Insperatamente nel primo pomeriggio, orario delle visita, c'era il sole.
Raccomandazioni
Come nelle visite precedenti, sono state fornite raccomandazioni per la sicurezza, del tipo non toccare le piante spinose, non salire sulla staccionata e sui massi lungo la riva, non infilare le mani nei cespugli e lavarle dopo essere venuti a contatto, anche indirettamente, con l'acqua stagnante. É stato segnalato il possibile, seppur remoto, rischio rappresentato dagli unici animali "pericolosi" reperibili al laghetto, e cioè da imenotteri, come vespe e calabroni, che di solito reagiscono solo se disturbati.
Fauna
Al laghetto ci hanno accolto rane gracidanti, tartarughe, pesci, libellule e altri insetti. Presto è partito il fuoco di fila delle domande. Le maggiori curiosità hanno riguardato rane e tartarughe esotiche.
Fra le libellule si sono viste le Ischnura elegans, una Libellula depressa e un'Anax imperator: più o meno come nella visita di ieri pomeriggio, egualmente favorita dal sole. L'Anax, però, questa volta si è posata su una foglia, bella ferma sotto gli occhi di tutti, e così Carlo, che oggi si era portato un teleobiettivo, l'ha fotografata.
Abbiamo spiegato la differenza fra zigotteri (detti "damigelle") e anisotteri (vere libellule) ai piccoli visitatori, che avrebbero voluto avere informazioni anche su altri esserini avvistati...
Riproponiamo qui una foto del giugno 2016 dell'Anax imperator, forse la libellula più maestosa che si può vedere al laghetto, nemmeno tanto rara. |
Niente da fare invece per la gallinella (e i suoi misteriosi pulcini), che si è fatta solo sentire dal fitto del tifeto.
La visita è proseguita rivolgendo l'attenzione alla vegetazione, a cominciare da quella acquatica. I ragazzini hanno capito bene la differenza fra le foglie delle ninfee e del fior di loto, che anche molti adulti non sanno distinguere.
Flora
La visita è proseguita rivolgendo l'attenzione alla vegetazione, a cominciare da quella acquatica. I ragazzini hanno capito bene la differenza fra le foglie delle ninfee e del fior di loto, che anche molti adulti non sanno distinguere.
Abbiamo osservato come accanto alla Tifa latifolia sia spuntato, da qualche anno, un tifa diversa, che non si è ancora riusciti a identificare (le foglie sembrano troppo basse perché possa essere la Tifa angustifolia - ma vedremo). La sua presenza, comunque, dimostra come un luogo così piccolo possa ospitare una biodiversità ricca e inaspettata: da dove sarà arrivata e come?
Carlo ha mostrato come con uno smartphone e una App (Plant net) si riesca a determinare una specie vegetale. Ha fatto una prova dimostrativa su un giunco in fiore. Secondo il responso immediato si tratta di un giunco comune - Juncus effusus (quasi indistinguibile da giunco tenace - Juncus inflexus). Il telefonino, connesso e a Internet, si è dimostrato un supporto straordinario per aspiranti botanici.
Da ultimo si sono osservato i licheni crostosi, presenti sui massi, e quelli fogliosi, sui rami del salice da vimini.
Fuga a lieto fine
Un bambino ha notato un paio di coleotteri su un fiore e un suo compagno, buon osservatore, ha richiamato l'attenzione di tutti su un piccolo gerride, che camminava sull'acqua, poco prima che il rannuvolarsi del cielo e qualche tuono minaccioso consigliassero di rientrare rapidamente.
Tornati in classe aniticipatamente, c'è stato il tempo di vedere con la LIM (lavagna interattiva multimediale), connessa a Internet, qualche immagine sugli argomenti affrontati, prima di chiudere una esperienza che per noi è stata piacevolissima.
Oxythirea funesta su giaggiolo d'acqua: coleottero impollinatore e fitofago, si posa spesso sui fiori di colore chiaro di cui si nutre. |
Tornati in classe aniticipatamente, c'è stato il tempo di vedere con la LIM (lavagna interattiva multimediale), connessa a Internet, qualche immagine sugli argomenti affrontati, prima di chiudere una esperienza che per noi è stata piacevolissima.
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