giovedì 7 maggio 2020

Dopo il lockdown

Sono passati due mesi in cui i parchi di Seregno, e con esso il laghetto, sono rimasti inaccessibili al pubblico, mesi che nessuno dimenticherà, ma per altri motivi.

Un comunicato del Sindaco, domenica scorsa, ha fissato ad oggi, giovedì 7 maggio, la riapertura del Parco Falcone Borsellino, consentita dalla Fase 2. Non perdiamo l'occasione!

Non sono ancora stati tolti cartelli e nastri, ma il parco è aperto


Il verde è abbagliante. Non siamo soli, nonostante sia mezzogiorno passato.


Uno sguardo ai due bacini

Il bacino grande, a nord del ponticello

Il bacino piccolo. Qui e altrove le foglie della ninfea si sono espanse,
ma anche la brasca crespa (in basso a sinistra nella foto)

I giaggioli d'acqua (Iris pseudacorus) non sembrano ancora nel pieno della loro bellezza. Cospargono a decine e decine tutte le rive. Si tratta di una specie protetta, da sempre presente al laghetto. 



I fiori clandestini

Alcuni, come il sambuco e la rosa inselvatichita, potremo definirli "fiori clandestini", perchè si sono intrufolati in alcune aiuole o fra una pianta e l'altra, senza che nessuno li piantasse.  Arricchiscono la biodiversità del luogo, sono belli e profumati, anche se non rispondono ai canoni del comune giardinaggio. Sono sempre a rischio di qualche potatura. 
 

Sambuco

Sono almeno tre le piante di sambuco. Una è in mezzo al sentiero del cancelletto posteriore e potrebbe durare poco, un'altra svetta nel mezzo dell'aiuola del piracanta e un'altra ancora cresce fra il salicone e la staccionata. 

 



Una rosa rampicante cresce da anni sul retro della recinzione, spuntando discretamente dai cespugli di piracanta. Ogni tanto viene tagliata, ma sopravvive e, ogni primavera, ci regala qualche bel fiore.  



I fiori invisibili

Alcuni non si notano molto, come quelli del giunco, e altri per niente, come quelli della brasca crespa

Giunco

I suoi steli cospargono le rive, soprattutto nella zona nord. Restano verdi durante l'inverno e in questa stagione fioriscono con dei pennacchi chiari che spuntano lateralmente a metà altezza. 



La brasca crespa in questa stagione tende ad occupare buona parte della superficie. Di solito viene diradata. Quest'anno, causa lockdown, è stata lasciata al suo destino. Non sembra che abbia fatto danni. Una volta completamente sfiorita, dovrebbe scomparire naturalmente.

A sinistra uno stelo eretto, con la sua infiorescenza, emerge
dall'acqua per una decina di centimetri
In alcuni punti la brasca sembre formare un tappeto galleggiante. Le
tartarughe vi si accomodano sopra per prendere il sole.
Notare in centro alla foto una delle prime foglie del fior di loto.

La Fauna

Notate rane, soprattuto per il loro gracidio, tartarughe, che sembrano aumentate di numero, non certo per nuove nascite, impossibili qui, ma certamente per immissioni abusive. Più difficili da osservare le libellule. Fra gli uccelli, i merli non si negano mai alla vista, mentre le gallinelle si fanno solo sentire con qualche verso. Anche i pesci non si fanno vedere molto, forse nascosti dalla brasca.

Rane verdi

Alcune se ne stanno al sole, acquattate sulle foglie di ninfea, in attesa del passaggio di qualche insetto, altre semi-immerse fra le rive basse, pronte a tuffarsi al primo disturbo. Avvicinandosi è più facile sentire il loro tuffo che vederle.


Libellule

Ci aspettavamo che fosse una delle solite Ischnura elegans e invece quella fotografata è una Coenagrion puella, non rara ma meno presente al laghetto della consimile. Sono entrambe degli zigotteri, detti anche damigelle. 
Vista, ma non fotografata, una Libellula depressa. Questa, tipica della stagione, appartiene al sottordine degli anisotteri, sempre azzurra, ma decisamente più grossa e con volo possente e veloce.


Tartarughe


Le tartarughe esotiche, come già detto, non sono benvenute al laghetto, se non altro perchè turbano la biodeversità di un luogo dove le specie sono prevalentemente autoctone. 

L'esemplare in foto, con righe rosse sul carapace, è certamente una novità.
Non sappiamo di che specie si  tratti. Piacerà certamente ai bambini,
Tuttavia, se il propietario se lo riprendesse, farebbe un favore al laghetto.


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