Nei primi 27 giorni di ottobre abbiamo avuto 18 giorni di pioggia, che per tutto il tempo ci hanno tenuto lontani da laghetto, per un totale di 296 mm nel mese, a Seregno (dati della Stazione Meteo Centro): molto ma non moltissimo (a maggio 438 mm e a settembre 351, come abbiamo appreso da un sito che non conoscevamo. Ne parliamo a fondo pagina). Disastri per fortuna non ne abbiamo avuti, come invece, e purtroppo, altrove: a Bologna, in Toscana, in Liguria e in Sardegna.
E così oggi finalmente siamo riusciti a venire. La giornata è grigia e le foto saranno immancabilmente scialbe. Senza luce è difficile fare foto decenti, ma noi ci godiamo lo stesso il nostro ritorno.
Giunti sul posto notiamo che il
livello dell'acqua è al massimo. La cosa è positiva e non era scontata. Si conferma che i problemi di rabbocco e tenuta del bacino, riscontrati da febbraio a a luglio, sono superati.
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Il bacino grande, visto dal ponticello. L'acqua è limpida e il livello è al massimo. |
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Sul retro del recinto si vede la traccia dell'acqua tracimata durante le recenti piogge. Ora però non fuoriesce più. |
La check list della flora
Non riuscendo a muoverci in questo lungo periodo di maltempo, ci siamo impegnati a controllare, gli elenchi della flora, consultando l'indice a nuvola qui a fianco, con l'intento di aggiornare prossimamente la pagina della flora (vedi in alto). Ci siamo resi conto però che nell'indice non compaiono tutte le specie presenti. Nel 2017 erano una sessantina, ora sono di più, ma l'elenco è ancora incompleto. Le specie sono sicuramente più di 100. Nella pagina suddetta proveremo a spiegare il perché, oltre a pubblicare un aggiornamento, ma per un risultato più soddisfacente, ci vorrà tempo. Ci lavoreremo. In fondo uno degli scopi del blog è documentare e rendere appieno la ricchezza della biodiversità di questo luogo.
Le specie trascurate
Ci dedichiamo quindi a rilevare e documentare le specie trascurate e così oggi passiamo buona parte del tempo. Ne parleremo in un post apposito.
La manutenzione
Osserviamo che la manutenzione è proseguita, particolarmente sul lato nord, nella zona dei massi.
La stagione del foliage è iniziata
Impossibile poi non notare che i cambiamenti tipici dell'autunno sono iniziati, anche se le chiome di quasi tutti gli alberi sono ancora carichi di foglie. Fanno eccezione i Prunus pissardii del vialetto e alcuni tigli, i primi completamente spogli, i secondi per tre quarti nella parte alta, probabilmente più esposta ai venti freddi. Un tiglio però mantiene tutta la sua chioma, forse perché più riparato? Per quanto riguarda i colori, gli aceri rossi si sono arrossati, e così gli aceri cresciuti spontaneamente sulla sponda ovest del laghetto, che quest'anno così palesano la loro origine.
Non sono ancora cambiati i colori del corniolo, usati altri anni come indicatore dell'avanzare dell'autunno, al momento ancora verdi.
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Le foglie dell'acero rosso |
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Il gruppo degli aceri rossi, pur danneggiato nel fortunale dello scorso anno, inizia, in tono minore, il suo spettacolo cromatico |
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Sul lato ovest del bacino grande alcuni aceri spontanei hanno raggiunto l'altezza di parecchi metri. Il colore delle loro foglie rivela la loro origine dai vicini aceri rossi. |
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Il gruppo dei cornioli al momento è ancora verde. Presto ingiallirà |
Curiosità floristiche
Al riparo dei rami bassi del pero ornamentale, quest'anno è cresciuto un gelso, specie che mostra ancora una volta la sua capacità di riprodursi spontaneamente. Altre volte qui spuntavano dei sambuchi, che tuttavia ci sono ancora, piccoli e nascosti sotto le chiome lungo il filare.
Non è una novità, ma in questo periodo maturano i frutti della
vitalba, rampicante molto vigoroso, così che i suoi frutti, bianchi e filamentosi, rivestono i cespugli e gli alberelli sul lato ovest del recinto.
Non sono ancora maturi i frutti della
fitolacca. Prossimamente spariranno perché i merli ne sono ghiotti. Anche questa specie è solitamente piuttosto invasiva, ma quest'anno se ne vedono pochi esemplari.
Questa è davvero una curiosità. Sono spuntate sulla corteccia del tronco di un ontano delle gemme rossastre. Viste anche su qualche radice della stessa specie, queste però praticamente nell'acqua. Cosa vorrà dire? L'ontano ama l'umidità. Che le gemme siano spuntate per le continue piogge?
A parte alcuni fiori di campo, come pratoline, tarassaci e altro, di fiori se ne vedono pochi. Quello in foto potrebbe essere l'ultimo del caprifoglio, altro rampicante che prospera, soprattutto nell'angolo nord ovest, dove campeggia la buddleja.
Fauna
Sono presenti pesci, libellule, qualche fiore, pochi, e altri insetti, pochi anche questi. Intravista una gallinella. Sentiti vari canti di uccelli, ancora ben nascosti dal fogliame.
Molte le libellule, come sempre in questa stagione sono decine i Sympetrum striolatum, non pochi, anche intenti alla ovodeposizione in tandem, Presente anche qualche Aeshna, che poi identificheremo come Aeshna cyanea. Le continue piogge non hanno impedito loro di sopravvivere ed è bastata la tregua di un giorno, anche senza sole, per rivederle in attività. Le foto, pur pessime, documentano la loro presenza.
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Sympetrum striolatum |
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Aeshna cyanea, lontana, davanti alla fogli di loto a sinistra |
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L'acqua non è particolarmente fredda e i pesci i fanno vedere. Le rane si sono riparate da tempo sul fondo. Oggi nemmeno le tartarughe si fanno vedere |
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Un paio di insetti volanti sono posati su un fiore di tarassaco. Quello più grande è un sirfide, un Epysirphus balteatus. |
In aggiornamento....
SCHEDA: Seregno, meteorologia e cambiamenti climatici
La stazione meteo Seregno Centro su Meteonetwork
Abbiamo appreso di recente che su Meteonetwork troviamo gli stessi dati, ma anche altri, sempre di Seregno Centro, fra cui dei grafici molto interessanti, come quello che segue.
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Questo grafico ci dice che a Seregno, la pioggia di quest'anno, a due mesi dal suo termine, potrebbe arrivare a 2000 mm, contro poco meno di 1500 mm del 2023 e meno di 500 mm del 2022, l'anno della grande siccità, che è proseguita ne primi mesi del 2023. |
Altre stazioni meteo a Seregno
Purtroppo ha chiuso da tempo una stazione collocata a Seregno Sud, che probabilmente forniva dati più simili a quelli del Parco Falcone Borsellino e del laghetto. Pare che in alcuni giorni, fra centro città e periferie, ci possano essere diversi gradi di differenza. Lasciamo il link nella speranza che riprenda la sua attività.
A Seregno c'è anche un'altra stazione meteo al Consonno, sempre in zona periferica, che però pubblica solo i dati del giorno. Il link è nell'elenco in alto a destra
MeteoNetwork e Alessandro Ceppi
Leggiamo che Meteonetwork, un'associazione di esperti meteorologi che conta su una rete di quasi 8500 stazioni, è nata a Seregno nel 2002, e che fra i membri del direttivo c'è il seregnese Alessandro Ceppi, Ricercatore presso il Politecnico di Milano e Responsabile del servizio meteo-climatico
per il Comune di Seregno.
Oggi abbiamo aggiunto il link (sempre in alto a destra) a questo sito.
Christian Brambilla
A Seregno opera anche un altro appassionato meteorologo di classe: Christian Brambilla.
Sempre interessante e attendibile è la sua mail con le previsioni per la Lombardia inviata gratuitamente a chi lo desidera almeno un paio di volte alla settimana.
Se vuoi riceverla riportiamo un suo invito:
Ti piace il mio meteo, iscrivi un'amica/o mandando la sua mail a chbrembo@gmail.com
Il Piano Clima del Comune di Seregno
Qui la sua presentazione sul notiziario comunale e sul Blog Brianza Centrale:
Il documento è assolutamente interessante. Speriamo che si traduca in realtà, e, come dice il Sindaco Alberto Rossi, raccogliendo la collaborazione di tutti. Si può scaricare da qui:
Piano-Clima-Seregno.pdf
Non dimentichiamo che anche Seregno è stata colpita da avversità atmosferiche con danni importanti e foto che hanno fatto il giro del web. Nella zona del laghetto parecchi alberi sono stati schiantati dalla furia del vento. Vedi i post
Gli alberi devastati presso... - Seregno: luglio 2023 e seguenti
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