martedì 1 agosto 2023

I danni al laghetto (2)

In questo post annotiamo i danni causati il 24 luglio, dal vento e dalla grandine, nel perimetro del laghetto, facendo seguito al post (1) in cui abbiamo elencato quelli alle alberature nei dintorni, fuori dal recinto. 


Il salice piangente presso la bacheca - A

Si sono spezzati alcuni rami nella parte alta. Lunghi e sottili rametti penduli sono svolazzati spargendosi nei dintorni. 



Un ontano presso il bacino piccolo -B

Il tronco è già stato segato. Da notare il caratterstico color rosso che si manifesta, dopo il taglio, in questa specie. Il bacino piccolo, prima completamente in ombra, appare ora molto più luminoso: non tutto il male viene per nuocere. 




Il salicone - C

Purtroppo il salicone potrebbe essere perduto. Nato spontaneamente ancor prima del ripristino del laghetto, salutava l'avvicinarsi della primavera con le sue abbondanti infiorescenze cotonose e biancastre. I suoi tre tronchi si sono spezzati alla base, travolgendo in parte anche il pallon di maggio, già sofferente per la siccità. 




Un ontano presso i massi - D

Questo è il primo ontano nato spontaneamente presso le rive del laghetto. Il seme era arivato da un altro ontano che era stato piantato nel prato fin dalla creazione del parco presso i fili dell'alta tensione, poi morto. Si è spezzato uno dei tronchi principali. La chioma frammentata lascia intravedere uno spicchio di cielo.



Il salice da vimini - E

Il salice de vimini, dal portamento arbustivo, si è rivelato qui una pianta piuttosto fragile. Il vento ha spazzato via completamente uno dei due esemplari presenti. Resta una ceppaia di pochi decimetri di altezza. Vedremo se ricaccerà qualche pollone. 



La vegetazione acquatica - F

Le foglie dei fior di loto e delle ninfee appaiono letteralmente tritate dalla grandine. Le tife, così alte che prima impedivano lo sguardo da una riva all'altra, sono ora piegate, quasi appiattite.  




Quel che più colpisce è che gli steli del loto sono quasi tutti troncati in alto. Non portano i fiori che sempre abbondano nel pieno dell'estate e i rari boccioli sono persino ammaccati dalla grandine. La foto sotto potrebbe essere il simbolo di questo cupo perido. 



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