venerdì 14 agosto 2020

A qualcuno piace il caldo


Giornata calda (sopra i 30° C) alla vigilia di ferragosto, ma il cielo è velato e in montagna piove. A mezzogiorno il parco è deserto. Forse gli abituali frequentatori sono in vacanza o forse non amano il caldo.

Nel prato sono rispuntati i fiori, anche se in versione nana. Le margherite non sono più alte di 20 cm.

La margherita non è un fiore, come si è portati a credere, ma una infiorescenza, un insieme cioè di numerosi fiori che costituircono un capolino. Questi sono di due tipi: quelli interni gialli formano una specie di cuscinetto, mentre quelli
esterni, bianchi sembrano dei petali. Il tutto appare un grande fiore che attira gli insetti pronubi e ne facilita il lavoro.

Le margherite cercano di ricrescere pervicacemente ad ogni taglio...
questa volta ce l'hanno fatta, rinunciando a un completo sviluppo.
Molte le api che apprezzano i fiori selvatici del prato, ma anche quelli di un cespuglio di ibisco.



Poco a ovest del laghetto fanno bella mostra di sè,  in questa stagione, un paio di  lagerstroemie



Nel recinto la spirea sembra soffrire nuovamente il caldo e mostra molto seccume.


Non così le piante che vivono nel laghetto. I fior di loto amano decisamente il caldo.




La ninfea preferisce un caldo meno intenso. Oggi notiamo un solo fiore.



Sulle rive sono numerosi i garofanini d'acqua, poco appariscenti che possono essere scambiati per erbacce, specialmente ora che cominciano a produre i semi, mentre le foglie rinsecchiscono. Sembrano (vedi la seconda foto sotto) graditi agli afidi.



Insetti vari e un primo avvistamento.

Oltre alle api, si aggirano oggi parecchie farfalle. Quella in foto, una pieride, se ne stava sulla lavanda.



Non mancano i ditteri fra cui mosche e mosconi, che fotografiamo raramente, ma anche un sirfide, una Sphaerophoria sp., scambiata inizialmente per una S. scripta. L'identificazione è stata precisata in FNM da Carlo Munari, che ringraziamo. Vedi qui: https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=326763




 
Fra le libellule scorgiamo un  Erythromma viridulum, che conferma la presenza stabile della sua popolazione dal 2017, la solita Ischnura elegans e un meno solito Orthethrum coerulescens.

L'Erythromma viridulum, anche se lontano, si riconosce dagli occhi rossi

Ischnura elegans

Orthethrum coerulescens

Orthethrum coerulescens
Sembra che si tratti del primo avvistamento di questa specie al laghetto.
Assomiglia molto all'Orthethum brunneum, e non è da escludere che in passato, pur presente,  non sia stato riconosciuto. Questa identificazione però è stata confermata qui: https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=326743, grazie a FNM e ad Alberto Manganaro.
La cosa strana è che l'O. coerulescens preferisce le acque correnti, anche se occasionalmente non disdegna quelle ferme. Sarà forse di passaggio, in ogni caso merita il benvenuto e un ringraziemento per aver allungato la lista degli odonati del laghetto, arricchendone la biodiversità, anche se solo temporaneamente in una calda giornata d'estate.    

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