sabato 12 ottobre 2019

Foliage al via

Oggi c'è un bel sole e la vita si risveglia. Ma il prato è ancora bagnato e il terreno è freddo. Questa notte l'umidità è stata al 90% e la temperatura scesa a 10°C, mentre ora, verso mezzogiorno, risale vero i 20°C.

L'acqua del laghetto è limpida, forse per il freddo mentre il livello è da tempo costantemente al massimo, ma senza mai strabordare.

In ogni caso tartarughe e rane non si sono ancora rintanate sul fondo per affrontare la stagione invernale.

La flora

Le foglie, ancora pochissime, cominciano ad accumularsi sotto i platani. Siamo ai primi passi del foliage autunnale che terminerà probabilmente fra un paio di mesi (metà dicembre)


Più evidenti i segni dell'autunno sulle chiome dell'acero rosso.


Un altro buon indicatore dell'avanzare dell'autunno è il cespuglio del corniolo che comincia appena ora a imbiondirsi.


Più simbolica di questa stagione di lento e incerto passaggio all'autunno è forse una timida rifioritura della spirea, che avviene in mezzo al seccume.


Il bacino piccolo


Il bacino piccolo è pieno di vegetazione molto verde. L'acqua è limpida.

Il bacino grande


Anche il bacino grande è molto verde, salvo qualche tifa, le foglie ingiallite del fior di loto e, sullo sfondo,
i salici da vimini e l'acero rosso (nell'angolo in alto a sinistra della foto)

Farfalle

Sono poche e passano senza troppo fermarsi, come lacune pieridi. Snobbano la buddleia, forse perché da poco uscita dall'ombra e nemmeno del tutto. I fiori del prato sono pochi e preferiscono posarsi su qualche vegetale marcescente che sanno solo loro quale succo nutritivo emetta.

Lasiommata megera
 
   
Lycaena phlaeas
Piccola ma coloratissime è la Lycaena phlaeas


Libellule

Oggi ne appaiono parecchie, alcune si accoppiano con la loro strana posizione a cuore, altre volano in tandem e depongono le uova. C'è anche una sorpresa. Prevalgono come sempre ln questa stagione i Sympetrum striolatum, facili da vedere e fotografare se posati sulla staccionata, quando comincia a riscaldarsi.





Ed ecco l'avvistamento inaspettato. Si tratta dell'Aeshna mixta, prima colta malamente mentre passava in volo, poi ferma in accoppiamento, purtroppo non vicina. Nel mezzo si era esibita in una specie di battaglia aerea con una, o forse due sue simili.


I rettili


Dicevamo che le tartarughe sono ancora in attività, come del resto le rane. Non stanno però sui massi delle rive, forse ancora troppo freddi. Preferiscono stare in acqua affiorando nel punto più riparato e soleggiato del laghetto. 




Ed è un rettile che ci saluta quando ce ne andiamo, dalla staccionata sul fianco del cancello. 

 

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