero.

Le gallinelle appaiono e scappano in un attimo. Solo i merli si soffermano, abbastanza indifferenti. Immobile e seminascosto da un salice da vimini, riesco a riprendere un paio di fringuelli, che si calano da un cespuglio all'acqua, che in quella zona è molto bassa. Vengono a bere e a fare il bagnetto.






Mentre sono lì a scattare qualche foto, sento un forte battito di ali sopra la testa. Arrivano improvvisamente i germani e planano presso la sponda opposta. É quasi l'una. Ma dove saranno stati finora? 


Mi avvicino con molta cautela riparandomi sul ponticello. Il maschio, riconoscibile dal collo verde metallico, sta nell'acqua e si spulcia con il becco a spatola. La femmina, dai colori mimetici, è accovacciata sulla riva. Speriamo che non pensi di fare le uova lì. I germani nidificano sulla terra ferma e non in nidi galleggianti come le gallinelle. La posizione è troppo esposta. 




Mi avvicino ancora, piegato dietro alla staccionata.




Quando vedo il maschio che alza la testa sospettoso e guardingo, capisco che è meglio lasciarli in pace e mi defilo. Speriamo che la pioggia, prevista per i prossimi giorni, renda il laghetto temporaneamente tranquillo, che rimpingui le acque dei fiumi e che la nostra coppia possa trovare un luogo più sicuro per nidificare.

Nota: Grazie a FNM e al noto entomologo Maurizio P. , che ringraziamo vivamente, apprendiamo che si tratta di una "vespina" (Imenottero della famiglia delle Tentredini) che utilizza i giunchi come piante nutrici della sua larva. 
La classificazione esatta è: Classe: Hexapoda Ordine: Hymenoptera Famiglia: Tenthredinidae Genere: Dolerus Specie:Dolerus triplicatus

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