A fine gennaio i giorni della merla sono passati senza il freddo preconizzato dalla tradizione. Non si è ancora vista la neve qui e le gelate sono state parziali. Si direbbe che l'inverno, almeno per ora, vivacchia. Oggi temperatura mite (2 °C Min e 11 °C Max) e soprattutto sole.
La fine dell'inverno è ancora lontana ma, a ben vedere la natura, si prepara cautamente alla sua fine.
Arrivando al laghetto vediamo gli alberi completamente spogli: platani, gelsi, pruni, peri, salici piangenti, noci e tigli, per limitarci a quelli in foto. Verde il prato con qualche fiore.
Sono fiorite un po’ di pratoline e, nei punti più riparati, la veronica persica.
Nel bacino piccolo, meno profondo e forse più caldo, galleggiano alcune foglie di ninfea verdi. Si aggira un pesce rosso. L’acqua è limpidissima. Sulle rive, presso il ponticello e ovunque sono spariti gli ultimi frutti rossi del piracanta.
Sulla riva del bacino grande un picchio vola via prima che si riesca a fotografarlo. Resta un merlo che si nasconde sotto i cespugli. Che stia già facendo il nido? Nel canneto diradato e malridotto si nascondono le gallinelle timorose: si sentono e si intravedono fra le tife.
Sulle rive spuntano i getti delle nuove foglie di tifa e dei giaggioli d'acqua. Le più alte, una decina di cm, sono sul lato nord.
Restano verdi le foglie dei rovi, dell’edera, del piracanta, del ligustro e ovviamente del piccolo tasso, spuntato da solo.
Ci sono anche dei ciuffetti di viole, per ora senza fiori. Resiste la menta con le sole foglie. Firite alcune pratoline
.
Ma lo spettacolo più bello, che si preannuncia, è la fioritura del salicone, su due bei polloni, alti più di 3 m, ricresciuti dalla ceppaia dopo lo schianto del luglio 2022. Non è detto che sopravvivano, ma tutto lo fa sperare. Peccato che al laghetto non ci siano dei noccioli. Nel rimboschimento fra il Lazzaretto e San Giuseppe ce ne sono di già fioriti.
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