In questo post annotiamo i danni causati il 24 luglio, dal vento e dalla grandine, nel perimetro del laghetto, facendo seguito al post (1) in cui abbiamo elencato quelli alle alberature nei dintorni, fuori dal recinto.
Il salice piangente presso la bacheca - A
Si sono spezzati alcuni rami nella parte alta. Lunghi e sottili rametti penduli sono svolazzati spargendosi nei dintorni.
Un ontano presso il bacino piccolo -B
Il tronco è già stato segato. Da notare il caratterstico color rosso che si manifesta, dopo il taglio, in questa specie. Il bacino piccolo, prima completamente in ombra, appare ora molto più luminoso: non tutto il male viene per nuocere.
Il salicone - C
Purtroppo il salicone potrebbe essere perduto. Nato spontaneamente ancor prima del ripristino del laghetto, salutava l'avvicinarsi della primavera con le sue abbondanti infiorescenze cotonose e biancastre. I suoi tre tronchi si sono spezzati alla base, travolgendo in parte anche il pallon di maggio, già sofferente per la siccità.
Un ontano presso i massi - D
Questo è il primo ontano nato spontaneamente presso le rive del laghetto. Il seme era arivato da un altro ontano che era stato piantato nel prato fin dalla creazione del parco presso i fili dell'alta tensione, poi morto. Si è spezzato uno dei tronchi principali. La chioma frammentata lascia intravedere uno spicchio di cielo.
Il salice da vimini - E
Il salice de vimini, dal portamento arbustivo, si è rivelato qui una pianta piuttosto fragile. Il vento ha spazzato via completamente uno dei due esemplari presenti. Resta una ceppaia di pochi decimetri di altezza. Vedremo se ricaccerà qualche pollone.
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