Sono sempre di più gli alberi spogli, le foglie si accumulano a terra. Lo spettacolo del foliage e l'autunno stesso sembrano giunti all'ultimo atto. Le tinte forti, gialle e rosse, si accendono se arriva un po' di sole.
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| Sotto la chioma del gelso |
Sono passati solo 15 giorni dagli ultimi tepori dell'estate di San Martino e siamo piombati nel freddo dell'inverno. Abbiamo visto cadere qualche fiocco di neve (il 21 novembre) e la temperatura scendere, seppure per poco, sotto lo zero.
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| Tre platani semispogli |
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| La chioma di uno dei tre platani. |
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| Gelso |
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| Foglie del gelso |
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I salici piangenti del laghetto, scossi dal venticello. Davanti uno dei peri ornamentali |
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| Il cespuglio del piracanta |
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| Un pero da fiore, oltre il laghetto, ha ancora molte foglie. |
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| Gli aceri rossi sono ora completamente spogli |
Nel recinto
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| Il picolo bagolaro che vorrebbe crescere fra i massi |
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La foglia del bagolaro, oltre che avere una forma caratteristica, appare al tatto piuttosto coriacea |
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Parte posteriore nel recinto: foglie a terra e una larga pozza. Il salice da vimini rimasto non se la passa bene. |
La gallinella ed il tifeto
Il tifeto, che occupa la parte centrale del bacino grande, ha un aspetto sofferto, provato dai primi rigori climatici: freddo, pioggia, neve e vento. Gli steli sono piegati e nel mezzo si sono formate dei canaloni. Le foglie della tifa e del loto sono per lo più rinsecchite, mentre le ninfee formano un piano verdastro sulla superficie dell'acqua.
Qui si rifugiano ancora le gallinelle d'acqua, quando sono disturbate dai visitatori.
Foliage in sintesi: i due peri
Lo stato di questi due "peri ornamentali?", spuntati dal seme, presumibilmente della stessa specie ma diversissimi grazie alla lotteria dei cromosomi, ci rappresentano visivamente questa fase del foliage... che anche in prossimità del suo termine ci regala qualche bella sorpresa.
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Il pero al centro della foto ha bellissime foglie rosseggianti, l'altro, affiancato alla sua sinistra, è carico di perine. |


La caduta delle foglie
Sono stati osservati vari alberi e arbusti del parco e nelle aree prospicienti che così risultano:
- completamente spogli: acero rosso, fico, liquidambar, noce, nocciolo, Punus pissardii, tigli attaccati dalla Popillia japonica, viburno;
- con pochissime foglie: acero (viale e parcheggio), bagolaro, corniolo, Lagestroemia;
- con poche foglie: acero campestre (parco e vialetto nord), albero dei tulipani, ibisco, salice da vimini, sambuco, prugnolo, robinia, tiglio;
- con situazioni diversificate fra individui, da spogli a semispogli: carpino bianco, frassino, gelso, pero ornamentale, rosa;
- con metà delle foglie: ontano, platano, salice bianco, farnia;
- con molte foglie: betulla, buddleja, olmo, alcuni peri ornamentali, salice piangente, salicone;
- con tutte le foglie o sempreverdi: alloro, caprifoglio, cipresso, edera, fotinia, giunco, lauroceraso, leccio, ligustro, pyracantha, quercia nera, rovo, spirea, tuja, tasso, ulivo, vitalba.
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