lunedì 27 febbraio 2017

Api in piena attività

L'ultimo week end, sole, temperatura mite e clima carnevalizio, ha visto il parco affollato.




Luca commenta così questa sua foto su FB di sabato pomeriggio:  ... buttare qualche briciola di pane ci può stare ma panini interi no... oggi sembra di stare dal fornaio più che al laghetto. Segnalo anche la presenza di qualche sacchetto e bottigliette che ho provveduto a rimuovere arrangiandomi con dei rami trovati per terra.

Api sul salicone


Oggi il laghetto è tranquillo, il salicone è fiorito e la sua chioma è avvolta da un unico ronzio di api.







A completare lo spettacolo, sui rami alti, appare una farfalla con le ali arancione sopra e marrone scuro sotto. 




Si tratta della vanessa c bianco (Polygonia c-album . Notare il piccolo disegno bianco a "C"  sotto l'ala, da cui il nome) che sopravvive ai rigori invernali in qualche riparo, che lascia nelle belle giornate. Qui si rifocilla con il nettare del salice, pianta adatta anche a nutrire i suoi bruchi. 

Altre fioriture


Nei prato sono fiorite le pratoline, non abbondanti, qualche veronica persica e falsa ortica. Al momento non si nota altro. 


Un'ape visita una falsa ortica (Lamium sp.). A destra una Veronica persica,
comunmente chiamata occhietto della Madonna



Fra gli arbusti il corniolo ha i fiori ancora semichiusi


Gemme

La maggior parte delle piante ha ancora le gemme ben chiuse. Il salice piangente invece sembra pronto ad aprire le prime foglie, sia quello presso la bacheca che quello piccolo a sinistra del ponticello. Quello tagliato la scorsa estate invece è in ritardo.



Fauna



I pesci sono presenti in massa. Fra le tartarughe una sola tartaruga è riapparsa e per la seconda volta dopo qualche giorno.  



Verso sera è previsto un peggioramento del tempo e per domani pioggia. Siamo sempre in inverno...

lunedì 20 febbraio 2017

Migliarino di palude?

Un'altra giornata fresca e nebbiosa (da cui le foto grigiastre). I fiori di campo che erano apparsi si sono tutti richiusi.

Cosa ci sarà mai da vedere al laghetto?

E invece sono bastati 12 minuti di appostamento, fermi sul ponticello, dalle 12.36 alle 12.48, per vedere arrivare sei specie diverse  di uccelli, quattro oltre ai soliti merli e gallinelle: codibugnolo, lui piccolo, cardellino e... questa sì che è una sorpresa: un migliarino di palude maschio, in attesa di conferma.

Cardellino




Gallinella



Luì piccolo


Codibugnolo




Migliarino di palude

E questa è la novità: dovrebbe essere un maschio, ma siamo in attesa di conferma. Immaginiamo che sia un esemplare di passaggio al laghetto, un migratore venuto al sud a passare l'inverno. Non è raro che in questa stagione i migliarini frequantino le campagne in cerca di cibo. Fiorse si è fermato qui, per qualche attimo, ritrovando il canneto, suo ambiente ideale. Presto però si è allontanato.




Gemme 

Se i rari fiori si sono richiusi per mancanza di sole, le gemme, almeno quelle più precos ci si allungano.

Ontano

Salicone

martedì 14 febbraio 2017

Il bagnetto dei cardellini

Oggi sole e temperatura salita a 12 °C. Che la giornata sia mite lo dimostrano la presenza dei pesci, la ricomparsa di una tartaruga, riemersa dai fanghi del fondo dove ha passato il letargo invernale e i primi fiori selvatici spuntati nei prati..

I cardellini





Lo spettacolo più bello è dato da un gruppo di cardellini, cinque o sei, che fanno il bagnetto tutti insieme e vivacissimi, nella zona vicino ai viburni, dove l'acqua è così bassa che, sostenendosi con le zampette sul fondo, non corrono il rischio di affogare. Molti uccelletti vanno lì per bere, ma evidentemente anche per fare il bagno. I più sospettosi si posano prima nel cespuglio vicino e, solo quando si sentono tranquilli, raggiungono l'acqua.

I cardellini, ma appena colta la presenza di estranei, se ne sono andati. Solo i due in foto sono tornati.





Luì piccolo

Il luì piccolo passa da un ramo all'altro del salicone e poi si affaccia dal piracanta,  ma non osa avvicinarsi.



 

La tartaruga




I primi fiori di campo

Nel parco continuano a spuntare le pratoline, a cui si sono aggiunte qualche Veronica persica e fiori isolati del tarassaco.







martedì 7 febbraio 2017

Spuntano le pratoline

La giornata, tutto sommato soleggiata, è allietata dalla presenza di numerosi uccelli. Se indisturbati, accorrono al laghetto per bere, attirati anche da briciole di pane e da semi.

La vegetazione è ancora in fase di riposo, ma nel prato inumidito dalle piogge sono spuntate le pratoline, che da tempo non si vedevano.



I merli razzolano a frotte. Anche le gallinelle passano un po' defilate. Si fa vedere un pettorisso, sempre solo, e, più lontano, un codibugnolo. Un lui piccolo salta freneticamente da un ramo all'altro. Viene colto finalmente in foto sul salicone, che comincia a ingrossare le sue gemme.


Merlo maschio
x
Gallinella d'acqua

Codibugnolo

Luì piccolo

Pettirosso

 

lunedì 6 febbraio 2017

Fine del ghiaccio

I primi sei giorni di febbraio sono stati interessati dalla pioggia. Con il cileo coperto la temperatura si è alzata e il ghiaccio si è sciolto completamente.  Almeno per ora non se ne vede traccia.




Sono ricomparsi i pesci



Verso mezzogiorno non si vede nessun uccello. Forse bisognerebbe avere il tempo per attendere appostati.

venerdì 3 febbraio 2017

Cieli grigi e finalmente un po' di pioggia

Dopo un lungo periodo di giornate serene, fredde di notte e soleggiate di giorno, con PM10 alle stelle, febbraio ha portato cieli grigi, finalmente un po' di pioggia e temperature che oscillano oggi intorno ai 6°C, con differenze minime fra il giorno e la notte.

Il ghiaccio al laghetto non si è ancora sciolto del tutto. L'inverno è ancora lungo e vedremo cosa ci riserverà.


La zona dei massi è stata la prima a liberarsi dal ghiaccio. Qualche improvviso movimento
dell'acqua ha fatto pensare al riemergere dei pesci, ma non c'è stata conferma.

Visto dai massi il ghiaccio appare molto ridotto

Presso il ponticello ghiaccio semisciolto 

Sembra che con il tempo il canneto si stia riducendo, sia in estensione
che in altezza. Eppure lì dentro risecono a nascondersi le gallinelle,

Nel bacino piccolo il ghiaccio è più consistente ed esteso

E sembra anche abbastanza spesso


Qualche cartaccia galleggia sulla superficie: in foto un pacchetto non proprio
decorativo e dalla scritta un po' inquietante. Oggi non c'è stato il tempo di
ripescarlo. Sarà per un'altra volta.
 

La breve visita di oggi non ha permesso di osservare la fauna. Solo una gallinella d'acqua, vista da lontano, si è subito dileguata nel canneto.  

 

venerdì 20 gennaio 2017

Insensibili al freddo?


Gli uccelli hanno una temperatura corporea superiore a quella dell'uomo (circa 40 - 42  contro 37 °C). Inoltre consumano molta energia per volare e quelli più piccoli disperdono più calore per le loro stesse dimensioni (rapporto volume superficie sfavorevole).

C'è da chiedersi come facciano a sopravvivere al freddo, che sembrano sopportare senza sofferenza.

Proviamo a darci qualche risposta, pur parziale. 

Le migrazioni


Per prima cosa molti uccelli migrano verso zone più calde e dove le ore di luce durano di più. Rondini e rondoni, per esempio, sono in Africa già da un pezzo e molti degli uccelli che vediamo qui, hanno abbandonato luoghi più freddi, dove nella bella stagione si sono riprodotti. Qui trovano un clima meno rigido e hanno più tempo per racimolare ogni giorno il cibo necessario. Spinti dalla fame però sono spesso costretti ad avvicinarsi all'uomo. Questo è il motivo per cui vediamo solo d'inverno uccelli, come i pettorissi, che in realtà, sono parzialmente presenti anche nel resto dell'anno. 


Il merlo gonfia le penne così da trattenere aria intorno al corpo.L'aria fermata dalle piume è un ottimo
isolante termico. Gli uccelli non hanno bisogno di coprirsi con un piumino come facciamo noi, ce l'hanno già

La difesa passiva


Gli uccelli si proteggono dal freddo in vari modi. Per esempio irrigidendo i muscoli e gonfiando le penne, un po' come noi rizziamo i peli quando ci viene la pelle d'oca. Ottengono lo stesso effetto dei nostri piumini, sfruttando il potere isolante dell'aria che resta improgionata dalla loro piume. Inoltre, per una protezione integrale, nascondono la testa, becco compreso, e le zampe fra le ali. Se questo non basta tremano, come facciamo noi, così che il movimento li scalda. Poiché però consuma energia possono farlo solo per un tempo limitato.

Alcuni uccelli, durante la notte, si stringono l'uno all'altro in modo da diminuire la dispersione di calore. Forse è questo che permette alle gallinelle del laghetto di dormire sul ghiaccio, su un materassino di foglie, come immaginiamo che facciano.Non ne abbiamo però la conferma.
 

Il pettorosso, che pure gonfia le penne, cammina tranquillamente sul ghiaccio.
Gli uccelli dispongono di una struttura fisiologica molto diversa dalla nostra che permette, per esempio, ai pinguini di resistere a temperature bassissime e a certe oche di volare per migliaia di chilometri ad alta quota, al buio e con aria gelida. Forse è grazie a questa particolarità che al laghetto vediamo  pettorossi, merli e gallinelle passeggiare sul ghiaccio come se fossero a loro agio.   

I cardellini vivacissimi, si spostano in piccoli gruppi. Di certo il loro continuo
movimento scalda il corpo,ma richiede anche molta energia, cioè cibo.
Qui sono sul tiglio, controllano la situazione, prima  di scendere a bere. 

L'alimentazione


Gli uccelli consumano molta energia, specie se sono di piccola taglia e quando volano. Di conseguenza devono cibarsi in abbondanza. Pare che i più piccoli debbano ingerire ogni giorno cibo per un peso da un quarto fino a un terzo del loro corpo. Oltre alla quantità hanno bisogno di energia concentrata, che trovano nei grassi, sia nelle sostanze oleose dei semi che nei lipidi animali. D'inverno anche gli insettivori si devono accontentare di una dieta largamente a base di semi. 

Pare che il pane, che spesso si vede sparso al laghetto, non sia adatto per due motivi: primo perché è salato e poi perché la sua mollica produce gonfiore allo stomaco. Così dicono molti esperti. In ogni caso il pane contiene essenzialmente carboidrati e pochi grassi.

Il periodo più critico per l'alimentazione è quello dell'innevamento, che quest'anno non si è ancora verificato. É quello il momento in cui la natura effettua la più dura selezione.   


Eccoli sul ghiaccio parzialmente liquefatto a bere.Non temono di tenere
per qualche secondo le zampette nell'acqua gelida.

Per maggiori informazioni su come gli uccelli si difendono dal freddo vedi qui:
http://www.lipu.it/... come-fanno-gli-uccelli-ad-affrontare-il-freddo-dell-inverno