lunedì 12 maggio 2025

Sono fioriti gli Iris

Il sabato 3 maggio, 8 giorni fa, si sono svolte le visite guidate organizzate dal Comitato di Quartiere di San Carlo.  Sembra che tutto sia andato per il meglio e che i partecipanti e gli organizzatori siano stati molto contenti. Magari raccoglieremo qui qualche testimonianza e alcune delle numerose foto circolate sui social. 

Nella settimana seguente, quella scorsa, ben cinque giorni sono stati interessati dalla pioggia, per un totale di oltre 100 mm, rendendo il luogo scarsamente attrattivo. Finalmente ieri è tornato il sole. e così siamo potuti tornare a vedere la situazione. In una parola: sono fioriti i giaggioli d'acqua (Iris pseudacorus), non moltissimi, non particolarmente belli, ma sempre piacevoli e interessanti. Speriamo che il tempo si ristabilizzi e che lo spettacolo della loro fioritura possa dispiegarsi  nel massimo splendore. Al momento ci accontentiamo con qualche foto. 


 A fine aprile si contavano sulle dita di una mano, Oggi sono almeno una ottantina, senza considerare quelli già sfioriti. 


Pochi hanno dispiegato completamente i loro petali. Alcuni sono esili e più bianchicci che gialli, colpa del brutto tempo? 





Sono fioriti anche i giunchi, in modo poco appariscente, tanto che possono passare inosservate. Sono sulle rive più soleggiate. 



Decisamente più vistosi e anche intensamente profumati i fiori del sambuco (Sambucus nigra) che cresce dentro e fuori il recinto del laghetto. Ovunque si è insediato senza chiedere il permesso a nessuno. Ed in alcuni casi è sopravvissuto a ripetuti tagli.  Quelli in foto sono nell'aiuola vicino alla piazzuola, dove fino a pochi giorni fa era fiorito il pallon di maggio (Viburnus opuls)




I fiori del viburno ormai stanno andando in seme



Strani habitat

Se osserviamo con attenzione I fiori dell'Iris ci accorgiamo che qualche esserino ci si trova bene, non solo qualche impollinatore di passaggio, e lo stesso vale per le foglie delle tife. Difficile dare un nome a tutti (ci proveremo), ma di certo contribuiscono ad arricchire la biodiversità del luogo. 

Coleotteri? 

Aggiornamento: sembra proprio di sì. Si tratterebbe di un coleottero curculionide, probabilmente  
Mononychus punctumalbum. Siamo in attesa di conferma, ma se la specie è proprio quella, mostra una grande passione per il fiore su cui è stato osservato, come documentato da altri, guarda caso l'Iris pseudacorus: davvero strana la natura!





Sirfide

Forse si tratta di un Helophilus pendulus, o comunque di un Helophilus sp. In  ogni caso anche questo sarebbe un primo avvistamento






Ragno

Sembra un piccolo scorpione, ma è un ragnetto. Mai visto prima. Cosa ci fa su una foglia di tifa?
Aggiornamento: sembra che si tratti di un ragno del genere Mendoza e forse della specie Mendoza canestrini, tipico delle zone umide: in attesa di precisazioni o smentite. 



 Nell'acqua dello stagno


Oggi il livello è alto, come ci si aspetta dopo tanta pioggia: L'acqua è limpida e si vedono bene i pesci. Le tartarughe non stanno  prendere il sole sui massi, ma sparse sulle foglie delle tife ripiegate. La gallinella si fa vedere solo per qualche attimo. Vista anche una libellula, forse la solita Ischnura elegans.

I pesci scuri oggi si vedono bene

Le tartarughe stanno fuori dall'acqua su "letti" di tife


venerdì 2 maggio 2025

Novità fra gli alberi

Nei giorni scorsi sono apparsi alcuni alberi nei pressi del laghetto. Ne abbiamo contati 6, ma pare che nel parco ce ne siano altri. Di sicuro molti altri sono stati messi a dimora sul territorio seregnese. Parliamo di alberi di una certa dimensione (oltre due metri), non di quelli piccolissimi (dai 50 ai 100 cm) che si usano per i rimboschimenti. 

Questi nuovi arrivati vanno a tamponare alcune delle gravissime falle prodotte dai fortunali del luglio 2023, descritti in questo blog in tre post, del 31 luglio, 1 agosto e 2 agosto del 2023. Ma vanno anche a sostituire quelli morti o deperienti per ragioni naturali. Gli alberi non sono eterni e, specialmente nelle città, hanno spesso vita più breve di quanto comunemente si crede. 

Gli alberi, in quanto produttori di ossigeno e accumulatori di carbonio, sono un antidoto necessario, anche se non sufficiente, per contrastare i cambiamenti climatici a livello globale, ma servono anche localmente per lenire gli effetti di tali cambiamenti, come ben illustrato nel piano per il clima recentemente approvato dall'Amministrazione Comunale.

Due alberelli a nord est del laghetto dove prima c'erano alcuni tigli.
Sembrano dei salici, forse Salix alba

Verso ovest, dove prima c'erano dei ciliegi, abbattuti dal vento
nel luglio del 23, sono stati piantati 3 liquidambar e 1 ciliegio

Purtroppo gli alberi possono morire senza cause specifiche e così quest'anno è morto un bel biancospino vicino alla recinzione del laghetto. Le foglie che si vedono sui suoi rami sono del caprifoglio. 


Per un albero che muore ce ne sono moltissimi che vorrebbero crescere. Provate a contare i bagolari che sono spuntati dentro e fuori il recinto del laghetto, alcuni sono seminascosti nelle aiuole del piracanta. Restano piccoli o muoiono perché vengono tagliati. Ce l'hanno fatta invece i peri, i pruni e gli aceri. Non parliamo poi degli ontani che spuntano ovunque ogni anno sulle rive. Altri come i sambuchi crescono vigorosi e ci regalano delle splendide fioriture, proprio in questo periodo. 


Infiorescenze del sambuco

 

giovedì 1 maggio 2025

In preparazione della visita

Cosa potremo vedere il 3 maggio? Ecco uno dei  percorsi possibili. Le foto sono del 29 aprile, mancano 4 giorni. 

Le chiome degli alberi dentro e fuori dal recinto del laghetto sono ormai piene di foglie e formano una quinta continua. Vedremo di seguito (in un prossimo post) che nei dintorni sono stati piantati dei nuovi alberelli. 

Da sinistra a destra: gelsi, pruni e peri, salici piangenti, noci, tigli e poi, dietro, una sorpresa.
Nel prato rispuntano i fiori dopo il taglio recente: pratoline, ranuncoli e tarassaci. 

Il pallon di maggio

Dentro il recinto del laghetto è fiorito il pallon di maggio (Viburnus opulus). La pianta a portamento cespuglioso ha sofferto molto per lo schianto del salicone che si ergeva nel mezzo. I rami appaino scomposti, ma è sempre un bello spettacolo e sembra che i polloni del salicone stiano ricrescendo. Chissà se riusciranno a riempire il buco che si è formato.  




I fiori candidi del viburno

La vegetazione acquatica

Premesso che l'acqua appare oggi limpidissima e che il livello sembra abbastanza buono, vediamo come sta le vegetazione propria del laghetto.

Sulle rive cominciano a fiorire i giaggioli d'acqua. (Iris pseudacorus). Sono pochi, solo 6, e ancora in fase di sviluppo.  Al momento della visita potremo osservare la differenza in numero e forma. Alcuni anni ne sono fioriti a centinaia. 




Il canneto, formato dalle tife, è sempre più verde. Le foglie secche dello scorso anno si notano sempre meno. Le foglie delle ninfee sono tornate ad essere verdi e spuntano le prima foglie del loto. 

Il tifeto al centro del bacino grande

Le foglie delle ninfee si riconoscono dalla forma circolare con
uno spicchio mancante

Spuntano le prime foglie del fior di loto, per ora piccole,
biancastre e arrotolate. Una volta cresciute saranno tonde e poi si
alzeranno dalla superficie dell'acqua per occupare ogni spazio. 

Da notare che al laghetto sono presenti anche la mestolaccia (Alysma plantago-aquatica), poco vistosa in questo periodo, ma pur sempre una specie protetta e l'equiseto, che circonda la riva ovest del bacino piccolo, ma in espansione anche sul bacino grande.  

La fauna

Nell'acqua sono ricomparsi i pesci. Altre volte non si vedevano, forse perché l'acqua era mono limpida o forse perché qualche incursione degli aironi li aveva messe sulla difensiva. 

Quanti sono i pesci? Oggi si vedevano bene, anche quelli scuri, e si muovevano tutti in branco. Contandoli, molto a occhio, mentre passavano sotto il ponticello potevano essere ben oltre i cento, forse duecento. Difficile dare un numero meno approssimato. Per evitare che si moltiplichino eccessivamente è importante non apportare del cibo. La cosa è ricordata in bacheca.   



Sono riapparse tutte le tartarughe esotiche. Stranamente non stanno sui massi a prendere il sole. Forse sono state disturbate da qualcuno. Invece si avvicinano come se fossero abituate a ricevere del cibo. Per loro vale lo stesso discorso che per i pesci. 


Continua a razzolare freneticamente in cerca di cibo la gallinella d'acqua: vista presso il suo rifugio, per un attimo solo, con un pulcino.  


Fra gli insetti, viste svolazzare delle farfalle, ma anche dei sirfidi, fra cui la cosiddetta ape matta, che non è affatto un ape e nemmeno un imenottero ma un dittero (come le mosche) . 



La sorpresa più interessante, quanto a insetti, è l'avvistamento di una libellula, la prima della stagione. Si tratta di una Ischnura elegans. Le libellule sono insetti tipicamente estivi nella loro fase di volo. Acquatici nella fase precedente. 



 
Nei pressi del laghetto sono state messe a dimora, nei giorni scorsi, delle nuove piante. Questa novità merita un nuovo post, che prepareremo al più presto. 


giovedì 3 aprile 2025

I pulcini della gallinella d'acqua

Sono nati i pulcini delle gallinelle d'acqua! Una gallinella esce allo scoperto senza curarsi troppo dell'intruso. Va in cerca di cibo. Per chi? Torna a nuoto verso il nido. Si vede chiaramente che ha in bocca una specie di lumaca. A chi la porta? Fra le foglie nuove della tifa si intravede un pulcino. In realtà erano due, ma uno si è subito nascosto. Difficile dire quanti siano, forse di più. Il genitore (pare che le gallinelle accudiscano i piccoli scambiandosi i ruoli fra maschio e femmina) rimane nei pressi, lasciandosi vedere. Forse per fare da guardia, forse per deviare le attenzioni di eventuali predatori.





Non solo gallinelle

Fra i rami degli ontani e le foglie del canneto si aggira un uccellino. Sembra un Luì piccolo. 




Sulla riva dei massi una tartaruga esotica prende il sole. 


La vegetazione acquatica del laghetto tarda a riprendersi dal periodo invernale. Mentre l'aria si scalda l'acqua impiega più tempo a farlo. Le foglie delle ninfee sono sopravvissute, ma solo ora cominciano e tingersi di verde. 
  

I prati sono pieni di fiorellini, ma una "minaccia" si profila.