martedì 1 novembre 2022

Un autunno piuttosto strano

Che il clima quest'anno sia stato del tutto anomalo, almeno finora, non c'è alcun dubbio. Possiamo aspettarci che l'autunno rientri nella sua normalità? Difficile. Cerchiamo nella natura le tracce di questo insolito decorso stagionale.

Un ottobre caldo, con temperature di 5 o 6 gradi sopra la media stagionale, è sfumato in un inizio novembre bigio ma ancora senza freddo. I caloriferi sono spenti, come impongono le esigenze di risparmio energetico e le bollette impazzite, ma nessuno ha sentito il bisogno di accenderli.

Cade qualche goccia di pioggia. Oggi il paesaggio del laghetto è triste.

Sotto un acero del vialetto presso le scuole uno dei pochi tappeti di foglie. A destra un frassino
ancora verde. Sullo sfondo, oltre la staccionata, il laghetto,

Da sinistra a destra: fuori dal recinto, i tigli ingialliti, dentro il recinto, il salice piangente, un
paio di ontani, oltre il laghetto, svettano i platani con le foglie dorate,  di nuovo dentro, il
salicone e altri ontani. A destra a cavallo della staccionata, i cornioli appena imbionditi e
un tiglio, questo ancora verde. 
 

Il fogliame degli alberi

Nella vegetazione domina ancora il verde, anche intenso. Mancano quei guizzi di colore che altrimenti ravviverebbero questa stagione. L'acero rosso non è affatto rosso e le foglie cadono ingrigite. Il corniolo è appena imbiondito. 

 

Sotto l'acero rosso le foglie cadono senza assumere il colore
pieno di questa stagione. Sui rami restano ancora verdoline.
Al centro della foto un salice da vimini con le foglie residue
risecchite a causa del caldo eccezionale dei mesi scorsi.

Poche anche le foglie a terra, sotto i tigli, gli aceri e i platani. Quelle di viburno sono cadute e scomparse da tempo, per il caldo dell'estate, e così è per il salicone e i salici da vimini. 

Sotto i tigli

Sotto i platani. Notare sullo sfondo le numerose auto di chi,
oggi, primo novembre, si è recato al cimitero.

Qualche foglia di gelso cade nella parte sud del recinto.

Poche le foglie a terra sotto il salice piangente.

I colori delle foglie

I primi freddi notturni dell'autunno, che non sono ancora arrivati, faranno arrossare le foglie.  Per ora è capitato solo a quelle più sensibili.

  

Un pero da fiore, di chissà quale specie, nato spontaneamente,
ha parte delle foglie arrossate

 
Anche il viburno ha perso la maggior parte delle foglie durante
l'estate. Quella rimaste su un ramo basso, sono ora ingiallite


Il corniolo con il lento ingiallimento delle sue foglie segna,
come un orologio naturale, l'incedere dall'autunno. Si direbbe
che quest'anno sia in ritardo. 

Sulla riva ovest del laghetto sono nati da tempo degli aceri
che probabilmente provengono dagli aceri rossi poco distanti.
Anche loro di rosso per ora hanno poco. 

Qualche bacca

Fra queste ritroviamo qualche tratto tipicamente autunnale

Prugnolo

Biancospino

Il piracanta non tradisce le aspettative, con una abbondante
produzione di bacche colorate

Le gallinelle

Non si vede quasi nulla di vivo. Niente insetti, niente pesci e nemmeno tartarughe. Solo qualche merlo e qualche uccelletto passano rapidamente.

C'è qualcosa di strano. Di certo non sembra il solito autunno.

Ce ne stiamo per andare a malincuore, quando si posa non lontano da noi, nel canneto, un vispo pettirosso, un bagliore di vita. Si infila fra le figlie delle tife, prima che riusciamo ad inquadrarlo. Siamo rassegnasti quando scorgiamo a distanza tre gallinelle. Non le avevamo viste e nemmeno sentite

Le gallinelle sono tre


Una alla volta si tuffano nell'acqua e si vanno a nascondere
nel canneto

Rubiamo qualche immagine e ce ne andiamo. Ecco che fanno un bel verso. Forse sono soddisfatte che le lasciamo in pace.


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