Cosa potremo vedere il 3 maggio? Ecco uno dei percorsi possibili. Le foto sono del 29 aprile, mancano 4 giorni.
Le chiome degli alberi dentro e fuori dal recinto del laghetto sono ormai piene di foglie e formano una quinta continua. Vedremo di seguito (in un prossimo post) che nei dintorni sono stati piantati dei nuovi alberelli.
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Da sinistra a destra: gelsi, pruni e peri, salici piangenti, noci, tigli e poi, dietro, una sorpresa. Nel prato rispuntano i fiori dopo il taglio recente: pratoline, ranuncoli e tarassaci. |
Il pallon di maggio
Dentro il recinto del laghetto è fiorito il pallon di maggio (Viburnus opulus). La pianta a portamento cespuglioso ha sofferto molto per lo schianto del salicone che si ergeva nel mezzo. I rami appaino scomposti, ma è sempre un bello spettacolo e sembra che i polloni del salicone stiano ricrescendo. Chissà se riusciranno a riempire il buco che si è formato.
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I fiori candidi del viburno |
La vegetazione acquatica
Premesso che l'acqua appare oggi limpidissima e che il livello sembra abbastanza buono, vediamo come sta le vegetazione propria del laghetto.
Sulle rive cominciano a fiorire i giaggioli d'acqua. (Iris pseudacorus). Sono pochi, solo 6, e ancora in fase di sviluppo. Al momento della visita potremo osservare la differenza in numero e forma. Alcuni anni ne sono fioriti a centinaia.
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Il tifeto al centro del bacino grande |
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Le foglie delle ninfee si riconoscono dalla forma circolare con uno spicchio mancante |
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Spuntano le prime foglie del fior di loto, per ora piccole, biancastre e arrotolate. Una volta cresciute saranno tonde e poi si alzeranno dalla superficie dell'acqua per occupare ogni spazio. |
Da notare che al laghetto sono presenti anche la mestolaccia (Alysma plantago-aquatica), poco vistosa in questo periodo, ma pur sempre una specie protetta e l'equiseto, che circonda la riva ovest del bacino piccolo, ma in espansione anche sul bacino grande.
Fra gli insetti, viste svolazzare delle farfalle, ma anche dei sirfidi, fra cui la cosiddetta ape matta, che non è affatto un ape e nemmeno un imenottero ma un dittero (come le mosche) .
La fauna
Nell'acqua sono ricomparsi i pesci. Altre volte non si vedevano, forse perché l'acqua era mono limpida o forse perché qualche incursione degli aironi li aveva messe sulla difensiva.
Quanti sono i pesci? Oggi si vedevano bene, anche quelli scuri, e si muovevano tutti in branco. Contandoli, molto a occhio, mentre passavano sotto il ponticello potevano essere ben oltre i cento, forse duecento. Difficile dare un numero meno approssimato. Per evitare che si moltiplichino eccessivamente è importante non apportare del cibo. La cosa è ricordata in bacheca.
Sono riapparse tutte le tartarughe esotiche. Stranamente non stanno sui massi a prendere il sole. Forse sono state disturbate da qualcuno. Invece si avvicinano come se fossero abituate a ricevere del cibo. Per loro vale lo stesso discorso che per i pesci.
Continua a razzolare freneticamente in cerca di cibo la gallinella d'acqua: vista presso il suo rifugio, per un attimo solo, con un pulcino.
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