Dopo la siccità che ha caratterizzato tutta la prima parte dell'anno, dal 23 aprile è arrivata la pioggia, scarsa, ma per 8 giorni su 16. Le precipitazioni annue sono salite a 100 mm, sempre poche, ma meno peggio di prima. Anche oggi il cielo è scuro. Le previsioni dicono che presto arriverà il caldo.
E speriamo che ci sa una schiarita anche nelle tensioni internazionali che hanno portato l'Ucraina al 74° giorno di guerra.
I fiori di maggio
Al laghetto i tempi si possono misurare con le fioriture. Ora è la volta
dei giaggioli d'acqua, fioriti in numero di 18. Presto saranno molti di più.
Inizia a fiorire anche il sambuco
In declino è invece il
pallon di maggio. Restano fiori tardivi, sulle parti in ombra. A terra si accumulano i petali bianchi, quasi una spolverata di neve.
Sul retro del recinto si svela una rosa, una delle tante specie intruse nelle aiuole dei piracanta.
In preparazione è la fioritura della spirea. Per ora solo in bocciolo.
I frutti
Molti sono ancora acerbi. Ma qui solo gli uccelli attendono la loro maturazione. Per i visitatori sono solo motivo di curiositò. Sono i frutti del prugnolo, del Prunus pissardii, di peri ornamentali e di altri alberelli senza pedigree, nati spontaneamente e sostanzialmente selvatici, roba indigesta per gli esseri umani, sempre preziosi per la piccola fauna, specie per l'avifauna. Non è un caswo che i semi da cui sono nati siano arrivati fin qui.
Le piante acquatiche
La composzione delle piante acquatiche è piuttosto cambiata dopo la recente manutenzione che, oltre ad asportare le tartarughe, ha provveduto a dirardare la vegetazione, estrirpando buona parte delle radici. Il canneto è molto ridotto, ma si sta riprendendo. Le foglie dele ninfee si sono rinfoltite e rinverdite, mentre iniziano a spuntare quelle del loto. Mancano all'appello la brasca crespa, che sembra completamente scomparsa ed il ceratofillo, di cui però si scorge qualche rametto sommerso. Sulle rive, oltre ai già citati giaggioli, cresce ancora la Plantago acquatica e l'equiseto. Per le fioriture c'è tempo.
La tifa ricresce
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Una piccola popolazione di tifa a foglie strette
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La ninfea si è ripresa e si è addirittura espansa, sia nel bacino grande che in quello piccolo, anche se presto dovrà competere con il fior di loto.
Spuntano le prime foglie del loto. Intanto piove.
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Le foglie de loto sono più chiare, non hanno lo "spicchio" mancante come le ninfee e e sono assolutamente idrorepellenti. Le gocce di pioggia non le inzuppano
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Una piccolo gruppo di mestolaccia (Plantago acquatica)
Una panoramica sulle chiome rinfoltite
Se fiori e frutti attirano l'attenzione, vale la pena notare il verde pieno degli alberi e degli arbusti che ormai hanno riemesso le loro foglie, diciamo al 75%. Le robinie tardano ancora, ma presto anche loro, mescolete ai sambuchi contribuiranno a comporre un quadretto classico per le nostre parti, ricco di fiori bianchi e profumati.
Arrivando al laghetto osserviamo in una ideale panoramica: a sinistra platani, sambuchi e gelsi, nel recinto salici ed ontani, a destra noci, tigli e i prunus del vialetto.
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Notare il cielo minaccioso. Cadrà solo qualche goccia.
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Platani, sambuchi e gelsi |
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Salici piangenti ed ontani |
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Noci, tigli e, in fondo a destra, un prunus |
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