giovedì 27 novembre 2025

Autunno all'ultimo atto

Sono sempre di più gli alberi spogli, le foglie si accumulano a terra. Lo spettacolo del foliage e l'autunno stesso sembrano giunti all'ultimo atto. Le tinte forti, gialle e rosse, si accendono se arriva un po' di sole. 

Sotto la chioma del gelso

Sono passati solo 15 giorni dagli ultimi tepori dell'estate di San Martino e siamo piombati nel freddo dell'inverno. Abbiamo visto cadere qualche fiocco di neve (il 21 novembre) e la temperatura scendere, seppure per poco, sotto lo zero. 

Tre platani semispogli

La chioma di uno dei tre platani. 

Gelso

Foglie del gelso

I salici piangenti del laghetto, scossi dal venticello.
Davanti uno dei peri ornamentali

Il cespuglio del piracanta


Un pero da fiore, oltre il laghetto, ha ancora molte foglie. 

Gli aceri rossi sono ora completamente spogli 

Nel recinto


Il picolo bagolaro che vorrebbe crescere fra i massi

La foglia del bagolaro, oltre che avere una forma caratteristica, 
appare al tatto piuttosto coriacea

Parte posteriore nel recinto: foglie a terra e una larga pozza. 
Il salice da vimini rimasto non se la passa bene.  

La gallinella ed il tifeto

Il tifeto,  che occupa la parte centrale del bacino grande, ha un aspetto sofferto, provato dai primi rigori climatici: freddo, pioggia, neve e vento. Gli steli sono piegati e nel mezzo si sono formate dei canaloni. Le foglie della tifa e del  loto sono per lo più rinsecchite, mentre le ninfee formano un piano verdastro sulla superficie dell'acqua. 

Qui si rifugiano ancora le gallinelle d'acqua, quando sono disturbate dai visitatori. 
 



Foliage in sintesi: i due peri

Lo stato di questi due "peri ornamentali?", spuntati dal seme, presumibilmente della stessa specie ma diversissimi grazie alla lotteria dei cromosomi, ci rappresentano visivamente questa fase del foliage... che anche in prossimità del suo termine ci regala qualche bella sorpresa. 

Il pero al centro della foto ha  bellissime foglie rosseggianti,
l'altro, affiancato alla sua sinistra, è carico di perine.




La caduta delle foglie

Sono stati osservati vari alberi e arbusti del parco e nelle aree prospicienti che così risultano:
  • completamente spogli: acero rosso, fico, liquidambar, noce, nocciolo, Punus pissardii, tigli attaccati dalla Popillia japonica, viburno;
  • con pochissime foglie: acero (viale e parcheggio), bagolaro, corniolo, Lagestroemia;
  • con poche foglie: acero campestre (parco e vialetto nord), albero dei tulipani, ibisco, salice da vimini, sambuco, prugnolo, robinia, tiglio;
  • con situazioni diversificate fra individui, da spogli a semispogli: carpino bianco, frassino, gelso, pero ornamentale, rosa;
  • con metà delle foglie: ontano, platano, salice bianco, farnia;
  • con molte foglie:  betulla, buddleja, olmo, alcuni peri ornamentali, salice piangente, salicone;
  • con tutte le foglie o sempreverdi: alloro, caprifoglio, cipresso, edera, fotinia, giunco, lauroceraso, leccio, ligustro, pyracantha, quercia nera, rovo, spirea, tuja, tasso, ulivo, vitalba.


venerdì 21 novembre 2025

Tre novità in una volta sola

Oggi nevica. Lo ha fatto dalle 9 alle 9.45 e potrebbe farlo anche al pomeriggio.

Da ieri sera a questo blog si è aggiunta una pagina, dedicata a degli esserini piuttosto trascurati e nemmeno piacevoli, ma che hanno la loro importanza per la biodiversità: i ragni

Domani  farà freddo ma tornerà il sole, ottima occasione per la festa dell'albero che si svolgerà fra il Lazzaretto e San Giuseppe nel rimboschimento di via Respighi alle 9.30. Anche questo è un luogo che promuove la biodiversità. 


   Aggiornamenti

  • Dopo la neve è arrivato un gran freddo: oggi domenica 23 siamo scesi sotto zero. In 12 giorni siamo passati dall'estate di San Martino all'inverno, rispettando questa volta la tradizione.
  • La pagina sui ragni è abbozzata.
  • La festa dell'albero è andata benissimo!





Cos'ha in comune il rimboschimento di via Respighi con il laghetto? Sono tutti e due nel Parco GruBria, e sono due dei pochi luoghi delle biodiversità a Seregno. Qui perché l'erba, tagliata poche volte all'anno cresce e fiorisce in una grande varietà di specie, protegge le giovani piantine e accoglie moltissimi insetti. 
E cos'ha in comune la festa dell'albero con il laghetto? Entrambi vogliono promuovere la biodiversità.  

martedì 11 novembre 2025

San Martino e la sua estate

Oggi è l'undici del mese, giorno di San Martino di Tour, che onora la figura del Santo, ma richiama anche antiche  usanze, leggende e credenze, fra le quali quella per cui si può contare su un periodo mite  di qualche giorno, prima dell'arrivo dell'inverno, detto Estate di San Martino. Questo nome non trova alcuna giustificazione nelle statistiche (vedi qui: Centro geofisico Prealpino: San Martino), ma mantiene intatto il suo fascino, celebrato anche nelle omonime poesie di Carducci e di Pascoli.

Credenza o no, oggi il tempo è ancora bello, anche se le temperature si sono abbassate, specie di notte, con minime intorno ai 5°C. Quanto basta per accelerare la caduta delle foglie. I piedi le calpestano in cumuli fruscianti e colorati. Molte chiome, guardando all'insù, appaiono spoglie, ma non tutte. Il laghetto resta infatti ampiamente all'ombra dei platani e dei gelsi. 

I gelsi con le chiome dorate e, dietro, i platani che ombreggiano il laghetto


Nel prato umido qualche pratolina

Appena affacciati al cancello: le gallinelle rientrano dal prato di
corsa, verso il loro rifugio. C'è solo il tempo di contarle: sono sei!

Le foglie delle ninfee sono verdi, ma sembrano afflosciate

Forme e colori delle foglie del loto morenti


Fra tife e fior di loto c'è molto seccume




Rametti piegati ad arco del piracanta



Guardando all'insù


Acero rosso

Pero ornamentale

Due gelsi, quello più vicino e giovane ha le foglie verdi

La rinascita del salicone: i rami ascendenti, al centro della
foto, sono i suoi, superano i 4 metri
,

E poi...  abbassando lo sguardo sui tappeti di foglie



Acero rosso



Acero rosso e tiglio

Acero rosso

Platano

Finale con libellule

Forse le ultime, i soliti Sympetrum striolatum