venerdì 17 dicembre 2021

Le stagioni si avvicendano

La neve si è sciolta quasi tutta. Resta un velo di ghiaccio qua e là. Siamo prossimi alla fine dell'autunno, ma in questo periodo possiamo osservare tre fenomeni che fanno pensare all'incrociarsi di  tre stagioni. 

Le foglie sono quasi tutte e terra, ma ne troviamo ancora sulle chiome, solo di alcune specie che evidentemente resistono meglio al freddo. I foliage tipico dell'autunno non è ancora completo.  

Abbiamo avuto la prima nevicata e lo specchio d'acqua si è gelato parzialmente e poi sgelato almeno un paio di volte. Le rane e le tratarughe esotiche sono in letargo, rifugiate fra i fanghi del fondale. Non ci sono fiori e le rare pratoline hanno i petali (o meglio gli pseudopetali) chiusi. Molti frutti sono maturati e i semi si diffondono vuoi per il vento, vuoi per via degli animali.  Non si vedono insetti in volo, ma solo uccelli, fra cui quelli venuti dal nord a svernare da noi. Tutti questi segnali ci fanno pensare all'inverno che ufficialmente non è ancora iniziato.

Ma c'è anche qualcosa che preannuncia la prossima primavera: le gemme che si allungano e si ingrossano.  

La caduta delle foglie 

Alla lista degli alberi spogli si sono aggiunti gli ontani e i gelsi.  Mentre le ninfee che sono state recentemente sfoltite, mostrano qualche foglia verde e quindi viva.

Una foglia di ninfea su cui sono cadute quelle dell'ontano

Resistono parzialmente i salici piangenti e i sambuchi.

Un gelso a sinistra ha perso tutte le foglie da poco

I salici piangenti hanno ancora quelche foglia

Il ghiaccio




 La neve residua

Presso il ceppo di un salice,  abbattuto dal vento alcuni anni fa e ormai marcescescente, le uniche tracce della scorsa nevicata 

L'acqua è limpida

Le foglie dell'ontano si depositano sul fondo presso le rive. L'acqua appare cristallina, probabilmente per il freddo. 

Frutti, semi e gemme

Le infruttescenze delle tife sono mature e i semi si spargono ad ogni folata di vento. La vitalba, arrampicata sul salicone, attende che i suoi de semi cotonosi seguano il loro destino. Un merlo si nutre con delle piccole mele su uno dei meli ornamentali. I semi viaggerano con lui. Sui rami del salicone si vedono bene le gemme che a fine inverno fioriranno.





Dietro al laghetto

L'aspetto è quello di un grande seccume, ma a ben vedere ci sono almeno tre sambuchi che, anche in piano inverno conservano qualche foglia viva. Lo stesso fanno i rovi. Il piracanta invece è un sempreverde. Nelle sua aiuole trovano spesso riparo le gallinelle, i merli e altri uccelli. 





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