Questione di pochi giorni e poi le giornate cominceranno ad allungarsi. Con il solstizio del 21 dicembre inizierà l'inverno (quello astronomico).
In questo periodo fa freddo, con minime notturne sotto lo zero, e ne vediamo il risultato sulle chiome di molti alberi, ora completamente spoglie. Le foglie sono a terra, accumulate in lievi tappeti, risultato di un'annata magra.
Arrivando dalla via Platone
La foto sembra identica a quella di 10 giorni fa. ma i rami degli aceri sono decisamente più spogli. |
Alberi senza foglie attorno al laghetto. A sinistra i tigli, compreso uno che ha il fogliame più persistente. Sono spogli sulla destra gli aceri e i ciliegi e lo stesso, nel recinto gli ontani. |
Girando attorno al laghetto
Davanti al laghetto due noci e 6 tigli denudati. |
Sui tigli solo semi con le loro foglioline che servono a farli spargere con il vento. |
Nel recinto
Ci accoglie un tappeto di foglie dei salici piangenti, che tuttavia ne portano ancora una discreta quantità.
Foglie persistenti e frutti
Mano a mano che le chiome si spogliano balzano all'occhio le poche piante che hanno ancora le foglie e quelle che invece hanno dei frutti. Stranamente due piante apparentemente della stessa specie, peri da fiore nati spontaneamente da seme, sono nelle due fasi distinte.
Difficile distingue la specie. Insieme ad altri svolazzava fra i rami e l'acqua. Si cibava dei semi degli ontani. |
Un piccione. Dalle tracce sulla staccionata sembra che questa sia proprio amata come posatoio |
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