Le foto seguenti sono di giovedì 8 agosto.
Sono passati 8 giorni dall'ultimo intervento dei Vigili del Fuoco. Possiamo ritenere che il laghetto sia ormai tornato alla normalità, che comprende anche qualche problema da risolvere, ma non il rischio della sua perdita. Il pericolo di eutrofizzazione infatti con la reimmissione dell'acqua e la riparazione dell'impianto di rabbocco, dovrebbe essere scongiurato. Ne avremo la prova il prossimo WE che si preannuncia il più caldo dell'anno, così come la settimana a seguire. Le temperature alte impediscono all'acqua di ossigenarsi adeguatamente, ma la diluizione delle sostanze nutrienti, grazie al rabbocco, dovrebbe impedire il peggio. Incrociamo le dita.
Ricordiamo però che è vietato alimentare la fauna acquatica, proprio per evitare l'accumulo nel tempo di sostanze nutrienti.
Appena arrivati ci accoglie una libellula rossa, un Sympetrum, il primo della stagione. Lo prendiamo come un bel segnale: la vita selvatica continua qui nelle sue multiformi espressioni. Le foto allegate vorrebbero mostrarne qualche cenno.
É su uno dei rametti del salice piangente che scendono sul bacino piccolo che si aggira il Sympetrum. |
Sull'acqua galleggiano foglie di salice e di ontano |
Non è difficile scorgere i gerridi, che camminano sull'acqua con quattro zampe, mentre le due anteriori sono pronte per catturare piccole prede, fra cui le larve delle zanzare |
Una tartaruga esotica, molto colorata, cerca di salire sul bordo del bacino piccolo per prendere il sole |
Passato il ponticello osserviamo le pietre della riva |
La striscia scura che segna il livello, ci sembra stabile |
Alcune tife superano l'altezza di un uomo e portano le loro tipiche infiorescenze |
Sono pochi i fiori del loto, ma sempre bellissimi |
Sul retro del laghetto, l'ultimo salice da vimini rimasto, non sembra passarsela bene. |
Qui si alza un fiore del loto con una strana forma a coppa, forse dovuta alla sua posizione in ombra. Chissà? |
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