Il mese di settembre è iniziato con abbondanti piogge, per un totale di 307,4 mm nei primi dodici giorni. Il cielo è gonfio di nuvole e oggi non piove, ma la temperatura è crollata a 20°C (Dati dalla Stazione Meteo Seregno Centro)
Si chiude così un periodo caldissimo a Seregno e non solo. Il servizio Copernicus registra il mese scorso come un come il più caldo di sempre: https://www.copernicus.eu/en/media/image-day-gallery/august-2024-warmest-august-record
Abbiamo temuto per il grave calo dell'acqua e per possibili fenomeni di eutrofizzazione. Il pericolo è ormai scongiurato. Il livello ora è addirittura al massimo e un piccolo rivolo scarica l'acqua in eccesso sul retro del laghetto.
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Il livello è al massimo |
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L'acqua trabocca e si disperde fra i cespugli |
L'acqua è limpida e il cielo è carico di nuvole, da cui ogni tanto filtra qualche raggio di sole.
Libellule e lucertole cercano di scaldarsi nei luoghi meglio esposti, fra cui le staccionate.
Le tartarughe esotiche invece se ne stanno nell'acqua che forse non si è ancora raffreddata, a differenza dell'aria.
Se l'estate sembra giunta al capolinea, tuttavia al momento non si vedono i segni dell'autunno: poche le foglie a terra, forse strappate dal vento e dalla pioggia. La vegetazione sta ancora benissimo e il verde degli alberi, degli arbusti e della vegetazione palustre, domina incontrastato.
Piano piano si stanno rimarginando alcune ferite del fortunale del 24 luglio dello scorso anno. Nel salice piangente, dietro la bacheca, non si notano più i rami secchi, rotti dal vento di allora. Il salicone oltre la piazzuola si sta riprendendo: un suo pollone si è alza fino a toccare i 3 metri, quasi un nuovo alberello, ma chissà se sopravviverà.
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Nel cespuglio, fra il viburno e il piracanta, il buco lasciato dal salicone schiantato si sta nuovamente riempiendo |
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Al centro un pollone dello stesso salicone ricresce rapidamente. Speriamo che duri |
Pochi i fiori. Non sono più di 2 quelli del loto. Sulla buddleia rispunta qualche infiorescenza. Le ninfee hanno foglie di un bel verde lucido, ma nessun fiore.
Sulle rive del laghetto è stata fatta pulizia di ogni erba o arbusto. Eliminati molti ontani nuovi dell'anno alti poche decimetri, e questo va bene, meno bene il taglio dei giunchi, della tifa minima, della mestolaccia e dei giaggioli d'acqua (le ultime due sono piante protette), che comunque ricresceranno. L'aspetto è meno selvaggio, ma la biodiversità ne soffre. Anche il canneto è stato ridotto ai lati. Questo invece è un lavoro che va fatto ogni anno, a fine estate, perché tife e fior di loto sono specie molto invasive.
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