venerdì 5 giugno 2020

Dove la grandine non infierisce

La sera del 2 giugno la grandine ha fatto seri danni nelle campagne della Brianza. Al laghetto invece sembra che si sia limitata a colpire le foglie galleggianti a pelo d'acqua. Qualche guaio anche per il ragno. Difficile capire se qui sia caduta con minor forza o se la natura selvatica sappia difendesì meglio delle coltivazioni umane.

É la prima volta che in questo blog registriamo gli effetti di una grandinata

I segni della grandine


Le foglie delle ninfee intaccate dalla grandine
Le foglie nuove del fior di loto sono chiaramente bucherellate

Meraviglie scampate al pericolo


Tre giorni dopo, il laghetto mostra, come se niente fosse accaduto, le sue piccole meraviglie, alcune conosciute e vistose, altre meno e ignorate dai più.

Nella flora


Fra le prime un fiore della ninfea e un altro del giaggiolo d'acqua, ormai carico di frutti. Fra le seconde il ceratofillo, pianta acquatica semisommersa e l'insolita tifa a foglie strette.  



Un frutto del giggiolo d'acqua

Il ceratofillo

Tifa a foglie strette.
Notare la differenza con la tifa comune, a sinistra nella foto

Fra le libellule


Fra le meraviglie di oggi ci sono le libellule e fra tutte l'Anax imperator che, come una diva, eccezionalmente si lascia fotografare in tutte le pose.


In volo

Mentre depone le uova ( ovviamente la femmina)

Posato su una foglie di tifa (il maschio)

Ischnura elegans

Coenagryon puella

Fra gli altri animaletti


Rana verde

Il ragno ha subito dei danni: la sua tela a imbuto è piuttosto malmessa.

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