domenica 5 gennaio 2020

Una vera stranezza


Sembrava una giornata qualsiasi: sole e ghiaccio e poco altro da osservare...


Poche tife, risparmiate dalla varie diradazioni, sono in seme e lasciano cadere sul ghiaccio i loro piumini.


Il ghiaccio copre le ninfee con uno strato sottile



Verso le 13.00 era ormai arrivata l'ora di andare via, quando, nella zona dei massi, più che stupito ho visto una libellula viva e vegeta (Sympetrum striolatum?): si è posata e l'ho fotografata.




Da quasi due mesi non si vedevano libellule, e da settimane nemmeno altri insetti, a parte un sirfide (Ertistalis tenax) posato su un tarassaco il 25 dicembre.

Negli anni precedenti gli ultimi Sympetrum avevano resistito fino ai primi di dicembre e questa sembrava una regola.

Quest'anno, invece, la sorpresa è stata doppia, perché la nostra è arrivata fuori tempo e per di più quando le altre erano scomparse anticipatamente.
Nessuna libellula, infatti, era stata osservata dopo il 10 novembre, mese piovoso ma caldo, nessuna nemmeno in dicembre, mese non freddo ma con accenni di gelo e di neve, e ora, che siamo al 4 gennaio, se ne salta fuori questa.

Una vera stranezza!

La libellula si aggirava nella zona nord, meglio soleggiata, e ogni tanto si posava per scaldarsi sui massi. Ma questi erano solo a una decina di gradi, l'acqua in superficie era poco sopra lo zero, mentre la vegetazione nei dintorni era all'incirca a 7°C. Insomma non certo un ambiente accogliente per un insetto considerato tipicamente estivo (per la verità anche autunnale)!|




Gli uccelli


Alla fine della visita sono arrivati anche parecchi uccelletti, occasione più scontata, ma egualmente piacevole.  Come negli anni scorsi si abbeveravano e facevano il bagnetto presso il cespuglio dei pallon di maggio. Non è stato difficile riprenderli, seminascosto sul ponticello. Le foto non sono certo un capolavoro, ma quanto meno documentano la loro presenza.

Cinciarelle




Cardellini





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