giovedì 20 aprile 2023

Fioriture, siccità e la nidiata delle gallinelle

Questo post viene pubblicato il giorno 20 aprile, mentre piove. Da non credere ma oggi piove proprio.  Le foto invece sono di due giorni fa, scattate con un tempo splendido, tutte tese a mostrare l'evoluzione della vegetazione, ma con una bellissima quanto imprevista sorpresa connessa alla fauna. Anche la microfauna avrebbe avuto molto da dire, ma o si fa una cosa o si fa l'altra. E appunto ad altro si è dedicato Carlo nello stesso giorno, in orario diverso, sempre con i suoi ottimi risultati. La natura è strana, complessa, ricca e difficile da decifrare.

Il laghetto si presenta verdissimo, ma nei dintorni...


I segni della siccità

Dopo il post della volta scorsa in cui avevamo parlato dei segni della siccità, questa volta siamo andati a cercarli, non al laghetto, ma nei pressi: eccoli sul vialetto che arriva da via Platone.

Acero con l'apice della chioma secca

Dettaglio dell'acero precedente

Siepe di lauroceraso, detto anche laurone, con parti secche

Prato con zone senza erba

Qualche segno lo troviamo anche nel prato davanti all'ingresso.


Il Rapporto Copernicus

Guarda caso proprio oggi tutti i notiziari parlano del Rapporto Copernicus. 
Se vi accontentate di una sintesi estrema il 2022 è stato l'anno più caldo e più asciutto da quando si registrano i dati. 
Se volete andare a fondo nella questione questo è il link dove trovate il rapporto: Stato europeo del clima 2022 | Copernicus


Se sete pessimisti penserete che quest'anno sara ancora peggio. 
Se siete ottimisti potete godervi spensieratamente la pioggia di oggi e la bella notizia che troverete in coda. Al momento (ore 14.00) siamo, fra ieri sera ed oggi, quasi a un centimetro di pioggia (fonte Meto Seregno Centro). 

Ma lasciamo i crucci climatici e torniamo al nostro parco

Prati, fiori e insetti 

Nonostante che il prato sia stato rasato recentemente l'erba è ricresciuta con discrete fioriture e gli insetti non mancano. Purtroppo non c'era il tempo di dedicarsi a questi, salvo qualche foto colta al volo.  
Un bel prato fiorito, ma con parti prive di erba

Ranuncoli con abitante

Pratoline con una piccola farfalla

Viole tardive sotto le chiome dei platani

Alberi e arbusti: foglie e fiori

Alcuni alberi hanno appena cominciato a emettere le foglie (la robinia. il bagolaro e il frassino), alcuni arbusti stanno per fiorire (viburno, biancospino e sambuco),  Per le fioriture più vistose (robinie, sambuchi e giaggioli d'acqua) occorrerà attendere ancora qualche tempo. 

La robinia è fra le ultime piante a emettere le foglie

Viburno o pallon di maggio

I fiori del pallon di maggio sono ancora un po' verdolini

Biancospino a inizio fioritura. Di solito si presenta come
arbusto, ma in questo caso è un alberello

Rami alti del biancospino

I fiori del biancospino sono assaliti dalle api e da altri insetti

Primi frutti e nuove piante

Alcune piante hanno già i frutti (pruni)! Ci sono poi i nuovi alberelli spuntati da qualche seme (un ciliegio).

Ciliegio novello. Si tratta di una pianta a crescita rapida. 

Funa e uccelli con sorpresa

Poco il tempo dedicato alla fauna. Nello stesso giorno Carlo ha raccolto una collezione di foto di uccelli passati al laghetto. Ne ricopio qui una sola, sapendo che me lo consente. Unica anche quella dello storno, mai visto prima dentro al recinto. Grazie Carlo.

Una capinera si scrolla dopo aver fatto il bagno

Le altre le potete vedere qui: Facebook
 
Le tartarughe esotiche sembrano aumentate. Curioso il posto, una specie di giaciglio, che si sono  scelte per prendere il sole, ammassate una sull'altra.  


La vera sorpresa è data dalle gallinelle d'acqua. Nel passaggio da un cespuglio di tife all'altro è sembrato di vedere un pulcino. Forse un abbaglio? Dalla foto non si nota nulla. Il giorno dopo (il 19) visti da lontano distintamente tre pulcini al seguito di un adulto (mamma e papa si dividono equamente i compiti dell'accudimento). I pulcini si sono subito nascosti, mentre gli adulti si esponevano alla continua ricerca di cibo sulle rive e nelle parti più basse del fondale, percorrendo avanti e indietro la distanza dal rifugio dei piccoli che evidentemente stavano nutrendo e proteggendo da possibili predatori. 



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