martedì 31 gennaio 2023

I giorni della merla: quando la leggenda si avvera

Oggi è l'ultimo dei tre giorni della merla. La tradizione vuole che siano i giorni più freddi dell'anno, anche se i dati la smentiscono. Proprio ieri però abbiamo toccato al mattino la temperatura di -1,7°C, minima per il mese di gennaio e quindi per quest'anno. Insomma, per una volta la leggenda si è avverata, vedremo se solo temporaneamente.  

Dala stazione meteo centro

La realtà è che dopo il caldo e la siccità record, dello scorso 2022, l'anomalia metereologica sembra proseguire nell'inverno del nuovo anno. Potremmo dire che i giorni di fine gennaio, quelli della merla, sono stati i meno caldi. Per ora non si è vista nemmeno la neve, a parte qualche fiocco. Gli esperti ci diranno se tutto questo abbia a che fare con i cambiamenti climatici. 

Attorno al bacino grande

Un ghiaccio poco consistente copre circa metà della superficie del bacino grande

Vista sul bacino grande dal ponticello

Il riflesso del canneto sul ghiaccio frammentato



Foglie di ninfea sotto la crosta del ghiaccio 

La riva nord


La riva ovest

Ontani e aceri cresciuti spontaneamente e rapidamente

L'angolino in basso a destra nella foto, dove il fondo è a
pochi centimetri, è il luogo preferito dagli uccelli per
scendere a bere o a lavarsi

Il bacino piccolo

Qui di ghiaccio nemmeno l'ombra. Forse il vento, che in questo periodo arriva da nord est, ha trovato la barriera degli ontani e dei salici piangenti, fra il ponticello e la bacheca, oltre agli arbusti e al canneto, che hanno protetto dal raffreddamento la superficie dell'acqua.  Altre spiegazioni? 



Gli uccelli

Purtroppo dal ponticello, dove occorre appostarsi per non essere notati, non è facile fotografare gli uccelli che si posano nell'angolino sopra citato, calandosi gradatamente dai rami vicini. Gli scatti sono malriusciti, ma i soggetti, così carini, non ne hanno colpa. 


Lucherino femmina

Lucherino maschio


La leggenda senza i suoi protagonisti

A proposito della leggenda che oggi ci ha condotto al laghetto, notiamo che di merle o merli, non ne abbiamo visto nemmeno uno. Forse eravamo distratti perché di solito abbondano. Vista invece, sotto il viburno, la coda inconfondibile, bianca e nera, della gallinella.  

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