mercoledì 8 aprile 2015

Tortora e rane

Oggi si fanno rivedere le rane. Alcune sono nascoste in gruppo nel canneto. Non sono molte ma ci sono.

Questa se ne stava da sola a bagnomaria nella zona dei massi

 

La tortora all'abbevero

La tortora dal collare cerca la posizione per scendere a bere. Non la trova e la cambia più volte. Finalmente arriva su un masso inclinato che sembra adatto allo scopo. Beve, ma scivola e affonda il capo nell'acqua. Per non annegare si alza presto in volo.   

La tortora studia incerta la situazione

Con un primo volo scende di un gradino

No arriva all'acque e cambia posizione

Scende in scivolata

Finalmente si disseta, ma continua a scivolare, rischiando l'annegamento.

Rapido decollo verticale: nella parte alta delle foto si intravede un'ala.

 Rane

Foto di gruppo nel canneto.



martedì 7 aprile 2015

Folla... non sempre rispettosa.

Luisa N. è stata al laghetto nel primissimo pomeriggio. Sperava di trovare un momento di quiete per fotografare la fauna senza che questa fosse disturbata, ma non è stato così. La bella giornata con le scuole ancora chiuse è stata poco propizia. Molti i visitatori, e questo fa anche piacere.  Troppi però quelli che ignoravano le regole, ben leggibili sui vari cartelli, e il rispetto per un luogo "unico" che il buon senso dovrebbe suggerire.

Purtroppo non tutti si rendono conto che il laghetto, sebbene di origine artificiale e collocato in un ambiente cittadino, abbia acquisito nel tempo e per fortuna, elementi di naturalità tali da ospitare una fauna selvatica che nei dintorni è impossibile osservare altrimenti. Ninfee, fiori di loto, tife, mestolacce, iris d'acqua ma soprattutto rane, gallinelle d'acqua e tante altre specie della piccola fauna, sono arrivate qui da sole, si sono fermate perchè hanno trovato un ambiente idoneo ad ospitarle.

Le gallinelle per esempio sono volatili selvatici assolutamente in grado di andarsene. Da qualche tempo si nascondono timorose nel canneto e si affacciano solo quando nei dintorni non c'è più nessuno. Solo se si sentiranno sicure nidificheranno come hanno fatto gli anni scorsi regalando lo spettacolo della loro famigliola. Di certo i bambini urlanti e che lanciano nel laghetto cannucce e altro materiale per colpire le rane non incoraggiano la loro permanenza e nemmeno contribuiscono al decoro del luogo. Molti altri uccelli, a parte i  merli, si involano all'avvicinarsi di chiunque. L'airone, se viene ancora, lo fa nelle prime ore dell'alba.
Ci sono appassionati che vanno fino a San Moritz (per la precisione in val Rosenthal) per fotografare gli scoiattoli che non fuggono e le cince che si posano tranquillamente sulla mano.
E se provassimo anche noi a insegnare ai bambini un comportamento rispettoso della natura? 

Fondamentali poi per il laghetto e per i suoi numerosi ospiti sono le condizioni dell'acqua. Chiunque ha provato a tenere un acquario sa che se i pesci sono troppi e l'acqua è poca, in breve tempo questa si intorbidisce fino a puzzare.  Nel laghetto può succedere la stessa cosa. Per ora fortunatamente non è successo. Portare cibo significa aumentare pericolosamente la massa dei pesci che non dovrebbero affatto esserci, ma che comunque essendoci, sono in grado di autoregolarsi in funzione del cibo disponibile. Troppo cibo può significare eutrofizzazione, acqua putrida e morte di molte forme di vita, pesci compresi. Non a caso nei laghetti da pesca è presente un sistema di ossigenazione che qui non c'è e non serve, in misura di comportamento corretto oltre che  intelligente da parte di tutti.

Per fortuna ci sono anche molte persone che capiscono il valore e nel contempo la fragilità di questa vera e proprio attrazione, che va conservata con cura e attenzione. Non a caso Luisa non è di Seregno e viene regolarmente fina da lontano per ammirarlo e fotorgrafarlo. Luisa sa cogliere la bellezza anche nelle piccole cose.

Va detto anche un bel gruppo di padroni di cani, abituali frequentatori del parco, sono fra i migliori custodi del laghetto, pronti a segnalare ogni novità o trasgressione. C'è anche chi ha telefonato ai vigili. Ma è proprio necessario dover arrivare a tanto? 

Viste:
  • una gallinella e a sentito il richiamo di un'altra nell'altro tifeto.
  • 4 o 5 rane che prendevano il sole… nonostante tutto. 
  • 3 tartarughe, tra cui la grande arancio, una media e una piccola. Un ragazzino sostiene che ce ne siano 4. 
  • un luì.



venerdì 27 marzo 2015

Le rane sono ricomparse

Oggi puntata al laghetto dalle 12 alle 13. Sole con temperatura a 21,6 °C e venticello oltre i 5 km/h
Acqua bassina, molto limpida, increspata dall'aria.



Parecchie le rane viste, almeno una dozzina, forse anche il doppio. Sono sulle rive del bacino piccolo a prendere il sole e nei canneti dove si spera che i pesci non riescano ad arrivare. I pesci costituiscono infatti una seria minaccia per le ovature che dovrebbero essere deposte più avanti nella stagione.





Due tartarughe se ne stanno su un masso a prendere il sole. Una molto grossa con la parte sotto arancione. L'altra di dimensione medio piccola, sotto è gialla, forse è quella già fotografata la scorsa settimana.






Della gallinella si sente solo il verso sporadicamente e, cosa davvero strana, non si fa mai vedere. Merli da tutte le parti. Uno sul salice molto chiaro. Ma è un merlo?




La chioma del salice piangente ormai tutta inverdita è agitata dal vento. I prugnoli nell'aiola sono fioriti. La brasca, pianta acquatica che con il caldo sparisce, è in piena crescita. Sotto il ponticello le sue foglie in parte affioranti si vedono bene. Anche le ninfee cominciano a buttare nuove foglie.  
Fioriti i meli da fiore verso le case.

Brasca crespa


Ninfee con nuove foglie

Prugnolo

Rami del salice piangente mossi dal vento

Melo ornamentale fiorito presso il laghetto

mercoledì 18 marzo 2015

Il ritorno della rana?


Da parecchio tempo non si vedeva la rana. La sua riapparizione è una gradita sorpresa. Speriamo che non sia l'unica.  Meno gradita, quella della tartaruga esotica.
Rane e tartarughe passano l'inverno riparate nel fondale fangoso. Dopo la flora anche la fauna del laghetto percepisce l'arrivo della primavera. 


Le foto sono di C. Sironi.che si è fermato sul posto un paio d'ore a fine mattinata.

Un paio di persone che accompagnavano i rispettivi nipotini hanno espresso vivo apprezzamento per il laghetto, ma lamentano uno scarso rispetto del luogo. Vorrebbero una maggiore sorveglianza da parte delle forze dell'ordine.

Ha sentito ma non visto la gallinella. Potrebbe essere proprio in cova, anche se sembra un po' presto. Alcuni
luì piccoli svolazzano fra i rami e le canne .

Il luì piccolo


La tartaruga esotica

La flora

Il salice piangente si tinge di verde con le prime foglioline


Molti li chamano occhietti della madonna. Si tratta di Veronica persica, una pianta di origine orientale ormai naturlaizzata e diffusissima nei prati, fra le prime a fiorire già alla fine dell'inverno. 



venerdì 13 marzo 2015

In attesa della pioggia

La primavera non sembra fare grandi passi nonostante le temperatura mite: oggi arrivata a 15 °C e due giorni fa a 18 °C. La terra è secca e non piove da 18 giorni. Ci vorrebbe forse un po' di pioggia che peraltro è prevista per la prossima domenica.


C'è un po' di movimento fra gli uccelli che probabilmente stanno costruendo i nidi o forse addirittura covando.

La chioma del salice piangente comincia a inverirsi. Il salicone è carico di fiori per il godimento delle api. Anche le altre piante mostrano i primi segni del risveglio: i salici più giovani, il sambuco e il viburno.     







Sambuco

Viburno

Nel laghetto spuntano delle foglie di ninfea e dei getti di loto.

Ninfee

I loti spuntano dall'acqua

Fra gli uccelli molti merli, qualche piccione si avvicina per bere e la gallinella si fa sentire dal canneto ma non si fa vedere. Alcuni frequentatori del parco dicono di averne vista più volte una sola. Un pettorosso si posa sulla staccionata. 


 

venerdì 6 marzo 2015

Fine dell'inverno?

La fine dell'inverno decorre senza sussulti. Il previsto colpo di coda, che ha colpito i monti ed altre regioni, per ora ha risparmiato la nostra pianura.
Piano piano spuntano nella vegetazione nuovi piccoli segni della primavera, che dal punto di vista meteorologico, è iniziata da 6 giorni.
Il risveglio della vita animale sembra invece ancora rimandato.   

Piccoli boccioli sulla spirea presso lo specchio piccolo del laghetto

Gemme anche sui nuovi salici